di Alessandra Daniele

Sismogramma.jpgSu 24 vittime del terremoto in Emilia, più della metà sono operai. Tornati al lavoro troppo presto, dentro capannoni troppo a rischio. Ai lavoratori è stato chiesto di pagare il prezzo più alto per la crisi, e lo stanno pagando anche con la vita.
Come mai?
Dei millenaristi fuori tempo massimo che s’ingegnano a spiegare le ragioni fantageofisiche del terremoto studiando gli allineamenti astrogeologici, ce n’è uno che voglia spiegare questo, che voglia rispondere a questa domanda del millennio?
Come mai, come mai, sempre in culo agli operai?

Perché a ogni crisi si cercano i soldi sempre dove ce n’è di meno, si chiede di pagare sempre a chi ha già pagato, si spedisce a morire per primo, in una trincea o in un capannone, sempre chi ha già avuto una vita più dura?
Se la differenza di classe è solo un’illusione ottica data dall’allineamento fra Urano e Stocazzo, perché dei morti sotto le macerie più della metà sono operai?
Come mai, anche senza terremoti, quello dei morti sul lavoro sembra sempre un bollettino di guerra?
Perché è una guerra.
Una guerra negata dai media mainstream, come tutte le guerre contemporanee chiamate ”missioni di pace”, una guerra le cui vere ragioni predatorie vengono spacciate per l’imprescindibile difesa di dogmi altisonanti, come per le guerre di tutti i tempi. Nel cinquecento si moriva per la Consustanziazione. Oggi si muore per il Pareggio di Bilancio.
Una guerra di classe, che sta diventando un massaro di classe, perché, come in tutte le guerre contemporanee, all’aggredito non viene riconosciuto il diritto di provare a difendersi, senza essere bollato come terrorista.
Se il terremoto non si può prevedere con esattezza, lo sfruttamento dei lavoratori invece sì, e con una precisione matematica. Eppure anche quello dai più è ormai considerato un’ ineluttabile conseguenza delle leggi di Natura, un sottoprodotto delle congiunzioni astrali.
Eppure la verità è là fuori. Chi possiede denaro e potere li mantiene e li accresce sfruttando il lavoro altrui. A prescindere da nazionalità, religione, o segno zodiacale. Se la terra trema, chi possiede denaro e potere delocalizza.
E i lavoratori muoiono.