steiner.jpgberlusteiner.jpgE’ una delle leggende meno metropolitane che si conoscano. Diciamo che è una leggenda a uso e consumo degli addetti di certe componenti dei Servizi Segreti d’oltralpe. Si parte dalla dichiarata fede steineriana di Veronica Lario, dalla storiella per cui i figli dell’ex starlette del pornosoft e di Silvio Berlusconi non vedono la televisione e vanno alla scuola steineriana. C’è chi ha compiuto un passo in più, arrivando direttamente a Lui, l’Unto del Signore, che non desiste dall’utilizzare metafore cristiane in contesti a dire poco bizzarri. C’è chi richiama l’amicizia con Marco Columbro, che di steinerismo se ne intende e parecchio, e che agli esordi della tv privata berluscona, Telemilano, faceva sketch di sapore steineriano, vestito da angelo custode. Insomma, la leggenda metropolitana in questione asserisce che Silvio Berlusconi non avrebbe, quale lobby di riferimento, la massoneria, bensì una fantomatica corrente che si rifà allo steinerismo. Bah. Forse è il caso di saperne di più: non tanto delle aderenze esoteriche dell’attuale premier, quanto di Rudolf Steiner

RUDOLF STEINER E LA SOCIETA’ ANTROPOSOFICA
di Cecilia Gatto Trocchi
(da Notizie dal mistero, rapporto Ispes-Panorama)

steiner2.jpgRudolf Steiner
Il fondatore della Società Antroposofica, Rudolf Steiner (1861-1925), nato nell’Impero austriaco a Kraljevec (oggi in Jugoslavia) da genitori cattolici, riceve un’educazione tecnico-scientifica e, a soli ventidue anni, si vede affidato il prestigioso incarico di pubblicare gli scritti scientifici di Goethe. Nel frattempo ha incontrato la Teosofia, e sarebbe stato iniziato – secondo quanto racconterà più tardi – da un Maestro che chiama semplicemente “M”. Dopo aver trascorso alcuni anni a Vienna e a Weimar, coltivando i suoi interessi per Goethe e per Nietzsche, Steiner si trasferisce a Berlino e dal 1902 può essere considerato l’effettivo leader della Teosofia in Germania. A Berlino incontra Marie von Sieves che diventerà la sua seconda moglie e la compagna inseparabile della sua avventura spirituale.
Dal 1909 gli scritti di Steiner sul ruolo centrale di Gesù Cristo cominciano a metterlo in disaccordo con Annie Besant. La rottura definitiva si ha con il caso Krishnamurti: Steiner si rifiuta di credere alla missione di nuovo Cristo del giovane indiano e dichiara incompatibile con l’appartenenza alla Società Teosofica in Germania l’adesione all’Ordine della Stella dell’Est fondato per preparare l’avvento di Krishnamurti come Maestro Mondiale. Come risultato, Annie Besant espelle Steiner e i suoi seguaci dalla Società Teosofica. In Germania cinquantacinque delle sessantacinque logge della Società Teosofica rimangono con Steiner che rende indipendente dalla Teosofia la sua Società Antroposofica (originariamente concepita come movimento all’interno della Teosofia). La sede centrale dell’Antroposofia viene trasferita a Dornach, presso Basilea, dove a partire dal 1913, su disegni di Steiner, viene costruito il Goetheanum, un edificio dal complesso significato simbolico. Nel 1922 il primo Goetheanum viene distrutto da un incendio, ma Steiner inizia subito la costruzione di un secondo (lievemente diverso, completato negli anni Cinquanta). Dopo la morte di Steiner nel 1925, il movimento ha subito alcuni piccoli scismi (particolarmente in Inghilterra e in Olanda negli anni 1933-1935), e ha patito le conseguenze di una lunga disputa a proposito dei diritti d’autore sulle opere del fondatore. Tuttavia, le idee centrali di Steiner, soprattutto in materia di educazione e di arte, si sono diffuse in molti paesi del mondo (Italia compresa) e la Società, che conta circa venticinquemila seguaci, ha una influenza maggiore di quanto non si ricavi dal numero dei suoi membri attraverso istituzioni parallele come le scuole Waldorf e le comunità Camphill per handicappati.

