di Giuseppe Genna

officinaitalia2ediz.jpgL’anno scorso era sembrato un miracolo: centinaia di persone stipate nello splendido spazio della Palazzina Liberty, a Milano. Non la si vedeva così strapiena dai tempi in cui Fo, occupatala, ci recitava Mistero Buffo o invitava John Cage e gli Area di Demetrio Stratos. Molto più difficile riempirla oggi, facendo leggere inediti da scrittori, in una città che – fatta eccezione per il festival Milanesiana voluto e artisticamente diretto da Elisabetta Sgarbi – della cultura ormai sembra strafottersene ampiamente. Il miracolo lo avevano compiuto Antonio Scurati e Alessandro Bertante, riuscendo a coagulare fondi e sponsor per un’impresa disperante, riuscitissima e coinvolgente. Il duo ha ripetuto il miracolo: da mercoledì 14 a venerdì 16, sempre alle 21.00, alla Palazzina Liberty di Largo dei Marinai va in scena la seconda edizione di Officina Italia, con un programma straordinario di narratori che presentano inediti, da Walter Siti a Sandro Veronesi, da Paolo Giordano a Valeria Parrella, da Sebastiano Vassalli a Michele Mari.

bertante_scurati.jpgIl festival, che a questo punto è uno degli eventi centrali della letteratura non solo a Milano, ma nell’Italia tutta, centra in pieno un’ambizione elevata: restare “alto” e popolare al tempo stesso. Chi va a leggere a Officina Italia è davvero uno scrittore e gli inediti (come l’anticipazione di Vassalli apparsa oggi a tutta pagina su Corriere della Sera) sono tutti pura narrazione. Non è cosa da poco.
La seconda edizione di officina Italia si intitola “Terza generazione” e si tratta di uno slogan che va spiegato. L’attenzione di Scurati e Bertante, direttori artistici della manifestazione, è evidentemente posta sugli scrittori della nuova generazione editoriale (non semplicemente anagrafica), come indicano le presenze di Alessandro Zaccuri (finalista al Campiello 2007, con il suo splendido Il signor figlio), Valeria Parrella (celebratissima, dopo il monologo Il verdetto, per l’altrettanto splendido primo romanzo, Lo spazio bianco), Igino Domanin (esordio in romanzo da Rizzoli con il suo Spiaggia Libera Marcello), Veronica Raimo (un esordio folgorante presso minimum fax con Il dolore secondo Matteo, apparizione altrettanto folgorante nell’antologia Tu sei lei), Mario Desiati (autentico responsabile del “refresh” di Nuovi Argomenti e in uscita col suo nuovo romanzo presso Mondadori, dopo Vita precaria e amore eterno), Rosella Postorino (che da Neri Pozza, nella collana Bloom, ha pubblicato con gran successo critico La stanza di Sopra), Andrea Bajani (un successo il suo ultimo Mi spezzo ma non m’impiego uscito da Einaudi). A cui si aggiunge l’inarrestabile tsunami bestselleristico che Paolo Giordano ha imposto ai lettori italiani con il suo esordio La solitudine dei numeri primi (Mondadori).
Questi esponenti della nuova generazione editoriale (che è nuova per ironia: la metà pubblica da anni…) è messa a confronto non competitivo con pezzi da novanta che arrivano a incrociarsi, a loro modo, con poetiche rinnovatrici. Valga per tutti Walter Siti con la sua diade prodigiosa Troppi Paradisi e Il contagio (l’ultimo romanzo, uscito per Mondadori), che spacca la poetica postmoderna con un’agilità sorprendente. Lo stesso discorso, mutando angolature, si potrebbe fare per Michele Mari e il suo bellissimo Verderame, o, mutando ulteriormente prospettiva, per il tentativo di romanzo neoborghese Caos calmo di Sandro Veronesi (Premio Strega 2006). Anche sullo schivo Sebastiano Vassalli bisognerebbe ragionare, se il suo La chimera è entrato nei manuali di liceo e ha prodotto non indifferenti influenze sull’immaginario e le modalità narrative che la “Terza generazione” ha metabolizzato e utilizzato come propria piattaforma estetica (spesso coincidendo con l’orizzonte delineato da Wu Ming 1 nel suo saggio sul New Italian Epic).
Da segnalare un momento di dibattito impegnativo: quello su Le Benevole di Jonathan Littell e le possibilità di rappresentazione letteraria della Shoah. Moderato dal critico Andrea Cortellessa, l’incontro farà incrociare interpretazioni diverse, grazie alla presenza del direttore genrale di Mondadori, Gian Arturo Ferrari, l’esperto giornalista culturale del Corriere della Sera, Sergio Luzzatto, lo stesso Sebastiano Vassalli e lo scrivente.
Qui di seguito il programma completo della manifestazione.

OFFICINA ITALIA
“Terza generazione”

a cura di Antonio Scurati e Alessandro Bertante

PALAZZINA LIBERTY Largo dei Marinai 1, Milano

Mercoledì 14 maggio
Ore 21.00

reading da inediti di:
Silvia Avallone, Valeria Parrella, Sergio Luzzatto e Sebastiano Vassalli.
Valeria Parrella leggerà un testo teatrale con gli attori della scuola di recitazione del Centro Teatro Attivo di Milano di Nicoletta Ramorino e Annina Pedrini

Ore 22.00
Il caso Littell. Si può mettere in scena l’Olocausto?
Incontro tra Gian Arturo Ferrari, Giuseppe Genna, Sergio Luzzatto e Sebastiano Vassalli.
Modera Andrea Cortellessa

Giovedì 15 maggio
Ore 21.00

reading da inediti di:
Veronica Raimo, Igino Domanin, Andrea Bajani, Alessandro Zaccuri, Michele Mari e Walter Siti

Venerdì 16 maggio
Ore 21.00

reading da inediti di:
Barbara Di Gregorio, Rosella Postorino, Paolo Giordano, Mario Desiati, Laura Pariani e Sandro Veronesi

Sito ufficiale: www.officinaitalia.net
Come raggiungere OFFICINA ITALIA: tram 12-27, autobus 45-60-66-73,
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