Parte III: Welcome to necroland!

di Alan D. Altieri

Questo testo è dedicato a Sbancor: Hey, man, YOU saw it coming!ourobos.jpg

Qui e qui le prime due parti

Così finisce il mondo,
Così finisce il mondo,
Così finisce il mondo,
Non con tuono, ma con un gemito.

Thomas Stearns Eliot, Gli Uomini Vuoti

Null’altro che una “espressione geografica” ai 4/5 di dissesto idro-geologico – sono sufficienti sei ore di pioggia per detonare fiumi, disgregare montagne, annientare centri abitati – necroland è protesa verso un mare interno largamente noto per la qualità cloacale/tossica/venefica delle sue acque, nonché per le sue fosse comuni sommerse in continua espansione. A necroland, terra comunque svagata & felice, i molesti vengono semplicemente… mandati a fondo. Now swim, sucka! Swim!… and croak!

Lunga e variegata e bagnata è la storia di necroland. In alcun modo potrà essere riassunta e/o tantomeno analizzata in questa sede. In estrema, estrema sintesi, dopo un periodo di pseudo/para/meta dominio risalente alla prima metà del Primo Millennio dell’Era Volgare, l’espressione geografica in questione finisce con il collassarsi in sanguinosa e sanguinaria barbarie.
Negli oltre quindici secoli trascorsi del summenzionato collasso, necroland inesorabilmente consolida la propria strutturale natura necrotica. Nulla definisce la suddetta natura meglio delle parole, scritte circa sette secoli fa, del genio universalmente considerato come il “padre della lingua” di necroland:

nave senza nocchiero in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello!

Un’invasione dopo l’altra, una sottomissione dopo l’altra, una guerra dopo l’altra, una strage dopo l’altra, gli abitatori di necroland si rivelano, statisticamente, del tutto incapaci/inabili/imbelli/inadeguati/impotenti ad accettare un concetto tanto fulcrale quanto scomodo:

responsabilità

Assumersi una responsabilità significa essere pronti a pagarne le conseguenze, quali che queste siano. Responsibility? Screw THAT crap! Dalla cruda analisi di un altro grande del pensiero, discende un’altrettanto cruda definizione degli abitatori di necroland:

POPOLO DI MORTI

Yeah, necros: I LUV that! Alcuni ulteriori riferimenti storici:

– i necros non hanno mai decapitato un re;
– i necros non hanno mai combattuto una Valley Forge;
– i necros non hanno mai preso una Bastiglia;
– i necros non hanno mai assaltato un Palazzo d’Inverno;
– i necros non hanno mai eretto un Nido dell’Aquila.

In quindici secoli, i necros non hanno MAI fatto una

rivoluzione

Intrinsecamente violenta e raramente di successo, una rivoluzione è comunque un atto di aggregazione nazionale e di condivisione idealistica, quando non ideologica, concetti del tutto estranei ai necros.
La medesima estraneità vale per anche qualsiasi concetto di governo. Nel giudizio di uno dei loro pseudo-re: “possono essere governati solamente in due modi: corruzione o baionette.” Nella visione di uno dei loro sub-demiurghi: “tentare di governarli è futile.”
Imbattibili nelle loro faide individuali ma, ancora statisticamente, incapaci/inabili/imbelli/inadeguati/impotenti ad affrontare una qualsiasi problematica collettiva, i necros restano una eterogenea, contraddittoria congerie para-tribale nutrita da due tra le più primieve forze dell’in-umano:

paura & avidità

Cionondimeno, voci di dissenso e/o critica e/o allarme si sono sempre levate a necroland. Nei tempi andati, queste voci sono state bruciate sul rogo, impiccate sulla pubblica piazza, sprofondate nel ridicolo, ridotte al silenzio. Queste voci riescono comunque a farsi sentire anche in epoca attuale, continuando a sottolineare come le analisi degli eretici citati più sopra rimangano generalmente valide.
Nella loro genetica de-responsabilizzazione, non è, né può essere un caso, che per i necros di quest’ultimo scorcio storico l’unico vero dio (R.I.P.) sia la mostruosa entità con un occhio solo che, assieme al computer, HA cambiato il mondo. Questa mostruosa entità si chiama

