di Alessandra Daniele

In piazza contro Salvini ci sono le Sardine.
Ma dove sono i pastori sardi ai quali aveva promesso il latte a 1€ al litro?
Dove sono i lavoratori ai quali aveva assicurato l’abolizione totale della legge Fornero, e delle accise, al primo consiglio dei ministri dell’ormai defunto governo Grilloverde?
Perché gli elettori di Salvini ai comizi non gli chiedono conto delle cazzate che spara, invece di chiedergli un selfie?
E perché gli elettori grillini non riempiono le piazze per chiedere conto al Movimento 5 Stelle di tutti i continui voltafaccia, tradimenti, svendite, e sputtanamenti?
Com’è possibile che Matteo Renzi possa ancora mostrare in giro il suo faccione gommoso, senza che glielo spianino come la pasta della pizza?
Perché Zingaretti non viene spernacchiato a vista, quando proclama che la missione del PD è il titolo dell’ultimo pezzo sanremese di Elio e le Storie Tese, cioè “Vincere L’Odio”?
Il problema degli italiani non è la rabbia.
È la pazienza.
La rassegnazione.
I cileni, i francesi, i cinesi, i libanesi, gli iracheni, i boliviani, i catalani, gli iraniani s’incazzano.
Gli italiani sopportano.
Si sfogano sui social.
Ogni autunno, l’Italia frana. S’allaga, e si spappola nel fango.
Oggi è crollato un altro ponte.
E siamo solo a novembre.
In Italia ci sono ormai centinaia di crisi aziendali.
Le ditte licenziano, e se ne vanno.
Decine di migliaia di lavoratori aspettano che cali la scure.
Chi di loro protesta, lo fa in maniera completamente civile e pacifica.
Quando ogni tanto qualche manifestante davvero s’incazza, magari perché il padre è morto di Eternit, rovescia un cassonetto, o incrina una vetrina.
Il giorno dopo tutti i media gridano alla “devastazione”. E poi invocano lo Scudo Penale Totale Globale per le acciaierie che trasformano Taranto in un pianeta inabitabile per la specie umana.
Il logo delle Sardine ricorda il Pesce dei proto-cristiani. La loro pazienza però è più democristiana.
Dalla Bestia social di Salvini hanno risposto con la foto d’un gatto che mastica un pesciolino. Si credono leoni del Colosseo. Ma sono solo leoni da tastiera.
In piazza ci sono le Sardine.
Però non basteranno, se nessuno perderà la pazienza, vincerà la rassegnazione.
Diceva il vecchio slogan d’una marca di biscotti: il destino dei troppo buoni è finire mangiati.