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Gli ampi consensi con cui è stato accolto Imperium, il romanzo di Luca Nutarelli e di Fabio Ciabatti che Carmilla On Line ha pubblicato a puntate nelle settimane scorse (e, a quanto sembra, già destinato a un avvenire cartaceo, segno che anche qualche editore ci segue), ci induce a proseguire sulla stessa strada. Il romanzo che proporremo nei prossimi giorni, al ritmo di circa due puntate a settimana, è Guerra al sistema, di Federica Vicino.
Carmilla On Line non ha mai nascosto – dopo l’entusiastica recensione della nostra redattrice Daniela Bandini al romanzo Il clone – la sua viva simpatia per questa giovane scrittrice di Pescara, e ne ha già accolto racconti, poesie e interventi. Federica Vicino, di professione insegnante, è del resto figura nota della scena culturale pescarese, senz’altro meritevole di essere meglio conosciuta anche al di fuori dell’ambito locale.

Autrice di molti lavori teatrali (La guerra dei murales, Multipli di zero, Ballerine di fila, La guerra degli ottoni, L’eredità di Dossi, Le streghe), di raccolte di poesie (ultima Poesie per una recita a braccio, Edizioni Tracce, Pescara 2003) e per l’appunto del romanzo Il clone (Edizioni Clandestine, Marina di Massa, 2003), Federica Vicino mostra in molte delle sue opere un particolare interesse per il fantastico e la fantascienza.
Proprio di fantascienza è il suo romanzo Guerra al sistema, del tipo di quella che un tempo veniva definita “sociologica”. Siamo in un mondo non si sa quanto lontano dal nostro, ma che per certi versi gli somiglia tanto. Un contagio che pare invincibile ha fatto sì che l’intera società organizzasse le proprie gerarchie in sua funzione, ed è attraverso le maglie di questo reticolato sociale che si svolgono le azioni dei protagonisti. Ma sarebbe un delitto anticipare altro della storia, scritta con impeccabile professionalità – c’è chi la chiama eleganza – e con un elevato senso della suspense.
Siamo grati a Federica Vicino per avere colto – come già Nutarelli e Ciabatti – una verità che ormai dovrebbe essere elementare, ma che per molti non lo è ancora: la pubblicazione on line non è di rango inferiore a quella cartacea, ma in molti casi, senza sostituirla (come credevano gli ingenui fautori dell’e-book), le fa da complemento o premessa.
I circa 60.000 lettori affezionati di Carmilla On Line non sono un mercato facilmente individuabile, però costituiscono un pubblico generico che, con le sue sole forze, l’esordiente o lo scrittore estraneo ai circuiti commerciali faticherebbe a raggiungere. (VE)