di Gioacchino Toni
Qualche settimana fa, in uno dei tanti stand (un must dell’esibizionismo merceologico contemporaneo) di un salone espositivo di Miami è comparsa un’istallazione realizzata da Maurizio Cattelan: una banana vincolata ad una parete con nastro adesivo.
Qualche giorno fa, in una delle tante rotatorie (un must dell’urbanistica contemporanea) di Modena è improvvisamente comparsa un’installazione realizzata dal collettivo artistico Nomissis/Ulixes: un’enorme pizza farcita con un lavoratore ridotto ai vincoli mani e piedi.
La banana alla parete è comparsa nello spazio riservato alla galleria parigina Perrotin, all’interno di Art Basel di Miami Beach. Secondo alcuni specialisti in comunicazione, l’artista intendeva così esibire le condizioni di una banana all’interno del “sistema arte” contemporaneo.
La pizza all’operaio è comparsa nella rotatoria tra via Vignolese e strada Gherbella, nelle immediate vicinanze dello stabilimento di Italpizza a San Donnino. Secondo alcuni specialisti in comunicazione, il collettivo di artisti intendeva così denunciare le condizioni di lavoro dei dipendenti all’interno del “sistema produttivo” contemporaneo.
A stretto giro rispetto alla comparsa dell’ultima fatica concettuale di Maurizio Cattelan, il performer David Datuna ha pensato bene di rimuovere la banana dalla parete e mangiarsela commentando: “Adoro le opere di Maurizio Cattelan e adoro davvero questa installazione, è davvero deliziosa”.
A strettissimo giro rispetto alla comparsa dell’ultima fatica concettuale di Nomissis/Ulixes, i performer della Polizia municipale e dei tecnici del Comune di Modena, hanno pensato bene di rimuovere la pizza dalla rotatoria caricandola su un camioncino senza commentare: “Adoriamo le opere di Nomissis/Ulixes e adoriamo davvero questa installazione, è davvero illuminante”.
Dagli Stati Uniti Maurizio Cattellan ha così commentato la performance di David Datuna: “Ci sarà sempre qualcuno che tira giù un mio pupazzo, mi ruba un cesso d’oro o si mangia la banana, tutto ciò alla fine aiuta una certa narrativa che ruota attorno al mio lavoro”.
Dall’Emilia il collettivo artistico Nomissis/Ulixes non ha commentato la performance della Polizia municipale e dei tecnici del Comune ritenendo, probabilmente, che il gesto si commenti da solo, ma avrebbe tranquillamente potuto affermare: “Ci sarà sempre qualcuno che rimuove una nostra pizza o che toglie un nostro lavoratore da essa, tutto ciò alla fine aiuta una certa narrativa che ruota attorno alla nostra denuncia”.
Chissà se del lavoratore ridotto ai vincoli sulla pizza frega qualcosa alle sardine che stipano le piazze schifate dalla politica dal linguaggio violento e dalla cultura dell’odio.