dell’ Assemblea di Scienze Politiche Occupata – Bologna

ScontriRoma.jpg[Giornata umiliante ed entusiasmante, quella del 14 dicembre. Umiliante nel vedere un governo screditato piegarsi alle più squallide compravendite, per conquistare tre seggi in più di un’opposizione semi-addomesticata. Entusiasmante perché chi era abituato a picchiare, talora a uccidere impunemente, si è trovato di fronte una massa decisa a resistere e a non lasciarsi intimidire. Un ritorno agli anni Settanta? No, la conseguenza logica di un quadro di precariato e disoccupazione, mentre un potere politico quasi decomposto celebra, chiuso nei suoi palazzi assediati, vittorie effimere, al ritmo dell’orchestrina del Titanic.] (V.E.)

Oggi la capitale, domani il capitale
La giornata di oggi, che ha visto migliaia di studenti e non, ribellarsi contro quelle strutture e quei simboli che definiscono la gestione del territorio che ci circonda, è solo l’inizio.

Dopo l’ennesima riforma scolastica, gli studenti avevano già avviato un percorso di lotte, ma la rabbia che oggi è esplosa a Roma va ben oltre quella degli studenti contro il ddl Gelmini, e oltre anche quella dei cittadini contro le politiche di questo governo. E’ la rabbia di tutte quelle persone, quelle individualità, che hanno preso coscienza che è l’intero sistema economico, politico e sociale a dover saltare via.
Non a caso sono state scelte le banche, le vetrine dei negozi, le macchine di lusso, i blindati delle forze dell’ordine e i palazzi del potere come obiettivi principali su cui sfogare anni di oppressione. Non a caso i cani da guardia ci hanno dato giù pesante, con lanci di lacrimogeni e manganelli, che hanno portato a 35 fermi e provocato oltre 40 feriti.
A loro, e a tutti i compagni che oggi hanno dato vita al fuoco che ha infiammato la capitale, non possiamo che essere vicini con la mente e con il cuore, perché hanno dimostrato cosa può fare la spontaneità di una piazza incazzata, perché non si sono tirati indietro davanti ai finti muri morali di “violenza” e “non violenza”, perché hanno messo in pratica la stessa rabbia e lo stesso amore che ci anima ogni giorno, perché hanno attaccato il nemico di tutti!

Solidarietà e complicità con gli studenti che oggi hanno invaso Roma!
Libertà per i fermati, e per tutti i compagni!
Contro lo Stato e contro il Capitale, la lotta non si ferma!

Assemblea di Scienze Politiche Occupata

NOTA
Per approfondire, indispensabile questo articolo (Il fuoco della conoscenza) di Gigi Roggero.