elexpertise.jpgdi Giuseppe Genna

Conosciamo tutti il peso e l’autorevolezza che Edward Luttwak esercita in Italia e nel mondo. Come dice la biografia tratteggiata sul sito Analisi Difesa, “autorità universalmente riconosciuta, Edward Luttwak è stato Consulente del segretario alla Difesa, del Consiglio per la Sicurezza Nazionale e del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti oltre ad essere membro del Gruppo di Studio per la Sicurezza Nazionale del Dipartimento della Difesa e membro associato dell’Istituto del Ministero delle Finanze Giapponese per la politica Fiscale e Monetaria. Luttwak è inoltre docente presso numerose università, tra le quali Berkeley e Yale, e istituti militari negli Stati Uniti all’estero (Russia, Italia, Francia. Spagna, Giappone, Argentina e Gran Bretagna). I suoi articoli e le sue analisi appaiono su molti giornali in tutto il mondo ed è autore di 9 libri”.
Poiché la Rete permette di godere di certe expertise senza dovere presenziare ai convegni o assistere in diretta a tutte le dirette tv di cui certi illustri ospiti sono protagonisti, ecco alcune analisi di qualità di Edward Luttwak, reperite in vari luoghi del Web. Ogni affermazione è linkata alla pagina da cui è stata reperita la prestigiosa citazione:

“La recessione mondiale sarà intensa, ma le aziende che sanno cogliere le opportunità, come l’industria delle piastrelle di ceramica italiana, usciranno rapidamente dalla congiuntura sfavorevole”.

Con la sua sottomissione a un Dio onnipotente, il cristianesimo era una religione adatta per schiavi, non per individui intrepidi, che non hanno paura della morte.

La natura anti — femminile di gruppi di fondamentalisti islamici fa sì che siano l’unica cultura “pederasta” dominante al mondo. E’ questo il motivo per cui schiacciano in modo assoluto le donne. Alcuni di loro si mettono rose fra i capelli e si dipingono la faccia con “coal” (carbone n.d.r.). Quando sarà passato quello che succede oggi, invece di andare alle Maldive, andate in quei paesi, controllate da soli.

Quando vado in un aeroporto e vedo tutta questa gente che viaggia senza pensare che potrebbero usare la videoconferenza io capisco che il prezzo dell’energia dovrebbe essere più alto perché in questo modo ci sarebbe meno inquinamento e ci sarebbero grandi opportunità per l’IT. Tra l’altro con un prezzo del petrolio così basso non si migliorano i motori, non si pensa di ristrutturare l’industria aeronautica che continua a perdere soldi…

Milano deve scegliere un settore in cui non avere rivali in Europa. […] Nei laboratori specializzati in biotecnologie di Bethesda, nel Maryland, abbiamo decine di milanesi. E’ un po’ come se la città ci regalasse il suo oro. Milano dovrebbe creare un centro d’eccellenza per le biotecnologie con una grande porta da cui possano entrare tutti coloro che hanno buone idee e grandi finestre per fare uscire chi non porta risultati.

Ma per lo meno la Banca Centrale Europea dovrebbe essere in grado di risparmiare sulle paghe. Certamente non c’è bisogno di assumere i sacerdoti più pagati delle chiese centrali a dirigere la Banca Centrale Europea. Le politiche monetarie che intende applicare sono così restrittive e meccaniche e l’ambito delle decisioni è così ristretto che praticamente qualsiasi impiegato armato di una calcolatrice tra le più economiche sarebbe in grado di svolgere quella mansione!

Perché una democrazia sia solida è essenziale il faccia a faccia tra il cittadino e il suo governante, che non dev’essere la creatura di una segreteria di partito, ma riflettere esigenze e bisogni della realtà locale in cui viene eletto. Oggi piuttosto che di un governo “forte” c’è necessità di un governo che risponda al telefono, un governo sensibile e pronto a soddisfare i bisogni quotidiani.

Ci vuole una politica energetica vera, infischiandosene del mercato. Se poi questo riscaldamento della Terra non è ciclico, ma è veramente causato dall’inquinamento, abbiamo due scelte: rimanere al buio e al freddo o passare al nucleare. Ma quando si pensa al nucleare, si pensa a Chernobil senza valutare che in quell’anno sono morte più persone nelle miniere di carbone o nelle piattaforme petrolifere.

La guerra in Iraq sarà “rapida, indolore, elegante“.

Kerry è un politico troppo preparato per indugiare nella cretinata delle armi che non si trovano, anche perché un rimedio all’errore ci sarebbe: Saddam è vivo e in custodia americana, basterebbe liberarlo e rimetterlo al potere per rimediare, no?

La crisi sulla triste vicenda di Nicola Calipari si concludera’ solo quando le autorita’ italiane accetteranno di dire in pubblico quello che gia’ dicono in privato. Le persone coinvolte nelle indagini, e i professionisti che hanno gestito il negoziato da una parte e dall’altra concordano sul fatto che il 4 marzo venne commessa una grave imprudenza. La strada per per l’aeroporto di Baghdad e’ estremamente pericolosa durante il giorno, e durante la notte non bisognerebbe proprio percorrerla, a maggior ragione sopra una macchina con targa irachena, senza illuminazione o contrassegni particolari. La decisione di andare subito all’aeroporto, quella sera stessa, e’ stata un errore. Non so chi l’abbia presa e perché: forse c’era fretta di tornare a Roma per l’occasione mediatica, offerta dalla liberazione di Giuliana Sgrena. In ogni caso è stato uno sbaglio: in una situazione del genere, se non ti uccidevano gli americani l’avrebbero fatto gli Iracheni. Per commettere un simile imprudenza ci vuole una ragione molto importante, che non conosciamo. Dopo la liberazione della Sgrena, doveva avvertire gli americani che stava andando nella Green Zone protetta da Baghdad e raggiungere l’eroporto la mattina dopo con un convoglio blindato. Mi dispiace discutere le azioni di un morto, che non puo’ dare la sua versione dei fatti e difendersi, ma le autorita’ italiane conoscono la verita’.

In America i vertici universitari impiegano gran parte del loro tempo a reperire fondi. Ad esempio, sono stati mai chiesti finanziamenti agli agrigentini che hanno avuto successo nel mondo?

Edward Luttwak, già consigliere del presidente Usa Reagan, ha detto che il vero problema in Occidente non è la guerra contro l’Irak, che “non esiste” se non mediaticamente e costa pochissimo in vite umane e denaro, ma il calo demografico e la gestione dell’immigrazione.

Sull’11 settembre, Edward Luttwak, Centro di studi strategici di Washington: “Questo non è come uno che ti attacca e ti rompe un braccio: questa è una provocazione, è tragica nelle conseguenze eppure non è importante dal punto di vista strategico. Importante sarà la reazione”.

Nel convegno di Villa d’Este si è discusso a lungo di insicurezza. Edward Luttwak ha raccontato che negli Stati Uniti esiste una grande insicurezza perché non c’è più la famiglia di un tempo, non ci sono né cassa integrazione, né assistenza pubblica. Chi resta disoccupato o si ammala precipita nella miseria. La gente ha paura.