Le dottrine
La dottrina di Rudolf Steiner è esposta in modo non sistematico (e, in parte, rimane segreta, affidata alla Scuola della Scienza Spirituale, che corrisponde alla “Sezione Esoterica” nella Teosofia). E’ difficile, riassumendola brevemente, rendere giustizia alla complessità dell’edificio eretto da Steiner, che rimane in ogni caso influenzato dalla Teosofia sia nella visione dell’uomo che in quella del cosmo, ma con differenze importanti. L’uomo per Steiner si compone di corpo, anima e spirito, ma ciascuna di queste tre parti comporta tre ulteriori suddivisioni. Lo schema può tuttavia essere semplificato distinguendo una natura fisica, una eterica, una astrale e infine l’Io, che costituisce la caratteristica propria dell’uomo e degli esseri superiori. Alla morte l’involucro fisico viene deposto, mentre per qualche giorno l’uomo conserva la natura eterica, attraverso cui vede in un quadro riassuntivo tutta la sua vita passata. Deposto anche il corpo eterico, l’uomo – ancora con la natura astrale – trascorre un periodo di purificazione nel mondo animico, composto di sette piani. Infine, anche il corpo astrale viene abbandonato e rimane l’Io come “seme” che cresce nel mondo spirituale (diviso in sette regioni) finché, dopo un periodo che va in genere da cinquecento a mille anni dalla precedente vita terrena, riceve un nuovo corpo astrale ed eterico, sceglie i genitori, vede la sua vita futura in un rapido quadro d’insieme e infine si reincarna in un nuovo corpo fisico (in genere di sesso opposto rispetto all’esistenza precedente). Giacché l’uomo è un microcosmo, l’antropologia riflette la cosmologia, in cui si ritrova il familiare schema teosofico della discesa o “condensazione” dello spirito verso la materia, con successiva risalita o “spiritualizzazione”. Rimane, in comune con la Teosofia, una certa diffidenza nei confronti della materia (agli spiriti negativi, Arimane e Lucifero – pure misteriosamente – è attribuita la responsabilità per l’eccessiva condensazione materiale); però, a differenza della Teosofia, più orientaleggiante, viene negato l’”individualismo” ma non l’”individualità” alla quale, purché “spirituale”, viene riconosciuto un certo valore. La “discesa” dallo spirito alla materia condensata avviene a partire dall’Essere Puro, le cui prime manifestazioni vengono descritte facendo riferimento al concetto di Trinità. Il processo discendente di condensazione avviene attraverso gli stadi chiamati – dai nomi dei pianeti – Saturno, Sole, Luna e Terra; il processo ascendente passa per gli stadi di Giove, Venere e Vulcano. La Terra – secondo uno schema che ricorda la Dottrina segreta della Blavatsky, ma con importanti modifiche – passa a sua volta attraverso sette epoche. E’ nella terza (Lemuria) e nella quarta (Atlantide) di queste epoche che l’uomo acquista la sua individualità insieme con l’indipendenza e la libertà, che derivano dalle potenze maligne (ma a loro modo, nel grande piano cosmico, necessarie) Lucifero e Arimane. A causa dell’azione di Lucifero e di Arimane, è solo nella quinta epoca, dopo un grande cataclisma (e non nella quarta), che si verifica il punto culminante dell’evoluzione cosmica con la discesa del Cristo, che segna la fine della discesa verso la materia e l’inizio della nuova ascensione verso lo spirito. Secondo Steiner vi erano, all’origine, due Gesù: uno – di cui parla il Vangelo di San Matteo – pieno di saggezza e chiamato il Gesù “Salomone”, l’altro – di cui parla il Vangelo di San Luca – pieno di amore e di compassione e chiamato il Gesù di “Nathan”. In questo modo si spiegherebbero alcune presunte contraddizioni tra i due evangelisti Matteo e Luca, che parlerebbero in realtà di due persone diverse. Nel momento della disputa con i dottori del Tempio, i due Gesù si fondono misteriosamente in uno, e al battesimo