Vaticanodi Alessandra Daniele

Il condannato sollevò la testa per quanto glielo consentivano le catene.
– Magister, so che sto per morire, ma ditemi, cosa vedete davvero di tanto diabolico in ciò in cui credo? Che ci sarebbe di male in una Chiesa povera?
Eymerich si voltò di scatto.
– Lo sai benissimo. Una Chiesa povera sarebbe una Chiesa debole. Soggetta ai capricci dei sovrani, dei nobili, dei mercanti, e perfino degli usurai – disse, in tono di profondo disprezzo.
– La nostra forza dovrebbe essere la Parola, non l’oro. L’umiltà, non lo sfarzo.
– Lo sfarzo della Chiesa è un riflesso terreno della potenza divina, una costellazione deve brillare per indicare la giusta via ai naviganti. La ricchezza è parte integrante della missione della Chiesa.
Il condannato stirò le labbra in un tenue sorriso.
– Magister, voi sapete bene che non è quello lo scopo per il quale certi cardinali accumulano e adoperano le loro ricchezze. Come può un uomo integerrimo come voi avere tanta tolleranza per la corruzione?
Eymerich afferrò la catena, e diede una strattone violento.
– Come osi questionare la mia integrità? Pensi che dovrei minare la potenza terrena della Chiesa per la misera soddisfazione da gendarme di sottrarre la greppia a qualche maiale? Meriti la morte anche solo per questo.
– Le mie idee vivranno.
– Ma saranno sempre sconfitte. Tu e quelli come te, nella vostra cieca e diabolica arroganza credete di parlare a nome dei poveri, ma in realtà non li conoscete affatto. I miserabili amano la potenza e lo sfarzo della Chiesa, amano vedere storie di sacrificio e rinuncia scolpite sulle facciate di cattedrali magnificenti, sapere che sovrani e imperatori s’inchinano in ossequio al pontefice, rinsalda la loro fede, la certezza di trovarsi dalla parte giusta. È sempre stato così, sarà sempre così, e ogni papa lo sa bene. La Chiesa si rivolgerà sempre ai poveri, e anche per questo non sarà mai povera.
– Come potete esserne tanto sicuro, prevedere il futuro?
Eymerich accennò un ghigno sottile.
– Nessuna preveggenza, è solo una questione di prospettiva.
– Giusto – disse il condannato – anche voi siete una costellazione. Canis Major.

[Chi fosse interessato a un mio apocrifo per il ventennale della pubblicazione di “Nicolas Eymerich inquisitore” lo trova qui – Contiene spoiler di “Rex Tremendae Maiestatis”]

 

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