Intervista a Sandrone Dazieri

di Jedel Andreetto

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Abusivismo edilizio, discariche ed escavazioni abusive, traffico di rifiuti, racket degli animali, trafugamento e sottrazione di beni culturali archeologici e storici: in una parola ecomafia. e|co|mà|fia che dal 1999 si trova tra “ecologo” e “ecometro” nel dizionario della lingua italiana grazie a “Legambiente”. che ha condensato in un unico termine un grave problema ambientale, economico e sociale dandogli visibilità.

A distanza di otto anni da quella prima conquista viene varato un progetto particolare destinato a dare ancora più visibilità alle problematiche legate all’ecomafia. La narrativa di genere in Italia ha avuto la capacità di prendere le distanze dal semplice divertissement, acquisendo la consapevolezza di essere forse l’unico fenomeno letterario in grado di dare la misura della realtà e di confrontarsi criticamente con il presente senza perdere mordente o annegare nella pedanteria. La commistione tra le trame serrate e avvincenti tipiche del noir, del giallo, del thriller ecc. e l’analisi della contemporaneità sono stati alla base del successo crescente di molti autori che hanno intrapreso questa strada.
“Edizoni Ambiente”, con un’intuizione felice, ha pensato di dare il via alla collana, tra fiction e reportage, “VerdeNero” affiancandola ai rapporti, agli studi e ai saggi sulle tematiche ambientali. Una collana in grado, visti i nomi coinvolti, di sensibilizzare e informare attraverso la narrativa un pubblico vasto ed eterogeneo sui crimini ambientali che ogni giorno si consumano nel Paese.
“VerdeNero” prevede dodici romanzi brevi che parleranno di casi tratti dai precedenti rapporti ecomafia, dal commercio illegale di animali e dai traffici illeciti di rifiuti raccontati da alcune delle penne più note del panorama narrativo italiano che devolveranno il 2% delle proprie royalties alla campagna “SalvaItalia”.
A dare il la al progetto Bestie di Sandrone Dazieri, un romanzo sul racket degli animali che è stato presentato alla Fiera del Libro di Torino. A seguire (fino a ottobre 2007) Carlo Lucarelli, Simona Vinci, Wu Ming, Luca Rastello, Piero Colaprico, Eraldo Baldini, Niccolò Ammaniti, Giancarlo de Cataldo, Massimo Carlotto, Marcello Fois e tre autori segnalati da Camilleri: Giacomo Cacciatore,Valentina Gebbia e Gery Palazzotto.
Abbiamo intervistato Sandrone Dazieri quale apripista della collana.

Bestie è stato pubblicato nella collana VerdeNero Storie di ecomafia delle Edizioni Ambiente. Si tratta del primo romanzo uscito per loro. Cosa è VerdeNero? e perché hai deciso di partecipare a questa iniziativa editoriale?

VerdeNero è una collana delle Edizioni Ambiente, che, nonostante il nome e la collaborazione costante, giurano di essere indipendenti da Lega Ambiente. Ho deciso di partecipare perché mi sembrava un’ottima idea parlare di ecomafia attraverso romanzi noir. Peraltro, il noir come lo intendo io mette sempre i piedi nel piatto del presente, anche senza diventare tesi o inchiesta giornalistica. Che non so fare e non sono interessato a fare in un romanzo. Quindi un noir, che tocca temi come il contrabbando di animali esotici, ma soprattutto un noir.

VerdeNero si limita alla pubblicazione di libri (o prevede anche incontri, dibattiti, workshop ecc.)?

Fanno un sacco di dibattiti. Ho partecipato solo a un paio di incontri, ma loro ne organizzano sempre. Spesso con Lega Ambiente.

Lo hai scritto ad hoc o stavi già lavorando su un tema del genere?

Ad hoc. Solo che il personaggio mi frullava in testa da anni, perché ho fatto il cuoco per un po’, e mi sembrava un ottimo spunto per un personaggio patibolare come il mio protagonista.

Credi che il nero possa raccontare e sviscerare i problemi del verde?

In genere la letteratura può parlare di qualsiasi cosa.

La narrativa si sta avvicinando e/o mescolando al reportage?

In certi casi sì. come dicevo sopra, io non lo faccio, non più di qualsiasi scrittore che ambienti i romanzi nel presente, e che quindi è costretto a inserire elementi di attualità’ in quello che fa.

Gomorra di Saviano potrebbe aver aperto o riaperto la strada in questa direzione?

Gomorra è soprattutto un ottimo romanzo letterario, ma di sicuro ha mutuato alcuni degli elementi del noir e del reportage in sé. Diciamo che il modello Saviano, come ho già avuto modo di scrivere, ha reso vecchia tutta la narrativa d’inchiesta che veniva prima. Il true crime, anche il noir classico, sembrano orrendamente obsoleti, ora.

È forse più efficace del giornalismo?

Bisogna capirci: efficace per cosa? Per denunciare? Per creare dibattiti? Per cambiare il mondo? Per denunciare è uno strumento altrettanto valido, per creare dibattiti è molto più efficace perché appassiona di più e va su un pubblico di non specialisti, per cambiare il mondo è ugualmente inefficace.

Ecomafia in due parole.

La distruzione dell’ecosistema a scopo di lucro operato da malavita organizzata, più o meno legata con le “classiche” cosche mafiose.

È una questione solo italiana?

No, è mondiale. Le scorie radioattive fanno il giro del mondo grazie a mafiosi di tutte le etnie, e di certo gli animali esotici non sono gli italiani ad abbatterli, non solo per lo meno. Noi abbiamo delle specialità, come l’abusivismo edilizio e una impunità che si trova solo nei paesi in via di sviluppo.