SOTTO TIRO E’ L’INTERA COMUNITA’ DEGLI ESULI Comunicato stampa.

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“L’arresto e l’estradizione di Cesare Battisti sono il frutto di una strategia articolata messa a punto dai governi della destra italiana e francese — oggi entrambi minoranza nei rispettivi paesi — finalizzata a liquidare con una rancorosa resa dei conti un’intera generazione. Nei vari commenti sulla decisione della Chambre d’accusation ci si sofferma sulla figura di Battisti dimenticando di sottolineare che essa apre le porte all’estradizione di un nutrito gruppo di esuli, per i quali il nostro governo ha chiesto il rimpatrio in virtù di accordi segreti con quello francese siglati l’11 settembre 2002, accordi tesi a smantellare ‘manu militari’ la ‘dottrina Mitterand’ e a procedere alle estradizioni valutando ‘caso per caso’. Un patto d’acciaio volto a reinserire la questione degli anni Settanta nella strategia di lotta globale al terrorismo fatta propria dalla ‘nuova Europa’.

A essere sotto tiro, dunque, è l’intera comunità degli esuli italiani in Francia, molti dei quali, a oltre vent’anni dai fatti che sono loro imputati – e per i quali spesso sono stati condannati solo a seguito di rivelazioni di pentiti -, abbandonata la lotta armata, hanno ormai la cittadinanza francese e sono perfettamente integrati nella società civile di quel paese. Per questo l’estradizione degli esuli degli anni Settanta non serve a chiudere la partita con quel drammatico periodo storico. Ho il più profondo rispetto per il dolore dei familiari delle vittime ma penso che lo sguaiato spirito di vendetta e le fibrillazioni forcaiole del nostro Guardasigilli non servano a richiudere quelle ferite, per sanare le quali occorre una soluzione politica per gli anni Settanta, che chiuda definitivamente la pagina del terrorismo.”