Marco Müller, direttore della Mostra del Cinema di Venezia, ci invia il seguente comunicato che, consci della delicatezza della sua posizione, pubblichiamo volentieri:

La mia immediata adesione all’appello per la scarcerazione di Cesare Battisti
scaturiva sia da una stima culturale per il suo lavoro di scrittore e storico che da quanto sapevo del suo “caso”. E ricordavo come la magistratura francese avesse giudicato contraddittorie le prove usate per la sua incriminazione. Ricordavo quanto più volte avevo letto, oppure mi era stato detto da amici della cui serietà non dubito, sulle contraddizioni fattuali e temporali che potevano contribuire a considerare non così certa una sua partecipazione ai crimini che gli venivano imputati (a fronte di una condanna in contumacia che escludeva ogni possibilità di un nuovo processo).

Ciò premesso, la mia è stata una reazione telefonica “ a caldo” alla notizia. Non avevo letto il testo dell’appello in calce al quale la mia firma è stata poi apposta. Testo nel quale non posso riconoscermi. Ho dunque chiesto ai promotori dell’appello di togliere la mia firma dalla petizione.

Marco Müller, 31 marzo 2004

Da parte sua la redazione di Carmilla On Line prende atto della volontà di Müller e lo ringrazia per avere sintetizzato, nella prima parte del suo testo, i motivi che ci inducono a batterci per la libertà di Cesare Battisti.