petermoore.jpgEsce da Feltrinelli La strada sbagliata – Da Londra a Sydney per la via più lunga dell’autore fuori di testa Peter Moore. A Carmilla, dove siamo tutti fuori di testa, piacciono i bei viaggi: e quelli di Peter Moore sono davvero bei viaggi. Convinto da sempre che gli hippie hanno avuto ragione, disponendo “della musica migliore, delle droghe migliori, dei modi di fare sesso migliori”, Moore si è caricato sulle spalle l’intera eredità dell’epoca lisergica e se ne è andato in giro per il mondo. In particolare, si è fatto da Londra a Sidney senza ricorrere all’uso dell’aereo. Feltrinelli ci regala (beh, insomma… costa 18 euro – ma ne vale la pena) la traduzione dell’itinerario impazzito che Moore non ha programmato ma si è sciroppato, poiché è sciroppato. L’australiano peter Moore ci ha preso l’abitudine. Insieme a The Wrong Way Home, ha pubblicato altri tre libri di genere (Swahili for the Broken-Hearted, The Full Montezuma, No Shitting in the Toilet) e si può tranquillamente identificarlo con il riesumatore geniale di un genere che stava sonnecchiando: quello del reportage di viaggio.

Se queste informazioni non bastassero a interessarvi, aggiungiamo qualche supplemento.
Anzitutto il sito ufficiale di Peter Moore. Ne vale la pena, sopratturro per l’esperienza delle sezioni ‘slideshow’.
E poi la quarta di copertina dell’edizione feltrinelliana: “L’autore, appassionato nostalgico della libertà degli hippy (“Sono geloso degli hippy: gli hippy hanno avuto il meglio in fatto di musica, di droghe e di sesso, ma soprattutto hanno avuto il meglio in materia di viaggi”) e amante dei viaggi – ma anche a corto di denaro – decide di compiere un’impresa davvero avventurosa: tornare da Londra nella natia Sydney viaggiando attraverso l’Europa, il Medio Oriente e l’Asia con un budget piuttosto limitato e senza mai “prendere il volo”. Nella prima tappa Moore si sposta da Londra a Praga in autobus, poi prosegue in treno verso Budapest e, con un’improvvisa quanto irrazionale svolta, si dirige verso la ex Jugoslavia – in particolare verso Mostar che aveva già conosciuto nel corso dei suoi studi di storia medievale – e l’Albania. Numerose sono le avventure che capitano all’autore, molte esilaranti ma, anche quando sono drammatiche, sono sempre vissute e raccontate con grande ironia e un sano gusto del divertimento. In otto mesi, Moore attraversa l’Iran, l’Afghanistan, l’India, la Thailandia per approdare a Singapore e infine in Australia. Romanzo on the road con immancabile sottofondo musicale, La strada sbagliata offre al lettore uno sguardo intelligente e curioso su mondi e realtà molto diversi fra loro, regalando pagine di evasione e di libertà”.