di Alessandra Daniele

“Senti che puzza, scappano anche i cani, stanno arrivando i napoletani’ – Matteo Salvini

Salvini è una bolla mediatica.
Tutta la sua popolarità la deve ai media di Berlusconi, Cairo, Murdoch e Zuckerberg.
Non ha idea di quali siano le reali competenze del suo ministero, e non gli interessa. Non ha mai fatto un lavoro vero in vita sua. Non capisce un cazzo di Diritto civile, penale, commerciale, costituzionale o marittimo. Il suo unico talento è sparare slogan razzisti su uno schermo, su un social o davanti a una telecamera.
Salvini è un prodotto della propaganda.
“Realtà fasulle producono persone fasulle” – Philip K. Dick.
Salvini è una bolla mediatica, e non è nient’altro.

Non è il trionfatore delle ultime elezioni.
La Lega nelle urne ha preso solo il 17%, quasi due punti in meno dello sconfitto PD, il voto d’un italiano su 10.
Se il suo 17% pesa come un 71% nel governo Conte è solo per la squallida pochezza, la patetica inconsistenza politica, culturale e umana dei suoi soci 5 Stelle, a cominciare da Pupazzetto Di Maio, che aveva definito i voucher “l’emblema dello schiavismo”, e appena gliel’hanno ordinato li ha riabilitati. Adesso sono anche l’emblema del suo servilismo.

Salvini, per quanto gli piacerebbe, non è neanche il Boia del Mediterraneo, il Bay Harbor Butcher nostrano. La dottrina della criminalizzazione delle ONG e del finanziamento dei lager libici l’ha cominciata Minniti, il suo successore la sta soltanto continuando fino alle grottesche estreme conseguenze: chiudere i porti italiani alla Marina italiana.
Salvini non è più stronzo di Minniti, la differenza è che se ne vanta.
Perché non è nient’altro.

Salvini non è neanche il Donald Trump italiano.
Non sono bastati i nazisti dell’Illinois a Trump per vincere, c’è voluta la Rust Belt. Salvini da quando è al governo è diventato un nazista mono-nota: “Basta sbarchi!”
L’abolizione della legge Fornero, la Flat Tax, gli asili nido gratuiti, tutte le altre promesse adesso sono sparite, inghiottite dalla retorica xenofoba, dall’ossessione del Respingimento.
Per quanto gli italiani siano razzisti, quando i nodi economico-finanziari verranno al pettine, urlare “Basta sbarchi” non basterà più.

Matteo Salvini annuncia che governerà per 30 anni, in realtà forse gli restano solo 3 mesi di pacchia.
Quando gli elettori grilloverdi finalmente capiranno d’aver venduto l’anima a qualcuno che non ha i soldi per pagargliela, allora probabilmente s’incazzeranno.
E la bolla scoppierà.