di Alessandra Daniele

italia.jpgMentre il nostro Danilo Arona s’interroga sulla Grande Onda, l’Italia si rincoglionisce col Fuori Onda, chiedendosi se in caso d’irrimediabile rottura con Berlusconi, Fini gli costerebbe di alimenti quanto Veronica. La Lega intanto propone di mettere il crocifisso su quella che ha sempre dichiarato di usare come carta igienica, e gli economisti governativi minimizzano la crisi, esortandoci a vedere il bicchiere mezzo pieno, benché pieno di merda.
L’ennesima stagione del serial Italia s’avvia alla fine.

Ci sono serial che all’inizio promettono bene: plot avvincente, personaggi interessanti, trame ben costruite, begli effetti speciali. Poi però, una stagione dopo l’altra, se ne vanno a puttane peggio di un presidente del Consiglio.
Le trame si fanno sempre più stiracchiate e farraginose, i personaggi perdono ogni spessore umano diventando stereotipi grotteschi, il budget subisce tagli drastici che riducono gli effetti digitali a roba da videogame anni ’80.
Compaiono tutti i sintomi tipici del declino terminale, colpi di scena fiacchi e prevedibili, incongruenze sgangherate, derive mistiche pretestuose, trasgressioni farlocche.
Le principali svolte narrative del periodo migliore vengono riciclate in versione sbiadita e patetica: proprio come la Storia, ogni serial morente rimette in scena le proprie passate tragedie riducendole a farse.
Qualunque possa essere considerata la prima stagione dell’Italia, a quella attuale non manca quindi nessun requisito per essere l’ultima.
Tranne uno: personaggi coi superpoteri. Che però sono in arrivo. Attenzione, spoiler!
Assumendo le sembianze della Carfagna, il mutaforma Fini cercherà di infiltrarsi a Villa Certosa per sottrarre al cerebrofago Berlusconi il suo potere telecinetico di spappolare i cervelli a distanza per mangiarli. Bloccato però a metà della mutazione da un’eclisse parziale che smorza i poteri, verrà scambiato per una trans da Marrazzo. Un rutto megasonico di Calderoli sposterà l’orbita lunare e interromperà l’eclisse, restituendo i loro pieni poteri a tutti, compresi quelli che avrebbero preferito evitarlo, come Rifondazione, che tornerà del tutto invisibile, e Scajola, che ricomincerà a portare una sfiga tremenda. Liberatosi dall’abbraccio di Marrazzo, Fini proseguirà col suo piano, congelando Berlusconi con un’iniezione di superbotulino mutante rubato alla Santanchè. Papi riuscirà però a scongelarsi grazie al potere di rigenerazione e riciclaggio trasmessogli da Mastella, e scatenerà contro Fini sia Brunetta, l’uomo-pulce, che Belpietro, l’uomo-stronzo, finché un’esplosione crono-cinetica innescata dal moto retrogrado di Saturno e di La Russa trasporterà tutti gli italiani indietro nel ventennio fascista. La maggior parte di loro non si accorgerà della differenza.
La stagione si concluderà con la rivelazione che Alessandra Mussolini è la nonna di se stessa.
Poi l’Italia sarà cancellata.

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