Mentre gli orrori della guerra in Ucraina, propinatici quotidianamente dai media, sembrano voler nascondere orrori a noi ben più vicini, riceviamo e diffondiamo, per dovere etico e morale ancor prima che politico o culturale, questo comunicato fattoci pervenire da Streen, piattaforma professionale con base a Torino dedita alla presentazione del cinema d’autore e altro escluso dai normali circuiti distributivi, insieme al link per poter vedere il filmato realizzato al fine di far conoscere la lotta contro il 41bis e la drammatica vicenda di Alfredo Cospito e Anna Beniamino. [Redazione]

Iniziamo le attività del 2023 immergendoci nell’attualità impellente dei diritti sociali, tramite un filmato che ci è stato proposto dal collettivo Videocitronix di Torino e che a noi di Streeen sembra utile e importante far circolare, non solo per il diritto ad una libera informazione, informazione che molto poco si focalizza sull’argomento che vi proponiamo.

Il film è un instant movie realizzato, anche con interviste e materiali presi dal web, che grazie soprattutto al racconto degli avvocati Flavio Rossi Albertini e Caterina Calia intervistati via cellulare, cerca di districarsi, non senza difficoltà, nelle vicende relative agli anarchici Anna Beniamino e Alfredo Cospito, quest’ultimo detenuto al 41bis e in sciopero della fame da 90 giorni contro tale regime detentivo, non solo per lui, ma per tutti i detenuti al 41bis.

Una storia complessa, ma in realtà molto semplice, di un uomo che corre seri rischi di morire o di rimanere con danni vitali seri per la sua protesta, affrontata in un regime già arduo di per sé come il 41bis e, per noi di Streeen, diventa impellente usare questo, che è l’unico filmato che cerca di ricostruire questi fatti, per far sì che questa storia si conosca e se ne parli, affinché chi nelle istituzioni può fare qualcosa si faccia vivo rapidamente.

Videocitronix è il nome collettivo fin dai primissimi anni ‘90 dei videomakers della sala montaggio video di El Paso Occupato, storico centro di attività dell’undergound politico e artistico torinese che si definiscè “né centro sociale né squat”, occupato dal 1987 da punk e anarchici. Questo quanto ci racconta la loro scheda del film, che vi proponiamo qui integralmente:

Dal 20 ottobre 2022 Alfredo Cospito, anarchico individualista cinquantacinquenne, incarcerato da anni per diverse azioni da lui stesso pubblicamente rivendicate, è in sciopero della fame contro il regime di detenzione del 41bis e l’ergastolo ostativo a cui è sottoposto oramai da diversi mesi.
La sua non è solo una protesta personale, ma una battaglia politica contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo in generale, battaglia che dichiara di voler proseguire con forme diverse in caso gli venissero revocati tali provvedimenti e che invece, in caso contrario, porterà avanti fino alle estreme conseguenze.
Ad Alfredo Cospito e ad Anna Beniamino sono state imputate la partecipazione e l’organizzazione di una serie di attentati avvenuti in Italia con esplosivi rudimentali nei primi anni 2000, azioni che hanno provocato danni di lievi entità, nessun morto né feriti. La loro partecipazione a questi attentati non è mai stata provata in maniera diretta e convincente, né è stata da loro mai rivendicata.
Per questi fatti sono comunque stati condannati, inizialmente, per il reato di “strage comune”, a 15 anni di detenzione, proprio perché strage sì, però senza vittime né feriti… Ma il reato in seguito è stato ulteriormente riqualificato in Cassazione come reato di “strage contro la sicurezza dello Stato”, reato tra i più gravi in assoluto nell’ordinamento del Codice Penale e che prevede la pena fissa dell’ergastolo.
Il 41bis, conosciuto anche come “carcere duro”, regime particolarmente afflittivo, nato per contrastare le mafie nel 1992 ed esteso negli anni 2000 alle organizzazioni terroristiche, è un regime sulla cui costituzionalità, sulle modalità della sua applicazione e sulla sua estensione alle cosiddette organizzazioni terroristiche, vengono posti dubbi di rilievo da numerosi giuristi.
Alfredo Cospito è il primo ed unico anarchico a cui sono state applicare tali misure detentive in Italia.
Il documentario tenta di ricostruire le vicende per le quali Alfredo Cospito, tramite lo sciopero della fame ha intrapreso, da detenuto anarchico, una battaglia contro lo Stato italiano la cui sproporzione di forze ed i cui possibili esiti sono evidenti a tutti, nell’indifferenza pressoché totale delle istituzioni italiane.
Ad oggi Alfredo ha perso 40 chili e si sta avvicinando pericolosamente ad essere uno scheletro.

Il film ci viene fornito secondo i canoni No Copyright – chiunque può farne l’uso che crede – e sarà visibile

dalle ore 18 di venerdì 20-01-2023 al link

Fino all’ultimo respiro

Dal giorno successivo sulla stessa pagina sarà presente un link ad un indirizzo Vimeo di Streeen da cui sarà possibile scaricarlo liberamente per proiezioni, eventi e quant’altro.
Se volete segnalarci eventi, proiezioni o altri utilizzi del film scriveteceli e inviateci foto e materiali a info@streeen.org, provvederemo a pubblicizzarli nella pagina del film.