di Fredric Brown aka Sandro Moiso
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Era solo in mezzo a quei mari sconosciuti.
Aveva fame e sonno.
Il caldo umido gli faceva appiccicare la divisa da combattimento addosso.
Si sentiva lontano anni luce da casa.
Fame, sonno e voglia di una gran bella scopata.

Era solo in mezzo a quei mari sconosciuti.
All’erta, contro un nemico insidioso.
Che da secoli ormai rifiutava di sottomettersi alla sua razza.
Glielo avevano spiegato al corso:”Noi siamo superiori, rappresentiamo un altro livello di tecnologia e civiltà. Noi non siamo barbari, loro sì”.


Eppure quegli schifosi continuavano a rifiutare l’idea di essere stati creati per servire.
Anche adesso che il nuovo governo aveva dimostrato di essere così preparato a risolvere qualsiasi problema. Di essere così tecnico, così moderno.
Sì, ma intanto lui stava lì sulla tolda di quell’immensa nave da trasporto.
Obiettivo facile per quei nemici infidi, abili nel camuffarsi.

Al corso gli avevano fatto vedere tutti quei docu-drama:
Alien”, “Aliens”, “Predator”, “Aliens vs. Predators”.
Schifosi, orribili, feroci, privi di intelligenza…mica come lui.
Sergente maggiore nella fanteria da sbarco. Mica cazzi!
Un uomo vero!! Fuciliere di marina!!!

Quegli altri Dio li aveva creati per sbaglio.
Li aveva scarabocchiati sulla gran tavolozza del creato e poi doveva esserseli dimenticati lì.
Adesso a cancellarli dovevano pensarci loro: la truppa scelta.
Sì, perché quelli dell’aviazione se la tiravano, ma il lavoro sporco, il corpo a corpo, l’eliminazione uno ad uno, alla fine, toccava a quelli come lui.

Il mare infinito: davanti, dietro, ovunque.
Stai tranquillo” gli aveva detto il comandante “ riuscirai a vederli in tempo.
Mica hanno i nostri mezzi!
”.
Già, intanto il comandante stava a terra con i suoi mezzi e lui stava lì su quella tolda umida e sporca con il fucile d’assalto in pugno e la mitragliatrice pesante appoggiata alla murata.

Certo, non fosse stato per quel mutuo non si sarebbe trovato lì.
Avrebbe potuto essere a casa, magari a far servizio di ordine pubblico.
Ma la moglie aveva voluto la villetta, il giardinetto, la piscinetta …fanculo la moglie e tutte le sue pretese! Che poi se ne era già anche stufato…con tutte quelle ragazzine che giravano intorno alle basi militari…come recitava quel vecchio detto: “poca spesa, molta resa“.
Le avrebbe fatto vedere lui chi comandava in casa, appena fosse tornato da quella missione.

Merda! La tra le onde c’era qualcosa…un cavo. No, una rete!
Una trappola sicuramente!
Mentre armeggiava con i caricatori vide, tra il luccicare delle onde, anche qualcos’altro.
Doveva essere una delle loro piccole imbarcazioni-trappola, come gli avevano spiegato al corso.
Era carica di quelle creature schifose, dalla pelle lucida e scura.

Urlavano in quella loro lingua impossibile, ma era un a lingua quella ?
Saltavano, agitavano le loro zampe, certamente si preparavano ad attaccare.
Cominciò a sparare. Lunghe raffiche.
Sì, vi siete camuffati da pescatori, ma col cazzo che mi fregate!
Crepate tutti, bastardi!! Crepate!!!
Che tanto poi, per ME, arriverà l’astronave madre per riportarmi a casa…