THE BELIEVERS

di Danilo Arona

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Il grande Lovecraft, tra le sue tante tecniche di scrittura, amava spesso citare, a sostegno della presenza del nostro mondo di Quelli-di-Prima, un sempre cospicuo numero di “ritagli di giornale” che raccontavano di incidenti spaventosi, omicidi o fatti soltanto bizzarri. Li assemblava in una certa disposizione, suggerendo senza mai imporsi che quelle “cronache anomale” preludevano all’ingresso nel nostro mondo percepito di forze spaventose e indescrivibili, apportatrici di caos e di follia.

Sarebbe forse più facile sostenere il contrario, ma va precisato che sui “ritagli” Lovecraft non inventava nulla, perché semplicemente il solitario di Providence vampirizzava la cronaca a uso e consumo dei richiami di Cthulhu e degli Orrori Oltre la Soglia, risultando in quest’operazione più che convincente e regalando ai suoi racconti inverosimili un climax assoluto di verosimiglianza.
Prendete questa sequenza tratta appunto da Il richiamo di Cthulhu:

“I ritagli di giornale riguardavano casi di follia individuale o collettiva che si erano verificati durante lo stesso periodo. C’era la notizia di un caso di suicidio verificatosi a Londra: un uomo, nel cuore della notte, s’era gettato dalla finestra dopo avere urlato Attenti, l’inferno si avvicina. C’era una Lettera al Direttore pubblicata da un giornale sudafricano in cui lo scrivente annunciava di essere certo, in seguito a visioni avute, che un futuro spaventoso si preparava per il mondo. Dalla California giungeva notizia che un certo numero di braccianti agricoli, improvvisamente organizzatisi in setta teosofica, s’erano ritirati su una collina, tutti vestiti di bianco, in attesa di un grandioso avvenimento. In India c’erano state rivolte di indigeni al grido di un nome che nessuno aveva compreso e che gli stessi rivoltosi arrestati avevano poi dichiarato di non ricordare più. A Haiti c’era stato il suicidio collettivo di otto persone, e una quantità di stregoni, in regioni diverse dell’Africa, erano stati arrestati sotto l’imputazione di spaventosi delitti. A New York tre poliziotti erano stati aggrediti e uccisi da un gruppo di filippini presi simultaneamente da amok. Un pittore irlandese, d’altra parte, aveva presentato al Salon de Printemps di Parigi un Paesaggio di Sogno che aveva lasciato piuttosto freddi i parigini, ma che aveva messo a rumore tutta l’Irlanda occidentale per la sua manifesta e pazzesca empietà”.

Ci si può fermare qui. Lovecraft possedeva un repertorio sterminato, ma autentico, di “ritagli” con cui surrogare le sue suggestioni letterarie. Ma c’è forse qualcosa nella sequenza di cui sopra che non vi stupireste di trovare in un qualsiasi quotidiano di oggi? Esiste qualcosa d’inverosimile in questi avvenimenti? E’ solo questione di saper creare un’efficace sequenza in crescendo, oppure Lovecraft – come tanti artisti in contatto magari inconsapevole con altre dimensioni – viveva e scriveva con la testa parzialmente già infilata nell’imbuto del futuro? E, in ultima analisi, non è che la realtà quotidiana, di cui leggiamo o sentiamo nei vari telegiornali, stia ammiccando a “qualcosa” (in senso lovecraftiano) troppo impensabile o proponibile per i nostri umani e ristretti sensi?
Di sicuro, se Lovecraft fosse vivente oggi, sarebbe sommerso – virtualmente – di “ritagli di giornale” a conferma delle sue intuizioni su Cthulhu & viscida compagnia. Eccovi una sequenza in ordine cronologico che si riferisce soltanto all’ultima settimana.

01/09/2006 Usa, teme voodoo: annega due figli. Folle gesto di un immigrato di Haiti. Era convinto che i familiari della sua compagna gli avessero lanciato un malocchio voodoo. Così un immigrato di Haiti, Franz Bordes, ha annegato i suoi due bambini in una vasca da bagno e si è poi suicidato gettandosi sotto un treno della metropolitana di Washington. L’uomo aveva con sé numerosi messaggi suicidi. E’ stata la madre dei piccoli, appreso del suicidio di Bordes, a scoprire i figli uccisi. Franz Bordes, 39 anni, è stato trovato morto nella fermata di Brooklyn della metropolitana newyorkese. All’inizio si è pensato a un suicidio, come tanti ne succedono in tutto il mondo. Bordes in realtà aveva già portato con sè i due figli. A casa, infatti, c’erano i corpi di Sweitzer, due anni, e Stephanie, quattro. Il padre li aveva annegati nella vasca da bagno. A spiegare l’insano gesto sono stati alcuni bigliettini scritti dal padre omicida: uno trovato nei suoi vestiti, altri sei in casa. “Stanno usando tutto quello che hanno per distruggermi, anche il voodoo”, si leggeva in uno dei foglietti.

