di Valerio Evangelisti (ma Redazionale)
Solo poche righe. Male interpretando una notizia Ansa, ripresa dall’agenzia Brasil, la Repubblica on line titola: Il Brasile dà l’ok all’estradizione. Cesare Battisti tornerà in Italia.
Vi si spiega che Battisti, in carcere a Brasilia ormai da un anno, sarà estradato a patto che la sua pena sia ridotta dall’ergastolo a trent’anni (il massimo della pena previsto dall’ordinamento brasiliano).
E’ una falsa notizia o, per meglio dire, un falso titolo. Lo si scopre leggendo l’articolo con attenzione. Si tratta infatti delle richieste del procuratore generale, non di una sentenza. Competente a decidere è il Supremo Tribunale Federale, davanti al quale si svolge la causa. Gli avvocati difensori di Battisti stanno presentando, proprio in queste ore, le loro controdeduzioni.
L’articolo di Repubblica.it contiene da parte sua un errore non attribuibile all’Ansa. Vi si dice che Battisti sarebbe stato condannato all’ergastolo per l’omicidio del gioielliere Torregiani. Non è vero. Battisti non è mai stato indicato come autore di quell’omicidio, anche perché imputato di partecipazione a un delitto in altro luogo alla stessa ora. Avrebbe invece contribuito alla sua “ideazione”, per la simultaneità dei due eventi, sulla base delle confessioni del pentito Pietro Mutti (il capo dei PAC, Proletari Armati per il Comunismo).
La partecipazione diretta di Battisti all’omicidio Torregiani fu un’invenzione della stampa italiana, forse sapientemente guidata, per collegare l’eterno latitante al caso penoso del figlio del gioielliere, rimasto paraplegico dopo l’agguato al padre, che incidentalmente lo ferì nella sparatoria.
Spetterà al Tribunale Supremo Federale del Brasile prendere la decisione definitiva sul caso. Dopo, tale decisione potrà essere impugnata, da una parte o dall’altra, di fronte al presidente brasiliano Lula.
Una completa ricostruzione del caso Battisti, con interviste a molti protagonisti, si può trovare qui, in portoghese. Noi rimandiamo alle nostre FAQ.
Hanno preso posizione a favore di Battisti, fra gli altri, la scrittrice francese Fred Vargas, lo scrittore colombiano Gabriel Garcia Marquez, il filosofo Bernard Henri-Lévy, lo scrittore Serge Quadruppani. Saremo piccoli, ma non siamo soli. Soprattutto, conosciamo i fatti meglio di chiunque altro.