di Fabrizio Lorusso

bannerhaiti.jpgCon questo post voglio presentarvi un progetto a cui collaboro dal mio remoto rifugio di Città del Messico e che si realizza grazie a tante persone, vicine e lontane, che s’interessano alla drammatica situazione di Haiti ai tempi del colera, a quasi un anno dal terremoto devastante che, solo per un po’, ha suscitato l’attenzione del mondo e dei media. Il progetto, curato dalla Scuola di Pace di Roma, è agli inizi e ha bisogno di diffusione e sostegno. Si basa sulla solida esperienza dei volontari e delle organizzazioni coinvolte e sull’azione congiunta di haitiani e persone volenterose di tutto il mondo che amano Haiti e il suo popolo. Nasce dall’idea che è necessario aiutare e portare solidarietà, ma ogni aiuto deve favorire le possibilità di ripresa e autogestione degli haitiani, per poter uscire dall’impoverimento in cui il mondo li ha messi.

Cicloni, terremoto e ora il colera…1700 morti e oltre 20mila contagi in poco più di un mese. Una tempesta di sventure sembra accanirsi contro Haiti ma i motivi del disastro non sono da ricercare semplicemente nella sfortuna, nell’arretratezza o, come si insinuava in alcuni TG italiani, nella presunta “inciviltà” (sì, in un servizio del Tg3 hanno usato proprio questa parola dalle reminiscenze positiviste e coloniali) del popolo haitiano. Bisogna piuttosto guardare alla storia, alle vicende coloniali e postcoloniali ed anche alle depredazioni patite da questo paese. Insieme possiamo cambiare questa realtà e far trionfare la verità, la giustizia e i diritti per una nuova Haiti.

Chi siamo?
Come già accennato, il progetto prende forma per iniziativa della Scuola di Pace di Roma. Già nel 2009 eravamo stati per 6 mesi all’Aquila, gestendo una ludoteca per i bambini del terremoto, nella tendopoli di Piazza D’armi, la più grande tra quelle allestite per l’emergenza del terremoto in Abruzzo.
All’indomani del terribile terremoto ad Haiti del 12 Gennaio 2010 ci siamo attivati con il progetto “Una scuola della gioia per i bambini di Haiti” che ci ha permesso di poter svolgere una prima missione umanitaria ad Aprile. La missione si è potuta attuare grazie ai primi contributi inviati da alcune scuole italiane.

Nel corso della missione abbiamo realizzato un primo intervento di “terapia della gioia” per i bambini di Port au Prince in Haiti. Inoltre è stato stabilito un rapporto di partenariato con l’organizzazione AUMOHD di cui è presidente il Sig. Evel Fanfan. AUMOHD si batte per difendere i diritti civili degli haitiani, delle donne e dei bambini.
Si sono poi stabiliti altri collegamenti con l’Ecole de Théâtre di Delmas a PaP, l’associazione “Adozioni Senza Frontiere” che, insieme a SOS bambini International Adoption Onlus, all’associazione “Lo Scoiattolo ONLUS” e alla “Missione delle Suore Salesiane di Don Bosco — Figlie di Maria Ausiliatrice”, stanno portando avanti un progetto per la ricostruzione di una scuola a Cité Militaire in Haiti, e altre organizzazioni e giornalisti già da tempo impegnati per Haiti. Tra questi Fabrizio Lorusso, Martin Iglesias e Silvestro Montanaro.