televisione

Se la menzogna è la negazione della verità, la finzione è la negazione della realtà. Pertanto, all’inno di “se non passa in televisione non è reale”, necroland si adagia in un intero “ventennio laido” (1991/2011) basato sulla premeditata cancellazione della realtà condotta attraverso l’assurdo televisivo di regime.
Architrave del suddetto regime (privato) è la celebrazione (pubblica) del culto della turpitudine, progressivamente elevato a idolatria di sistema. Da qui le definizioni – NON dello scrivente – mignotto-crazia & puttanopoli.
Disconnect, dis-connessione, è il termine anglosassone che meglio descrive questo fenomeno. In una situazione di disconnect, sono interrotte le correlazioni tra causa ed effetto, sono mutilati i parametri tra logica e delirio, sono soprattutto distrutti i confini tra bene e male, giusto e ingiusto. Chi sceglie e/o vuole e/o accetta di condurre una non-esistenza in disconnect, si cala in un mondo completamente illusorio. E totalmente psicotico.
Pertanto non è, né può essere che, per l’intero ventennio laido, anche la non-politica di necroland si auto-riconfiguri in tal senso. Alle esequie dell’ideologia di un utopico collettivismo (crollo del Muro di Berlino, 1989), corrisponde l’impennata del privilegio di una nomenklatura post-litteram.
Per quanto paradossale nell’ambito delle cosiddette “demoKraZZZie occidentali avanzate”, per quanto assurdo da una non-nazione comunque appartenente alla dis-Unione Europea, e comunque ingabbiata economicamente dal n-Euro, moneta unica europea, nel ventennio laido, sia i necro-governi (non-coalizione maggioritaria del tutto irrilevante), che i necro-parlamenti (non-suddivisione partitica del tutto irrilevante) semplicemente cessano di operare, tantomeno di governare.
Non hanno più alcuna necessità né di operare né di governare quando possono godere degli infiniti privilegi garantiti da leggi ridicole, superate, contraddittorie, ma comunque fintamente denunciate, a tutti gli effetti sostenute, dal sistema TV-disconnect. Quanto sopra ha un prezzo molto, MOLTO elevato:

costo parlamento (2 camere) anno 2001: € 1.10 miliardi;
costo parlamento (2 camere) anno 2011: € 1.58 miliardi;
costo parlamento (2 camere) media annuale: € 1.34 miliardi;

COSTO PARLAMENTO (2 CAMERE) DECENNIO 2001/2011: € 10.34 MILIARDI.

freaks.jpgA simili livelli di cannibalico privilegio, non è, né può essere un caso che, nel ventennio laido, necro-governi e necro-parlamenti diventino una sorta di meta-amfetaminica rivistazione di Freaks, il film-capolavoro di Tod Browning dominato da una in-umanità deforme, deviata e grottesca. Detta rivisitazione esplicata e/o esibita in altrettanto grotteschi, incessanti ma soprattutto inutili diBBattiDi in TV-disconnect.
La lunga premessa di cui sopra – la quale, usando un termine ormai obsoleto, può senz’altro essere definita come invettiva, e della quale lo scrivente si assume piena responsabilità – è il punto focale del presente trittico sulla Death Economy in terminale fase suicida. Tornando al simbolo dell’Ouroboros:

necroland HA GIÀ commesso suicidio

Suicidio etico, intelletuale, culturale, sociale, politico e, inevitabilmente, economico. Di tale suicidio, la DE è perfettamente consapevole. Così come è perfettamente consapevole dei

numeri primari del suicidio di necroland:

– LAVORO NERO: € 145 MILIARDI (9.0 % PIL);
– EVASIONE FISCALE: € 220 MILIARDI (14.0% PIL);
– CRIMINE ORGANIZZATO: € 120 MILIARDI (8.0 % PIL);

– PERDITA TOTALE: € 485 MILIARDI (31 % PIL)

Le cifre di cui sopra sono stime relative all’anno 2010.
La realtà – non quantificabile con esattezza, né ovviamente tassabile con rigore – è che ogni anno il non-stato di necroland è in perdita di 485 miliardi di n-Euro (485 seguito da 12 zeri), equivalenti a circa 1/3 del PIL (Prodotto Interno Lordo) di necroland medesima. Vale a dire:

