di Alessandra Daniele

Blueverse.jpgBlueverse

L’area sommersa si estende a perdita d’occhio. Dall’acqua torbida emergono solo le cime dei condomini grigiastri. L’elicottero della FRI, Fringe Italia, atterra sull’unica terrazza sgombra dai detriti. L’agente FRI afferra per un braccio l’avvocato dell’immobiliare, e lo costringe a scendere.
– Voi lo sapevate! – Indica la distesa paludosa – Qui c’è una faglia inter-dimensionale. Il continuum è instabile, interseca l’altro universo, e voi ci avete costruito!
L’avvocato allarga le braccia.
– Abbiamo fatto il condono.
– Nell’altro universo l’Italia ha un diverso profilo costiero – continua l’agente – tutta questa zona è coperta dal Tirreno che attraverso la faglia s’è riversato qui. Migliaia di morti annegati per le vostre speculazioni!
– Quali morti? – Obietta una voce gorgogliante alle loro spalle.
I due si voltano di scatto. Si trovano davanti un gigante scaglioso.
– Non siamo annegati. Essere costretti a vivere sulla faglia ci ha cambiati – continua il gigante, scrollandosi il fango dalle squame – Dove le leggi dell’universo sono più deboli, le mutazioni sono più facili. Siamo diventati anfibi.
Altre figure squamose emergono dal bordo del terrazzo.
Il gigante scosta l’agente, afferra l’avvocato per la gola, e si tuffa trascinandolo con sé.

Redverse.jpgRedverse

L’agente FRI irrompe a pistola spianata nel megastore. Davanti allo scaffale dei dischi Red ray, un uomo dalla pelle scura alza le mani.
– Chiedo asilo politico!
– Stronzate! Sei un altro degli spalloni che contrabbandano roba fra gli universi. Cos’eri venuto a prendere stavolta, l’ultimo visore laser, o il nuovo film di Troisi, Ricomincio da 3D? La vostra fortuna è che non c’è ancora un Megavideo inter-dimensionale.
L’uomo ripete
– Chiedo asilo politico.
– Piantala! Qualsiasi diritto d’asilo v’è stato revocato, nella vostra Italia non c’è più Berlusconi al potere, siete un paese libero adesso.
L’uomo scuote la testa.
– Non è cambiato niente.
– Cazzi vostri. Dovevi restarci comunque. Adesso finirai glassato nell’ambra.
L’uomo crolla in avanti. Sulla sua schiena s’allarga una macchia di sangue. Un altro agente FRI arriva col diffusore d’ambra, vede l’uomo a terra, chiede al collega:
– Gli hai sparato?
– No, è arrivato così. Devono avergli sparato prima, nella sua Italia. Credevo che di là le cose stessero migliorando.
Il collega alza le spalle.
– Se bastasse liberarsi di Berlusconi, noi staremmo meglio, visto che gli abbiamo rifilato il nostro quando il loro è schiattato di cancro. E invece ci è toccato il governo Marchionne.
L’agente controlla l’uomo a terra.
– È morto. Sigilliamo la frattura inter-dimensionale.
Il collega piazza il diffusore d’ambra.
– Se ne apriranno ancora. Forse con altri universi. Magari di là sta già succedendo.
Il collega annuisce.
– Questo spiegherebbe perché laggiù Berlusconi sembri avere sette vite. Tutti gli universi tangenti spediscono là i loro Berlusconi, come abbiamo fatto noi. Quell’Italia è la discarica dei Berlusconi.
– Che schifo – commenta l’agente, con una smorfia. Poi aggiunge – Dobbiamo trovare il modo di scaricargli anche il nostro Marchionne.
I due agenti FRI attivano il diffusore, e si allontanano rapidamente.