Abbiamo così potuto inviare altri aiuti ad Haiti per i progetti di scolarizzazione dei bambini, ed è stato stabilito un rapporto di collaborazione tra AUMOHD e Adozioni senza Frontiere, per il progetto di ricostruzione dell’edificio scolastico a Cité Militaire.
Ad Ottobre 2010 altre sciagure incombono su Haiti… Il Colera ha attaccato l’isola delle Antille provocando finora migliaia di morti e più di 50.000 contagi.
In questi mesi, da gennaio ad ora, sono stati tantissimi gli interventi a favore della popolazione haitiana, ma il divario tra la quantità degli aiuti e l’enormità di quanto accaduto è enorme… ancor’oggi un milione di persone, solo nella capitale Port au Prince, vive nelle tendopoli più o meno, o per niente, attrezzate, in mezzo a sporcizia, acqua e fango. L’epidemia di colera è come lo spettro dell’apocalisse su di una popolazione già duramente provata.
La Scuola di Pace, in collaborazione con gli amici e le amiche di Haiti, le scuole e tutti i sostenitori, in Italia e nel Mondo, si sta dando da fare per cercare di cambiare questa realtà. Questo può avvenire nella pratica, sviluppando tutta una serie di microprogetti ad Haiti, con l’aiuto di tutti i sottoscrittori, e può avvenire anche attraverso la comunicazione e la sensibilizzazione pubblica, facendo uscire Haiti dal silenzio dei Media.

Progetto 2011Haiti è un paese non povero ma impoverito. Impoverito da tutte le nazioni che, nel corso della storia, si sono impossessate delle sue risorse.
Un intervento nell’isola delle Antille deve tener conto di ciò e muoversi perché ogni aiuto sia una opportunità per recuperare le risorse che le sono state sottratte.
Ci muoviamo partendo dall’Emergenza e dalla Solidarietà, perché Haiti è in una continua emergenza. Vorremmo realizzare una prospettiva di liberazione dalle logiche dell’emergenza, perché gli haitiani possano ritornare ad essere gli attori del loro futuro.bimbo_haiti.jpg
Per far ciò è necessario AIUTARE, stimolando tutte le azioni che realizzano non solo attività nel presente ma costruiscano le fondamenta della casa del futuro.
L’educazione è il primo passo, soprattutto ad Haiti, dove il sistema educativo è disastroso e, data la ritirata pressocchè completa dello Stato, resta in balia di centinaia di istituzioni private, per lo più di origine confessionale e straniero, e inaccessibili per buona parte della popolazione. Per esempio, è attraverso la scolarizzazione dei bambini e la sensibilizzazione all’igiene che si può ottenere una migliore prevenzione del colera.

L’informazione è altrettanto o anche più importante degli aiuti materiali. Non ci sono solo le televisioni e la carta stampata. Nell’epoca della globalizzazione basta diffondere e comprendere le tante verità alternative e le prospettive rinnovate che ci si presentano di fronte quotidianamente affinchè queste pian piano si facciano strada per poter cambiare la realtà.
Ognuno può collaborare come crede: inviando una donazione, diffondendo le notizie, realizzando eventi, partendo come volontario, ecc.
Per l’aspetto culturale Haiti ha molto da dare, e noi possiamo unirci dando del nostro… Con le scuole realizzeremo gemellaggi culturali. Per il Carnevale 2011 faremo in modo che i ritmi e i colori di Haiti siano in tutto il mondo. Lo potremo fare con l’aiuto di tutti e anche con il tuo.

Leggi l’articolo sul nostro blog: Haiti al tempo del Colera

Ascolta l’intervista su Haiti, il colera e i problemi nella gestione degli aiuti: LINK
Il Link alla pagina delle Donazioni:
http://www.haitiemergency.org/dona.htm

PROMOTORE: La Scuola di Pace – C.P. 4096, 00182 Roma
www.lascuoladipace.orgTel.: 0039 + 0695558064 – 0039 + 3400585167
lascuoladipace@gmail.com
emergencyhaiti@gmail.com

AUMOHD – justice pour les pauvres aussi: http://aumohddwamoun.blogspot.com/

SELVAS.org Osservatorio Informativo indipendente sulle Americhe: http://www.selvas.eu/

Pro haiti 2010: http://prohaiti2010.blogspot.com/

America Latina — Altri occhi e parole: http://lamericalatina.net/

Ecole de théâtre “Petit Conservatoire” Port au Prince: Daniel Marcelin a Radio Bobo
http://www.youtube.com/watch?v=1fJWiXe5-WU

Grazie per l’attenzione e per qualunque opera di diffusione e sostegno che vogliate realizzare!