di Alessandra Daniele

Scudofaggio.jpgDopo alluvioni e uragani, è apparso un nuovo inquietante fenomeno climatico: piovono lacrimogeni.
La catastrofe incombe, come sopravvivere? Possiamo imparare dalla specie che in tutta la nostra Storia se n’è dimostrata più capace, ben oltre i limiti dell’umano: i democristiani. Originari del Cristocene, ma de-evoluti nella forma attuale durante il Giuliassico (Andreottiano) sono stati erroneamente considerati a rischio estinzione dopo la glaciazione di Tangentopoli, ma sono riusciti, anche assimilando altre specie, a tornare al vertice della catena alimentare della politica italiana. Oggi, vent’anni dopo la morte presunta della DC di Forlani, di fatto un democristiano è Presidente del Consiglio, il vice di Forlani ha il voto decisivo sulle riforme, e la leadership della ricostituita DC, partito di maggioranza relativa, è contesa fra il democristiano d’allevamento Renzi, e Papa Bersani XXIII.
Quali sono le regole per riuscire a sopravvivere a tutto, e a risalire di corsa in cima alla dispensa, come solo i democristiani sanno fare? Vediamone alcune:

Accumulare risorse
Procurarsele non basta: mentre altri le sperperano in ostriche, puttane e cocaina, un vero democristiano sa come risparmiarle e farle fruttare. Anche quando si concede una vacanza esotica, fa in modo che gli sia pagata da altri.

Saper adoperare qualsiasi cosa come arma
Per la maggior parte di noi non è facile usare un’arma contro un nostro simile. Per la maggior parte dei democristiani è facilissimo anche usare noi come armi contro i nostri simili. Tutte le volte che spingono una categoria contro l’altra ugualmente sfruttata, discriminata, tartassata da stangate che mai toccano le loro risorse.

Adattarsi e mimetizzarsi
L’esplosione della vecchia DC ha emanato una micidiale ondata di democristiani che sono schizzati a ficcarsi ovunque come i frammenti d’una bomba, comportandosi all’inizio come quelle schegge di plastica concepite apposta per non essere individuate ai raggi X. A seconda del gruppo in cui s’erano infilati, si sono finti riformisti, liberisti, federalisti da sempre. Così, non sono stati rimossi in tempo.

Insediarsi e assimilare
Appena acquistato il minimo di potere necessario, i democristiani hanno ricominciato a comportarsi come le cellule della Cosa – The Thing – assimilando, e trasformando ogni partito nel quale si trovavano in una copia della DC. Corrotta, clericale, classista, in balia delle lotte fra correnti: tutta la politica parlamentare italiana è oggi un’unica Democrazia Cristiana, alla collettiva ricerca d’una legge elettorale che le consenta di rimanere tutta al governo per sempre, tenendone lontano il M5S.
Finché non l’avranno assimilato.

Nota: «La notizia più grave del giorno è il ritiro di Mussolini dal potere. L’accolgo con molta calma. Il gesto del Duce lo credo atto di saggezza, che gli fa onore. No, io non getterò pietre contro di lui. Anche per lui sic transit gloria mundi. Ma il gran bene che lui ha fatto all’Italia resta» – Papa Giovanni XXIII (allora arcivescovo Roncalli) citato da Pierluigi Bersani come suo maestro Jedi di riferimento.

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