A NECROLAND UN N-EURO OGNI TRE È GENERATO ILLEGALMENTE

Considerando un tasso medio di cambio valuta Euro/Dollaro US pari a 1.35, nel solo anno non-fiscale 2010 il non-stato di necroland è in perdita 654.75 miliardi di Dollari US (654.75 seguito da 12 zeri).
Considerando 14 triliardi di dollari US (14 seguito da 12 zeri) come attuale deficit federale americano, nel solo anno non-fiscale 2010, il non-stato di necroland ha accumulato un deficit pari al 9.17% del deficit degli Stati Uniti.
Allargando l’arco temporale, negli esattamente trascorsi dieci anni dalla introduzione del n-Euro, il non-stato di necroland ha quindi totalizzato una

PERDITA COMPLESSIVA (DECADE 2001/2011): € 4.85 TRILIARDI

Coefficiente 4.85 seguito da 12 zeri.
Conseguentemente, sempre nella decade 2001/2011, la non-nazione di necroland – superficie 1/28 della superficie degli Stati Uniti, popolazione 1/5 della popolazione degli Stati Uniti – ha mutilato la propria ricchezza interna di una somma pari a 1/3 del deficit federale degli Stati Uniti.
Per quanto concettualmente errato, si supponga di dimezzare – nel nome di una discutibile cautela – le cifre di cui sopra. Quindi, al cinquanta percento:

perdita anno 2010: € 242.5 MILIARDI (15.5% PIL);
perdita decade 2001/2011: € 2,425.0 TRILIARDI (1/5 deficit US)

Sulla scala di necroland rimane comunque una “catastrofe biblica” paragonabile alla “catastrofe biblica” americana imputabile al doppio mandato Bush II/Vulcans.
Sotto questo incombere, alle soglie del mitico “anno di disgrazia 2012”, il “ventennio laido” sembra essere giunto a conclusione. Va sottolineato: sembra.
NON per volontà dei necros. Forget it, man, not US! MAI per volontà dei necros.
Com’è ben notorio e nefasto da quindici secoli, i necros sono, statisticamente, incapaci/inabili/imbelli/inadeguati/impotenti. Il ventennio laido sembra quindi essere stato accantonato da altre forze, altre entità, altri demiurghi. Il vizio di forma? LA costante storica di necroland:

forze, entità, demiurghi ESTERNI a necroland

Ma da parte della non-politica che occupa il non-parlamento della non-nazione in non-rappresentanza del non-popolo di necroland, non c’è, né può esserci, vergogna in questo. Non ci sono, né possono esserci, autocritica e/o colpa e/o rimorso e/o rimpianto. Ci sono per contro autoreferenziale compiacimento, ghignante soddisfazione, sado-masochistico trionfo.

In pieno TV-disconnect, tutt’altro che abbandonato, la freak-nomenklatura si auto-presume affrancata dall’abisso della responsabilità, liberata dall’orrore della decisione, fuggita dall’orrido della resa dei conti.

Nell’orgia dell’Economia della Morte assistiamo al baccanale della non-politica del nulla.

È davvero ipotizzabile che necroland – questo “paese senza” (sintesi di un grande della letteratura), in questo “tempo devastato e vile” (analisi di uno dei più importanti autori contemporanei), in questo spazio di tumulazione della coscienza dominato dai mostri del sonno della ragione (aggiunta dello scrivente) – riesca a spegnere TV-disconnect e ad accendere il cervello? A proposito, esiste ancora un cervello da accendere?
Eppure, in piena tradizione del non-umorismo tipico di necroland – un umorismo tanto involontario quanto macabro – nella più tenebrosa delle tragedie emerge comunque la più grottesca delle farse. A necroland, perfino l’ossario globale ammassato della Economia della Morte suicida acquisisce un suo ridicolo lessico finto, una sua surreale dis-connessione catodica. Okay, so, here we go:

Borsa:
– percezione: luogo fisico in cui vengono trattati/e azioni, obbligazioni, titoli etc etc etc allo scopo di ottenere un profitto;
– realtà: serraglio fuori controllo in cui un’orda urlante, sbavante, demente composta da soggetti ad alto rischio cardiaco si domanda inutilmente che cosa rappresenti – il potere di separazione dell’occhio umano e l’assorbimento di informazioni da parte della neuro-corteccia NON lo consentono – il fluire di dati comunque privi di senso che scorre, incessantemente e simultaneamente, su centinaia di monitor HD;

