Nei prossimi giorni Carmilla inizierà la pubblicazione a puntate (una decina circa, al ritmo di due o tre a settimana) di un intero romanzo, a nostro parere geniale e curiosissimo: Imperium, di Fabio Ciabatti e Luca Nutarelli. Eccone la presentazione, accompagnata dalla biografia dei due autori:

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BREVE PRESENTAZIONE

Come è possibile che alcune parti della tesi di Emilio Periglio, eterno laureando in filosofia, e Imperium, il best seller filosofico del momento, siano identiche? Casualità, plagio o qualcosa di peggiore? Quale entità terrificante si nasconde dietro la categoria d’“Imperium”? Periglio, in dodici ore di flussi coscienziali, monologhi interiori tra il post-coatto e il post-moderno, flashback, telefonate e ricerche su Internet, cerca di risolvere il mistero.


In un crescendo enigmatico, il protagonista intreccia la riflessione su alcune categorie politiche à la page (biopolitico, moltitudine, general intellect, postfordismo ecc.) con le proprie esperienze di lavoratore precario in una Roma possibile.
Imperium è un romanzo enigma in un duplice senso. Il protagonista, infatti, cerca di risolvere il mistero che riguarda la sua tesi e, contemporaneamente, attraverso le indagini, ci conduce nel cuore del dilemma “politico” che serpeggia nell’intero romanzo e che rimanda, come è facile intuire dal titolo stesso, ad Impero di Antonio Negri e Michael Hardt. Se, da una parte, la moltitudine di cui ci parlano Negri ed Hardt appare come un’invincibile potenza produttiva e politica da sempre sull’orlo della rivoluzione e se, dall’altra, le figure concrete che costituiscono questa moltitudine sono, nella loro effettiva condizione materiale, immerse in una condizione di crescente precarietà, come è possibile che Impero sia diventato una sorta di piccola bibbia no-global?
Di qui una sorta di esperimento mentale: di che tipo sarà mai una persona che vive nel mondo reale della precarietà e contemporaneamente in quello ideale dell’onnipotente moltitudine? Nasce così un romanzo che si potrebbe definire di mal-formazione in cui la narrazione del contrasto tra reale ed ideale si colora di venature decisamente farsesche.
Emilio Periglio scrive la sua tesi ispirandosi alle sue tre esperienze di lavoro presso l’Arcobaleno (una fabbrica informatizzata), la Cooperativa Philip K. Dick (lavoro analitico-simbolico) e il Portale dell’Amore (lavoro affettivo, virtual love). Questi sono i tre tipi di occupazione che in Impero di Hardt-Negri costituiscono l’orizzonte lavorativo post-moderno. Emilio, un po’ novello Candido, passerà da un esperienza all’altra pensando sempre che quella presente sia la modalità lavorativa adatta a scardinare l’obsoleta produzione capitalistica.

Nota biografica degli autori

Gli autori, Fabio Ciabatti e Luca Nutarelli, sono nati a Roma rispettivamente nel 1969 e nel 1966. Entrambi laureati in filosofia, hanno continuato l’attività di ricerca presso l’Università di Roma “La Sapienza”, approfondendo tematiche economiche e sociologiche, nonché frequentando i corsi di specializzazione in giornalismo e comunicazione aziendale presso la Luiss-Guido Carli. Gli autori, entrambi giornalisti pubblicisti, hanno avuto modo di conoscere da vicino i movimenti e le culture dei centri sociali e il dibattito teorico che si è sviluppato intorno ad essi, pubblicando a tal riguardo (a volte sotto pseudonimo) molti articoli su vari giornali e riviste (il Manifesto, La Contraddizione, Vis-à-Vis, Invarianti), nonché un paio di libri (Avanzi di Scienza, Calusca, Padova, 1994; Fuorimercato, Città del Sole/Laboratorio Politico, Napoli, 1995). Nutarelli si è inoltre occupato di marxismo e fiction fanta-horror dedicando al tema un paio di articoli e la voce “Horror” dell’Historisch-kritisches Wörterbuch des Marxismus (Das Argument, Berlin). Paradossalmente e schizofrenicamente, gli autori conoscono dall’interno anche il mondo for profit nel quale lavorano nel campo della comunicazione aziendale presso un grande gruppo bancario italiano (Ciabatti) e presso una società del Sistema Confindustria (Nutarelli). In quest’ambito gli autori hanno all’attivo molte pubblicazioni a carattere professionale.