carrasco.jpgStrumento di comunicazione sociale e politica, il murale cileno si iscrive, dal punto di vista artistico, nella tradizione “muralista” latino-americana, che ha le sue origini nei grandi artisti messicani del calibro di Diego Rivera, Jose Clemente Orozco e David Alfaro Sequieiros. Quella dei murales cileni è stata un’esperienza unica, con il coinvolgimento di centinaia di giovani, artisti, operai, studenti, cancellata dai muri delle città e delle campagne cilene dalla dittatura di Pinochet. Essa è però rimasta viva nei cuori e nella memoria di chi, quei murales, ha dipinto e di chi li ha guardati per un fuggevole momento. Eduardo Carrasco, artista cileno rifugiatosi in Italia, consente oggi nuovamente di rivivere quell’esperienza attraverso un viaggio tra i murales che hanno accompagnato i momenti più significativi della vita politica cilena, concretizzatosi nella realizzazione del libro “Il sogno dipinto” a cura della casa editrice milanese Hobby & Work Publishing (€ 29).

Il volume, scritto in italiano, spagnolo e portoghese, raccoglie una buona parte dei murales realizzati in Cile nel periodo 1970-73 e all’estero, nei trent’anni successivi, e si conclude con una serie di fotografie sui murales nel Cile di oggi. Frutto di un lavoro collettivo, così com’era per le opere originali, la maggior parte dei murales riprodotti nel libro è stata ricostruita da Eduardo Carrasco e dai suoi compagni su pannelli di stoffa e fa oggi parte di una preziosa e interminabile collezione che sancisce il legame tra memoria e futuro.
“I murales che tante volte abbiamo visto nelle strade di Santiago e nelle principali città del Cile furono anche un urlo premonitore della lunga notte che sarebbe venuta. Ricordo di essere passato casualmente davanti ad alcuni di questi e di essermi fermato a osservarli nella loro innocente bellezza perché, come per dei bei fiori delicati, la loro vita sarebbe stata breve”, scrive Fernando Ayala, Console Generale del Cile a Milano, nella presentazione del libro.
Già utilizzato come strumento di propaganda politica nell’elezione presidenziale del 1964 da parte dei sostenitori di Salvador Allende, è nella campagna elettorale del 1970 che la pittura murale diventa un fenomeno politico-culturale. Tra i gruppi di muralisti, i più famosi sono sicuramente quelli delle Brigadas Ramona Parra, di cui Eduardo Carrasco è uno dei fondatori, che continueranno poi, nei tre anni del governo Allende, la propria attività con murales di sostegno alle diverse iniziative promosse dal governo stesso.
“Mezzo litro di latte per ogni bambino cileno” era uno dei punti del programma di governo di Salvador Allende e le Brigadas riempirono i muri con dipinti a sostegno dell’iniziativa, ma non si trattava di pura propaganda, essi erano anche strumento di informazione: “Il blocco economico al quale il nostro paese era sottoposto rendeva difficile procurarci il latte sufficiente per realizzare questo progetto e allora il governo riuscì a farsi mandare grossi quantitativi di latte in polvere dal Belgio. Ma molti bambini si ammalarono perché la gente non sapeva come usare questo latte, non faceva bollire l’acqua o non usava la necessaria pulizia. Lanciammo allora una grande campagna di educazione dove, sui murales, davamo informazioni molto concise ma molto efficaci su come ci si doveva comportare e questo, oltre che attraverso i disegni, lo facevamo con scritte in lingua spagnola e in Mapuche, la lingua dei nativi cileni”, ricorda Eduardo Carrasco.
“Il sogno dipinto” è stato presentato in diversi centri culturali e librerie italiane, oltre che nel corso di trasmissioni culturali televisive e radiofoniche, dove ha raccolto entusiastici commenti, ed è stato protagonista di uno spazio speciale nello stand del Cile durante la 18ma edizione del Salone internazionale del libro e della stampa di Ginevra (dal 28 aprile al 2 maggio), dove il paese sudamericano è stato l’ospite d’onore della manifestazione. In luglio, nel corso degli eventi dedicati al centenario della nascita di Pablo Neruda, “Il sogno dipinto” sarà presentato al Museo de la Solidaridad “Salvador Allende” di Santiago del Cile.
“Il sogno dipinto” è un’opera che illustra un tassello fondamentale della cultura cilena. Eduardo Carrasco, che ricorda sempre l’importanza dell’aspetto collettivo sia di questo volume sia dell’attività muralista in generale, è autore anche del libro “Conversando con Neruda”, pubblicato, sempre da Hobby & Work, nel mese di luglio, e che raccoglie frammenti dell’opera poetica del poeta premio Nobel della Letteratura 1971, interpretati a forma di murales immaginari da Eduardo Carrasco.