Eracle indossa la pelle del leone nemeo

Eracle indossa la pelle del leone di Nemea. La belva, figlia di Tifone ed Echidna, era invulnerabile. La sua pelle non poteva essere perforata da alcuna arma. Da tempo terrorizzava e uccideva la popolazione dell’Argolide, sbranava pecore e mucche, riempiva l’aria coi suoi ruggiti. Affrontarlo fu la prima delle dodici fatiche di Eracle. Nella lotta l’eroe perse un dito, ma alla fine riuscì a strangolare la belva, e da quel momento ne indossò la pelle come armatura. L’immagine ricalca quella realizzata da Giorgio Ferrero per Astronavi sulla preistoria di Peter Kolosimo (Sugar, Milano 1972), a sua volta ispirata a un reperto trovato a Vulci, presso Tarquinia.