di Giulia Laurenzi e Davide Nota

onda.jpg[Riceviamo e assai volentieri pubblichiamo questa particolarissima memoria elaborata dai collettivi studenteschi romani e montata da Giulia Laurenzi, studentessa del Dams impegnata nel coordinamento dell’Onda a Roma, e Davide Nota, poeta e giornalista. Nonostante il titolo apparentemente burocratico (MEMORIE DALL’ONDA: FASE 2, AUTORIFORMA E COORDINAMENTO NAZIONALE), il montaggio del testo, che intercala informazioni, brani di volantini e di lettere, dichiarazioni e versi poetici, è tale da risultare difficilmente impaginabile sul nostro sito. Per questa ragione, forniamo un assaggio in calce al quale mettiamo a disposizione il file Word dell’intervento, politico e artistico, che costituisce il primo contributo da parte di una componente dell’Onda su Carmilla. Invitiamo eventuali esponenti del movimento studentesco a considerare il nostro sito come veicolo su Web aperto ad altri contributi. La Redazione]

Roma è in questi giorni di novembre una città fredda e irreale.
Violenti nubifragi gonfiano le strade di pioggia, foglie e pagine di giornale.
Le esternazioni di Cossiga si depositano sul fondo di questo pantano come cadaverici arcani ministeriali.
“La mia intervista apparsa su “Il Giornale” – ci dice Flavia, di Valle Giulia – è stata volutamente manomessa. Avevo detto che avremmo risposto alla violenza con la didattica, e mi è stato invece attribuita l’intenzione di voler rispondere alla violenza con altra violenza”.
Il cielo è di piombo: il cielo di piombo. Qualcuno dall’alto dei cieli prepara il gioco della paura.
Usciamo dalla Sapienza che è notte fonda. Andiamo a San Lorenzo, a prendere qualcosa da mangiare. A parlare di poesia, di utopia. A confessarci, sotto il cielo nero, il nostro desiderio di bellezza.