sgrenapan.jpgMi aveva colpito la copertina di Panorama ora in edicola, vista oggi su chissà quale quotidiano imbrattato di cappuccino. Il settimanale patinato del neodirettore che stava al Processo di Biscardi titola: QUALCOSA E’ CAMBIATO – Dopo l’Iraq una nuova Yalta, con l’immagine di un segno di vittoria eseguito da anonima mano. Inizalmente non mi ero accorto dei riferimenti all’Iraq e ho pensato che il messaggio di esultanza fosse il canto del cigno dell’ottimismo berlusconiano sull’immaginario benessere nazionale. Invece no, cioè sì: la mano che fa il gesto di vittoria è quella di un elettore iraqeno, che corrisponderebbe alla visione ottimistica di Berlusconi riguardo al benessere nazionale – quello dell’Iraq. Con le elezioni, a Baghdad cambia tutto, o meglio: cambia qualcosa. Qualcos’altro non cambia: hanno rapito l’inviata del Manifesto, Giuliana Sgrena. Come è ovvio, la redazione di Carmilla esprime solidarietà a Giuliana e a tutto lo staff del Manifesto, attendendo con ansia una – si spera – veloce liberazione, così come è stata espressa solidarietà a Florence Aubenas, l’inviata di Libération sequestrata anch’ella in Iraq. [gg]