bamford.jpgPenguin ripubblica in tascabile uno storico saggio di James Bamford sulla Nation Security Agency. Diciamo subito che non si tratta del solito libretto di accozzaglie farneticanti da teorici dei complotti ultrareazionari.
Quello di Bamford è, insieme al più recente Body of Secrets pubblicato dallo stesso autore, il testo che più scientificamente e rigorosamente esplora gli apparati e le operazioni strategiche della massima tra le Agenzie di intelligence statunitensi. Body of Secrets, versione 2.0 di The Puzzle Palace: A Report on America’s Most Secret Agency, ha riscosso recentemente un successo inaspettato nel mondo anglosassone, finendo nella classifica dei libri più venduti in America, sulla scorta dell’orrido mercato editoriale che è andato configurandosi dopo gli attentati dell’11 settembre. Tuttavia è abbastanza complesso ricostruire il discorso di Bamford senza avere letto The Puzzle Palace: laddove si assiste a una mitragliata di rivelazioni su fatti ormai storicamente accertati e su altri che il Sistema ritiene sia cosa buona e giusta non pubblicizzare – basti pensare che Bamford parlava di Echelon nell’83 e ha dovuto aspettare che i documenti desegretati gli dessero ragione quattordici anni dopo.

Il saggio di Bamford è attualissimo a distanza di anni, poiché sono poche le persone che hanno avuto finora interessi abbastanza motivanti per occuparsi di cose tanto noiose quali la geopolitica e l’intelligence. Ora che tutto sembra cambiato, almeno nella diffusione editoriale di questa saggistica “alta” ma finora trascurata, certe acquisizioni storiche possono finalmente diventare, per l’appunto, acquisizioni storiche per la coscienza di chi, a questa globalizzazione, dice no. chiesacover.jpgPer esempio, già nell’83 Bamford prefigura il prossimo conflitto anglocinese, e disserta dell’Iraq come se fosse una casella fondamentale nella scacchiera su cui si sarebbe giocata la partita tra USA e Cina – tesi che nell’ultimo libro di Giulietto Chiesa, La guerra infinita (Feltrinelli, 9euro), ha una rilevanza centrale.
Cifratura e criptologia sono il pane quotidiano e tuttavia rivelatore con cui Bamford pasteggia quotidianamente. L’inquietante tesi che si enuncia con “la tecnologia di intelligence è talmente progredita da limitare la tirannide” viene rovesciata con una perizia di particolari e una sapienza di lettura dei fatti di DIGINT (l’intelligence digitale in sostituzione di quella umana sul campo, HUMINT) che lascerebbero sbalorditi se il tutto non fosse puntualmente confermato da ciò che sta accadendo in queste ore.