di Alessandra Daniele

no-time.jpg– La ringrazio per la domanda.
– Non gliel’ho ancora fatta.
– Il nostro governo è sempre impegnato a prevenire le richieste del paese, adottando provvedimenti dei quali non sa ancora di avere bisogno. Come la legge sul Passato Breve.
– Cos’è?
– Ci tengo innanzitutto a smentire l’intenzione revisionista verso i testi scolastici che ci è stata attribuita dalla solita disinformazione comunista. I libri di Storia non verranno affatto riscritti. Verranno aboliti.
– Del tutto? Perché?
– Perché costituiscono una gravissima e sistematica violazione della privacy di miliardi di persone vissute nel corso dei millenni. Ne divulgano illegalmente tutti i dati sensibili, nomi, indirizzi, idee politiche, religione, reddito, anamnesi clinica, persino preferenze sessuali. E non soltanto di personaggi pubblici, sovrani e condottieri, ma anche di intere popolazioni di persone comuni, di onesti cittadini, come gli unni.
– Ma sono tutti morti.
– Questo non significa che abbiano perduto il diritto alla privacy.
– Si chiuderà quindi anche il dibattito sulle vicende e sulle figure storiche controverse, come Caligola, o Ivan il Terribile?
– La riforma elettorale di Caligola verrà ancora studiata nei corsi di Educazione Civica. Le ricordo però che Ivan non è ancora stato condannato in terzo grado, perciò fino ad allora va considerato innocente, e definirlo ”il Terribile” può costituire diffamazione.
– Ma è morto.
– Questo non significa che abbia perduto il diritto a un processo giusto. Un altro dei motivi che ci hanno indotto all’eliminazione dei libri di Storia è la loro natura giustizialista. Termini come ”tiranno”, ”schiavista”, o ”flagello di dio” si sprecano, senza che gli interessati abbiano la possibilità di difendere la loro reputazione. E naturalmente questi giudizi sommari sono improntati a una logica faziosa. Il governo ha il dovere di intervenire in merito. Prendiamo ad esempio il Terzo Reich.
– In che senso?…
– Dicevo, analizziamo per esempio il modo in cui i libri di storia italiani parlano del Terzo Reich: è palesemente concepito per metterlo in cattiva luce a vantaggio dei suoi avversari politici. Mentre si tace sui 150 anni di crudele dittatura comunista che hanno devastato l’Italia prima dell’avvento di Berlusconi. Questo indottrinamento degli studenti italiani non può più essere consentito.
– La Storia sarà abolita come materia di studio?
– Non del tutto, sarà razionalizzata. Invece dei soliti faziosi e obsoleti scartafacci, agli studenti verranno forniti sintetici e illuminanti compendi, attraverso uno strumento agile e moderno.
– Quale?
– La suoneria per il cellulare. Abbiamo già pronto il programma di Storia per il prossimo anno scolastico: ”Faccetta Nera”, e ”Meno male che Silvio c’è”.

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