Capitalizzazione:
– percezione: valore economico delle azioni, obbligazioni, titoli trattati e/o scambiati in borsa (cfr.);
– realtà: carne da macello per la DE suicida. Frase topica: “Le borse hanno bruciato oggi N miliardi di n-Euro e/o Dollari US di capitalizzazione.” Che significa? Chi ha perduto? Chi ha guadagnato? A tutti gli effetti, la frase topica di cui sopra, nonché la parola “capitalizzazione”, hanno perduto qualsiasi significato;

Crescita:
– percezione: fenomeno, inerente soprattutto ai sistemi economici moderni, caratterizzato da un incremento che riguarda la ricchezza, i consumi, la produzione di merci, l’erogazione di servizi, l’occupazione, il capitale, la ricerca scientifica, le nuove applicazioni tecnologiche;
– realtà: aumento di volume dei corpi cavernosi dovuto alla messa in atto di apparati pneumo-idraulico-chimici;

Crisi:
– percezione: mega-complotto comunista plutocratico massonico giudaico neo-integralista cinico-dadaista ordito dai “poteri forti” (cfr.) ma comunque risolubile attraverso la liBBBertà (dalle patrie galere);
– realtà: alterne fasi cannibaliche in cui i mercati (azionari) (cfr.) divorano loro stessi prima del decesso per suicidio DE;

Default:
– percezione: “insolvenza” finanziaria;
– realtà: bancarotta, capolinea della DE suicida. Nel caso di stati “sovrani”, il default è quando i servizi si fermano, i dipendenti pubblici restano sul marciapiede, nessuna pensione viene più pagata, le industrie chiudono, le banche vengono date alle fiamme;

n-Euro:
– percezione: moneta unica, fulcro di stabilità economica, finanziaria e produttiva, in uso ai paesi della cosiddetta n-Eurozona (cfr.);
– realtà: condannato a morte in attesa di decapitazione & smembramento da parte della DE suicida;

n-Eurozona:
– percezione: insieme degli stati membri della dis-Unione Europea che adotta il n-Euro come valuta ufficiale (17 stati);
– realtà: allargamento su scala sub-continentale del già menzionato film Freaks;

Mercato (azionario):
– percezione: luogo, non necessariamente fisico, dove sono negoziati i titoli azionari;
– realtà: manicomio criminale in cui gli infermieri sono fuggiti e in cui i pazienti si stanno già divorando gli uni con gli altri in diretta TV-disconnect;

Poteri “forti”:
– percezione: noti anche come “Spectre”, avversari dei poteri “deboli”, whadda fuck’s that?, negatori del trinomio dio (morto)-patria (disgregata)-famiglia (disfunzionale), nemici giurati della crescita (cfr.), Blofeld.jpgpunta di diamante del mega-complotto comunista plutocratico massonico giudaico neo-integralista cinico-dadaista condotto contro i mercati (azionari) (cfr.) attraverso la speculazione (cfr.) anti-liBBBerista;
Alla gestione dei poteri forti c’è tale Ernst Stavro Blofeld, sinistro personaggio di chiara ideologia marxista-leninista catto-comunista radical-chic con un’ambigua passione per le gatte bianche a pelo lungo;
– realtà: abbiamo incontrato il Nemico, e il Nemico siamo NOI;

Speculazione (attacco della):
– percezione: l’attività di un operatore che entra sul mercato (azionario) (cfr.) nel momento presente, presumendo degli sviluppi ad alto rischio il cui esito, positivo o negativo, dipenderà dal verificarsi o meno di eventi su cui egli ha formulato delle aspettative.
– realtà: la Spectre colpisce ancora;

Spread:
– percezione: “differenziale denaro-lettera”, espresso in percentuali (limite critico superiore 8%), o in punti base (limite critico superiore 600) è la differenza tra il prezzo più basso a cui un venditore è disposto a vendere un titolo (ask) e il prezzo più alto che un compratore è disposto ad offrire per quel titolo (bid), spesso usato come misura della liquidità del mercato;
– realtà: indicatore degli impulsi terminali del sistema economico già smembrato in attesa del decesso per DE suicida;

Non-stato:
– percezione: ordinamento giuridico/politico che esercita il potere sovrano su un determinato territorio e sui soggetti a esso appartenenti;
– realtà: ordinamento deviato/deforme basato sul sistema TV-disconnect;

