[Riprendiamo la gravissima denuncia di Articolo21 che, se confermata, restituirebbe alle “veline” dei Servizi Segreti una seconda vita, attestando che ora più che mai, in Italia, a rischio sono i basilari minimali della vita democratica. gg]

a21.gifpecoscanio.jpgAlla redazione di Articolo 21 è pervenuta una nota riservata e dettagliata [il testo dell’informativa è in coda all’articolo, ndr], effettuata dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, sull’attività svolta dall’On. Pecoraro Scanio in relazione ai rapporti da lui intrapresi con il Sindacato UNAC Unione Nazionale Arma Carabinieri. La nota fa riferimento sia all’iniziativa effettuata presso la Camera dei Deputati lo scorso 13 marzo nella la Sala della Sacrestia, sia alla manifestazione per la Pace del 20 marzo. Con assoluta dovizia di particolari, nomi cognomi e ruoli ricoperti, ci si riferisce ai partecipanti l’iniziativa all’interno della Sala della Sacrestia, per altri, si dice nella nota riservata, sono in corso le identificazioni.

Stessa procedura per quanto concerne la manifestazione del 20 marzo dove, oltre ad individuare le persone facenti riferimento all’UNAC presenti dietro lo striscione dell’associazione, si ribadisce la necessità di identificare tre donne facenti parte della stessa sigla sindacale.
Inoltre, sempre nella nota riservata, si parla del sito internet www.unionecarabinieri.it, sul quale si pensa, da parte dell’”informatore”, di poter aver le foto dei partecipanti alla manifestazione del 20 marzo.
“Ci auguriamo — afferma il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti – una pronta smentita del Ministro dell’Interno. Contemporaneamente abbiamo consegnato tutto il materiale all’on. Pecoraro Scanio per tutte le iniziative che deciderà di intraprendere e alle quali Articolo21 darà la sua adesione”.
”Come associazione che si occupa della libertà di riunione, di espressione e di informazione – conclude Giulietti – troviamo inquietante questa vicenda perché, se un segretario di partito può essere fatto getto di queste attenzioni particolari, è del tutto legittimo il sospetto che ciò possa accadere nei confronti di decine e decine di associazioni, movimenti, parlamentari, siti internet, università che si occupano dei temi della libertà di comunicazione contro ogni censura e in particolare del ruolo della bugia mediatica nel conflitto in Iraq”.
In una nota anche Antonio Savino, presidente dell’Unac, denuncia quello che definisce un «gravissimo attacco ai diritti costituzionali e di democrazia di cui, non ultimi, godrebbero anche i carabinieri». Savino parla anche di «gravissimo stato di intimidazione esistente tra i carabinieri che seguono gli esponenti dell’Unac, anche all’interno della Camera dei deputati, in occasione di riunioni private, alla presenza di parlamentari». «La paura dei vertici – prosegue il presidente dell’associazione, nella nota – è che i reduci dell’Iraq possano parlare, come sta avvenendo in questi giorni negli uffici dell’Unac».

IL TESTO DELL’INFORMATIVA DEI CARABINIERI

REGIONE CARABINIERI LAZIO

COMANDO PROVINCIALE ROMA

n. 8/1 PROT. “R” Roma, 22 marzo 2004

Oggetto: Associazione UNAC (Unione nazionale Arma Carabinieri)

Rapporto informativo speciale

AL COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI

SM IL REPARTO UFFICIO OPERAZIONI

AI COMANDI INTERREGIONALI DEI CARABINIERI

PODGORA, OGADEN, CULQUALBER

SM — UFFICIO OAIO

Ai Comandi delle Regioni Carabinieri Lazio, Sardegna, Puglia, Sicilia
SM — UFFICIO OAIO

Nella mattinata del 19.3 ultimo scorso presso la Sala della Sacrestia degli Uffici della Camera dei Deputati ubicati in questo vicolo Valdina, ha tenuto una conferenza stampa:

in occasione della quale è stata presentata una proposta di legge sulla sindacalizzazione delle FA e delle FP ad orientamento militare

– cui hanno partecipato, tra gli altri, l’on Alfonso Pecoraio Scanio, giornalisti ed esponenti/aderenti al sodalizio tra i quali il presidente Antonio Savino, i responsabili Regionali per la Sicilia — Antonio Oliva — e per la Sardegna — Michele Garau — e due avvocati in via di identificazione. Non si è verificata la presenza di personale in uniforme.

– Nel corso dell’incontro:

a) l’on. Pecoraio Scanio ha:

– dichiarato la propria piena disponibilità a sostenere, in sede parlamentare, l’anzidetto progetto di legge elaborato dall’UNAC assicurando il suo impegno per l’aggregazione della più ampia maggioranza politica, al di là degli schieramenti di partito;

– illustrato la sua proposta di legge — n. 4800, presentata alla Camera dei Deputati il 10.3.2004 (allegato2) — relativa all’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di sicurezza dei militari in Iraq e sulle cause che hanno portato al conflitto;

b) il presidente UNAC Antonio Savino ha:

– espresso aspre critiche sull’intervento militare in Iraq e sull’impiego in esso di un contingente dell’Arma (con riferimento, in particolare, alla qualità ed all’addestramento del personale, nonché all’ubicazione della base della MSU), preannunciando altresì per il giorno successivo, la partecipazione di una delegazione UNAC alla manifestazione nazionale per il ritiro delle truppe italiane dall’Iraq;

– rivendicato il diritto all’associazionismo sindacale nelle FA e nelle FP, anche alla luce della Raccomandazione n. 1572 del settembre 2002 del Consiglio d’Europa (allegato 3);

trattato altresì problematiche relative:

– al fenomeno di “mobbing” nell’arma che avrebbe asseritamene provocato, lo scorso anno, il suicidio di 20 militari;

– alle malattie che hanno colpito i soldati italiani intervenuti in zone di guerra, con particolare riferimento ai casi di leucemia ascritti all’esposizione ad uranio impoverito;

– alle misure di sicurezza, a suo dire inadeguate ed inutili, adottate per scongiurare la reiterazione di atti terroristici simili a quelli recentemente perpetrati in Spagna;

– annunciato la divulgazione di un “libro bianco” sulle tematiche anzidette, i cui contenuti sono pubblicati sul sito internet dell’UNAC, all’indirizzo http://www.unionecarabinieri.it/comunicati

2) Il 2° c.m alle 12,00 circa in questa Via Vittorio Emanuele Orlando nella fase di concentramento del corteo in favore della pace e del ritiro delle truppe nazionali dall’Iraq, il Savino e con lui altri sei esponenti dell’UNAC (tra cui tre donne) in via di identificazione:

– Si posizionavano all’interno di un esiguo gruppo di militanti dei Verdi e, assieme all’onorevole Pecoraio Scanio, rilasciavano dichiarazioni ad organi di informazioni ed emittenti radiotelevisive;

– Esponevano uno striscione bianco riportante la scritta “Associazione Unione Nazionale Carabinieri” e il relativo logo.

Nel citato contesto uno dei rappresentanti UNAC è stato notato nell’atto di effettuare riprese con una telecamera che saranno verisimilmente versate sul sito www.carabinieri.it collegato all’associazione in oggetto.