di Daniela Bandini

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Enrico Remmert, nato a Torino nel 1966, ha già pubblicato numerosi racconti su antologie e riviste letterarie italiane e straniere. Nel 1977 Marsilio ha pubblicato il suo romanzo d’esordio, Rossenotti, che ha visto il premio Tuscanica e il Premio Chianciano ed è stato tradotto in vari paesi. La ballata delle canaglie (ed. Farfalle Marsilio 2002, pp. 284, € 14.50) è il suo secondo rimanzo.

La grande T, ovvero la grande truffa, l’importante è crederci. Il romanzo narra di una strampalata compagnia semi-improvvisata di truffatori torinesi, capitanata dal grande Zio Grissino, personaggio caotico e burlesco ma estremamente convincente nei suoi raggiri. Il nipote non se la cava tanto male, limitandosi però a spacciare pasticche di autentica aspirina per “limbo coblatz”, una potente anfetamina che promette meraviglie. “Vivacchiare nella mediocrità”, è questo il destino più orripilante che ci si può aspettare da questa esistenza.

La grande truffa. Si procede con gradualità, passando in rassegna madonnine piangenti, sette religiose, per racimolare quel tanto che basta per dedicarsi alla vera truffa, con la T maiuscola appunto. Il gruppo c’è, sono in quattro, due coetanei, il grande Zio Grissino, l’affascinante Cristina, amata più o meno segretamente da tutti e tre. Si comincia con un’operazione stile Vanna Marchi e il mago Do Nascimiento. Si acquista una pagina pubblicitaria su un’importante rivista di astrologia, il numero di conto corrente è di una persona incensurata, il testo il seguente: “Ecco il segreto nascosto da tutte le persone di successo nel campo dello spettacolo e dello sport: la Polvere Magica del Mago Rembrant, che garantisce successo, amore, fortuna, soldi e benessere. E’ eccezionale contro le energie negative, tiene lontano gli iettatori, conserva l’amore per il partner, funziona per i disagi di coppia e gli stress sessuali. E’ indispensabile in caso di viaggi — e questa era stata una chicca aggiunta da Grissino — in caso di processi in corso. Se Lei ordina la Polvere Magica entro sette giorni dalla data di copertina, il Mago Rembrant Le invierà una veggenza personalizzata di quattro pagine dove Le rivelerà i segreti delle leggi sovrannaturali e i Suoi poteri nascosti. In particolare conterrà un’informazione essenziale che l’aiuterà a trasformare la Sua vita”.
Le maiuscole sono importanti. La prima truffa, con la t minuscola, è andata a segno. Nel lasso di tempo previsto dallo Zio Grissino piovono quei soldi, 94 milioni di lire, che serviranno a finanziare il passo successivo. Sono stati in 184, adulti e vaccinati, a rispondere all’appello. C’è seriamente da domandarsi se, come sostiene lo Zio Grissino durante un suo comizio estemporaneo stile Hyde Park, “tutti meritano di essere truffati”.
Cosa cerca il mondo degli affari, delle compagnie assicurative, delle filiali bancarie, delle pizzerie a domicilio? La velocità, far conoscere ai potenziali acquirenti-clienti i benefici dei loro servizi ai prezzi più concorrenziali, e nel tempo più breve possibile. Ecco, ci siamo: la fase 2 della truffa, quella con T maiuscola.
Ci si affida a un team creativo per la campagna pubblicitaria e di affissione, affidandogli in toto la gestione dell’operazione, che farà balenare questa lusinghiera prospettiva : “Vi chiamerete BOW, Bulls On Wheels, cioè tori su ruote… il richiamo alle ruote, ai motorini, ma anche il richiamo al toro, al simbolo della città di Torino… il richiamo alla freccia, alla rapidità, al movimento, al raggiungimento del centro, dell’obiettivo…”
Insomma, hanno lavorato davvero bene. Tutto funziona a meraviglia, con la piccola ma fondamentale clausola che la prenotazione del servizio si paga a luglio per cominciare la vera attività di distribuzione a settembre. Gli ordini fioccano a centinaia, gli appuntamenti con i potenziali clienti sono fittissimi, la segretaria assunta nella nuova sede è subissata di richieste. I nostri fanno le cose alla grande, ed è impossibile non finire con l’auspicare un loro pieno successo.
Va talmente bene che viene da chiedersi: ma se volevano arricchirsi davvero perché non continuare su questa strada? Insomma, hanno iniziato una carriera davvero promettente, per la loro prima truffa non potranno mai essere scoperti, e allora perché non continuare? Mettetevi nei loro panni: ma davvero lo scopo della vostra vita è quello di passare ore e ore tra scartoffie burocratiche prive di ogni senso logico, apnee notturne provocate da incubi sulla guardia di finanza, colloqui con avvocati, ingressi sordidi di Uffici Sinistri, orari inconciliabili con il genere umano, invidie tra colleghi, fregature di ogni tipo e con una crescente, dilagante sensazione di incomprensione generale che vi soffoca?
Certamente no. Il loro sogno, come il nostro, è quello di piantare pomodori in un orto, andare a vivere a Cuba, fare una crociera (banale, ma non è vero che i ricchi si annoiano, come sostiene anche Cristina!), occuparsi semplicemente di se stessi, con i tempi giusti. Non annuncio il finale, tutto da leggere, in un divertentissimo libro da gustare in questa torrida estate.