Titoli di non-stato:
– percezione: obbligazioni emesse periodicamente dal ministero dell’economia e delle finanze per conto del non-stato con lo scopo di finanziare il proprio debito pubblico. Alla scadenza dell’obbligazione il (non)stato rimborsa il capitale iniziale;
– realtà: estremo tentativo, assolutamente disperato e pateticamente inutile, di fermare il cannibalismo terminale della DE suicida (cfr. spread);

Volare:
– percezione: distaccarsi dal suolo, e/o tornare al suolo, tramite mezzi naturali (ali, elitre) o tecnologici (eliche, turbine, etc.);
– realtà: un mercato (azionario) (cfr.) “vola” quando subisce improvvise impennate, verso l’alto o verso il basso, a seguito di eventi caotici e/o pilotati (cfr. speculazione). Espressione gergale: “mercato isterico”. Corrispettivo metaforico: “volano i mercati”…
… giù nella voragine terminale della Economia della Morte.

Sulla base di quanto sopra, sia all’interno della n-Eurozona che all’esterno della n-Eurozona si moltiplicano le analisi secondo le quali

il detonatore conclusivo dell’annunciato default globale suicida è proprio necroland

So here & now, in un bizzarro clima da controriforma, le già menzionate forze dall’esterno di necroland si preparano a varare provvedimenti i cui effetti più o meno salvifici sono e resteranno ancora tutti da verificare, contro un algoritmo ineluttabile, inevitabile, inesorabile come l’Economia della Morte.
Difficile definire quale sarà e/o quando si verificherà il punto di non ritorno al di là del quale l’Ouroboros chiuderà il proprio ciclo cannibalico. Il detonatore prospettato più di frequente è l’uscita di necroland (e/o non solo di necroland) dal sistema monetario n-Euro. Si tratterebbe dello smembramento economico sia di necroland che degli altri PIGS menzionati nell’intervento DE/2. Di recente, la primaria banca svizzera UBS ha analizzato per prima proprio un simile scenario. Ma si tratta di ipotesi, proiezioni, statistiche, tutte da da prendersi con le molle. Alcune componenti dell’analisi UBS restano però valide:
L’uscita di necroland – o di qualsiasi altra nazione – dal n-Euro comporta la inevitabile, istantanea chiusura di tutti gli istituti di credito. In sostanza, non sapendo chi crollerà e chi reggerà, le banche devono fermarsi. Prelievi, transazioni, depositi, pagamenti, pensioni. Tutto interrotto, tutto bloccato, tutto congelato. Impossibile dire per quanto tempo questo continuerebbe.
L’uscita dal n-Euro comporta poi un ritorno alla moneta non-nazionale antecedente al n-Euro stesso. Nel caso di necroland, la necro-zecca dovrebbe quindi riprendere a stampare quella moneta, la quale però non avrebbe più alcun legame di cambio con il n-Euro attuale. Sarebbe una moneta duramente svalutata. L’ipotesi UBS è una svalutazione dal 30% al 50% rispetto al valore pre n-Euro. Come nella economicamente e finanziariamente devastata Repubblica di Weimar post Prima Guerra Mondiale, la nuova moneta corrente di necroland “non varrebbe neppure la carta su cui è stampata.”
In siffatta ipotesi, l’uscita dal n-Euro costerebbe a ogni singolo abitante di necroland – uomini, donne, bambini, vecchi, ciechi, storpi, mutilati etc etc etc – qualcosa tra gli 8.000 e i 10.000 n-Euro per il primo anno, tra i 4.000 e i 6.000 n-Euro per svariati anni successivi, non è chiaro quanti anni successivi.
Riguardo agli scambi internazionali, borse e mercati andrebbero kaputt. Crediti e prestiti, Import-export, trasporti & spedizioni, andrebbero parimenti kaputt. Una visualizzazione di tutto questo è la prodigiosa sequenza dell’effetto domino nell’eccellente, politicamente scorrettissimo film V per Vendetta.

Ulteriori ipotesi a più lungo termine riguardo al “giorno in cui le banche avranno cessato di esistere”, scenario descritto proprio in apertura di questo trittico, appartengono a un rivisitato millenarismo.
Al tempo stesso, di nuovo stando a TV-disconnect, una tipica, arrogante, suicida presunzione dei necros è “a NOI non può accadere.” Nulla di più sbagliato. Come insegna John Maynard Keynes, l’Economia della Morte siamo NOI, TUTTI NOI.

Welcome to Necroland! And now…

GET READY TO DIE!