03/09/ 2006 CHIVASSO (Torino) – Loren Aparecida Dos Santos Landin, una donna brasiliana di 29 anni, per un’ora è stata creduta morta dopo che aveva avuto un incidente stradale. A scoprire che era ancora in vita, anche se in gravissime condizioni, sono stati i necrofori che erano intervenuti per rimuovere il cadavere. È accaduto sabato sera sulla superstrada Torino-Chivasso. La donna, per cause non ancora accertate, ha perso il controllo della sua vettura e, dopo aver carambolato più volte tra una corsia e l’altra, è stata sbalzata fuori dal mezzo. Sul posto è arrivato personale medico su un’ambulanza, che ha constatato – a loro dire senza tema di smentita – il decesso della Dos Santos. Poco dopo le 21 sono arrivati anche i necrofori dopo il via libera del magistrato di turno. La donna, che era rivolta verso il manto stradale, è stata girata dai necrofori, che hanno verificato con angoscia che respirava ancora. È stata quindi richiamata l’ambulanza e la donna è stata portata d’urgenza in ospedale, dov’è ricoverata in gravissime condizioni. L’anno scorso, nello stesso tratto d’autostrada, la Dos Santos si buttò fuori dall’auto in corsa del marito, tentando il suicidio. Ma, pur con fratture multiple e ferite varie, riuscì a cavarsela.

02/09/06. Londra. Un frammento dei Manoscritti del Mar Morto fornirebbe elementi per una nuova interpretazione in senso negativo dell’attributo “Figlio di Dio”, riservato nella letteratura e nella tradizione cristiana a Gesù Cristo. Il testo, da poco a disposizione, profetizza la venuta di un Figlio di Dio che, però al contrario di Gesù, dominerà il mondo malvagiamente sino a quando Dio stesso non riporterà la pace. Il professor Vermes ritiene che l’espressione “Figlio di Dio” citata nel frammento si riferisca a un cattivo despota pagano, l’ultimo dominatore di un mondo di sofferenze, dilaniato da guerre fra le nazioni.

03/09/06. Due turisti italiani sono scomparsi nella giungla amazzonica ecuadoriana dove si erano recati con un gruppo di studio sugli sciamani. La scomparsa è avvenuta il 6 agosto, ma la denuncia da parte dei genitori e dei compagni di viaggio è avvenuta soltanto il 30 agosto, diventando di pubblico dominio soltanto ieri. La Polizia Nazionale dell’Ecuador ha avviato le indagini anche se nessuno nasconde le difficoltà delle ricerche. Ricerche, tra l’altro, non facilitate dalla mancata comunicazione alla stampa dell’episodio. Ancora nessun giornale nazionale ha pubblicato la notizia, quindi nessuna eventuale informazione è giunta da parte di chi potrebbe avere incontrato i due italiani scomparsi. Le ipotesi sono le più disparate: da una tragica fine a un’inqualificabile leggerezza. Tra gli esempi negativi la scomparsa mesi addietro dell’infermiera inglese letteralmente volatilizzata da Banos (cittadina al limite della giungla amazzonica) e ancora non ritrovata. A Macas viveva lo sciamano dai poteri particolari con cui i due italiani dovevano incontrarsi. Al momento nessuno dei tre sembra reperibile.

Vi pare che la realtà non sia lovecraftiana? Vi pare che uno scrittore, sufficientemente dotato di fantasia, non possa trovare un trait-d’union fra le quattro news (tra l’altro sta proprio lì, sotto il naso e mi accontento di suggerirvelo parzialmente nel titolo dell’odierna puntata…) e costruirci un clamoroso e suggestivo teorema che puntelli un romanzone o un romanzaccio in grado di viaggiare tra Codici, demoni, profezie e religioni alternative? Ma, come suggerivo più sopra, la questione sta soltanto in questo dubbio da scuola creativa?
In questa puntata, per prepararmi al seguito, faccio solo domande senza darmi risposte. Ma per me un dato è (quasi) certo: è dall’11 settembre 2001, volendo andare a caccia di linee di demarcazione, che la cronaca continua a offrirci una stramba e complessa trama storica che ammicca sempre a una realtà nascosta negli anfratti della visione collettiva (o allucinazione compartecipata) in cui il mondo va gradualmente a trasformarsi. Ci sono troppi segnali che lo confermano, troppi eventi analogici, troppi incidenti strani e mille versioni di comodo alle quali riesce possibile persino di credere. Sotto – molto sotto – c’è dell’altro. Cercheremo di scoprirlo in questa rubrica, se riusciremo a procedere. Nel frattempo, anch’io continuerò a collezionare ritagli di giornale.
Ah, un solo commento alla prima notizia della serie: è evidente che il voodoo funziona.