di Alessandra Daniele

testadileader.jpg– Gli analisti sono concordi, la causa del crescente astensionismo è la somiglianza fra i due principali partiti contrapposti: è ancora troppo poca. Governo e Opposizione sono ancora troppo diversi, troppo distinguibili. L’accordo non è totale. L’elettore medio ne soffre come un bambino quando i genitori litigano – Il consulente indica i suoi dati sullo schermo – L’elemedio vuole concordia e conformità, bisogna convergere ulteriormente, uniformarsi, oppure, alla prossima tornata, di elettori ne perderemo quattro su cinque. E lei sa cosa significherà questo per il suo partito.
Il leader dell’opposizione china la testa sconsolato.
– Ma che altro possiamo fare? Abbiamo già converg…convers… insomma, abbiamo copiato il programma del partito di governo parola per parola compresi i refusi; abbiamo sostenuto le privatizzazioni dell’aria, del sole, e della pressione sanguigna; abbiamo approvato la sostituzione della Magistratura col pubblico di Amici; abbiamo denunciato e fatto chiudere il nostro stesso giornale di partito, e io personalmente ho devastato la redazione a sprangate davanti alle telecamere!
Il consulente lo guarda con freddezza.
Il leader dell’opposizione annuisce.
– Il problema sono io, vero? Non basta che chiuda tutti i comizi gridando viva il duce, ancora l’elemedio non si fida della mia disponibilità al dialogo col centrodestra. E aggiungere ”morte ai negri” non è bastato a rassicurare il Nord.
Il consulente lo fissa.
– Lei ha anche un notevole problema di immagine.
Il leader dell’opposizione si copre con le mani il cranio lucido.
– No, il trapianto non lo voglio fare! Ho paura del rigetto!
– Dei capelli?
– Ho sentito che può succedere, alla radice di ogni capello si forma un granuloma, e ti viene la testa come un mandorlato…
Il consulente gli dà un’occhiata gelida.
– Lei non ha a cuore le autentiche esigenze del Paese.
Il leader dell’opposizione si toglie lentamente le mani dalla testa, mortificato.

Appena sfumata la sigla iniziale del Tg, la bionda conduttrice entra subito in argomento.
«Record assoluto di bassa affluenza alle urne: degli ultimi cinque elettori che avevano votato la scorsa consultazione, uno è detenuto, uno è espatriato, e due sono morti. Fra questi due, il leader dell’opposizione, vittima di una complicazione post operatoria per un trapianto – La conduttrice sorride – Ricordiamo però che le elezioni politiche non necessitano di quorum per essere valide, quindi il voto dell’unico elettore rimasto deciderà comunque il risultato.»
Sul megaschermo dietro di lei appare l’immagine del premier, sorridente come sempre, nell’atto di inserire nell’urna la sua scheda.
L’unica.

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