nel Giordano quest’unico Gesù è sufficientemente evoluto per ricevere in sé il Cristo. Alla crocefissione il Cristo lascia il corpo di Gesù e diventa lo spirito della Terra e del corpo fisico ed eterico degli uomini; come “luce” appare pure, risorto, ai discepoli. Da questo momento Arimane è confinato all’Inferno e gli uomini – almeno i più evoluti fra loro (gli altri dovranno attendere, ma potranno essere aiutati dai primi) – possono avanzare verso la fine dell’epoca della Terra e verso i successivi stadi di Giove (dove l’élite degli uomini si libera dal corpo fisico), Venere e infine Vulcano, che corrisponde a una vera e propria – benché misteriosa – “deificazione”. Dopo la venuta del Cristo, l’Antroposofia ha un ruolo particolarmente importante nel preparare gli uomini più evoluti a rendersi conto dell’intero processo cosmico e quindi a diventare protagonisti attivi dell’evoluzione. Il cammino dell’Antroposofia è meditativo e passa per tre stadi: l’immaginazione (attraverso cui si prende coscienza della propria soggettività), l’ispirazione (con cui si prende coscienza degli avvenimenti della Terra e dei pianeti) e finalmente l’intuizione (con cui si entra in contatto, pure tra molte difficoltà, con le Gerarchie Spirituali). Questo metodo permette una nuova scienza della mente, del corpo e delle forme, ispirata anche da Goethe, che consente di acquisire molte conoscenze di carattere occulto e spirituale, ma non manca di applicazioni pratiche, in particolare in campo agricolo (“agricoltura biodinamica”). Un ruolo molto importante nel cammino dell’Antroposofia occupano le arti, in particolare l’”euritmia” (una forma particolare di danza), la retorica o declamazione, la musica e l’architettura, che trova il suo vertice nel Goetheanum. Gli insegnamenti di Steiner vengono anche applicati all’educazione attraverso le scuole e agli asili Waldorf (così chiamati dal nome di un benefattore che ne permise le prime realizzazioni), e le comunità Camphill per adulti e giovani handicappati. Infine, negli anni successivi alla prima guerra mondiale, Steiner sviluppò pure alcune idee politiche, centrate sull’importanza della cultura per le nazioni e sulla sostituzione della moneta basata sull’oro con una moneta basata sui beni agricoli. Queste idee ricevono oggi nuova attenzione da parte dell’Antroposofia.

L’organizzazione
Al vertice dell’Antroposofia si trova la Scuola della Scienza Spirituale (“Prima Classe”), che svolge un ruolo esoterico e i cui insegnamenti sono segreti. La Società Antroposofica, secondo le sue costituzioni, è indipendente dalla Scuola della Scienza Spirituale, ma di fatto i dirigenti della seconda hanno sempre svolto un ruolo prominente nella prima. Alla Società Generale, che ha sede presso i Goetheanum, fanno capo le varie società nazionali, rette con metodo democratico, di cui le più importanti hanno sede in Germania, Svizzera, Olanda, Inghilterra e Stati Uniti. Lo sviluppo in Italia è discreto. Come accennato, le scuole Waldorf e le comunità Camphill – benché normalmente guidate da antroposofi – sono apprezzate e frequentate anche da persone che non aderiscono ai principi dell’Antroposofia. Sviluppi simili hanno le istituzioni dedite all’agricoltura biodinamica. Un discorso a parte merita la Comunità dei Cristiani, fondata nel 1922 dal pastore luterano Friedrich Rittelmeyer (1872-1938) in collaborazione con Steiner. La Comunità dei Cristiani offre un rituale centrato sull’”Atto di Consacrazione dell’Uomo”, che ricorda nelle forme la messa cattolica, ma il cui contenuto è completamente antroposofico, e su altri sei sacramenti (battesimo, confermazione, matrimonio, “consultazione sacramentale” – che ricorda la confessione -, unzione e ordinazione). La Comunità dei Cristiani comprende una gerarchia sacerdotale (sembra vi siano oggi al mondo circa trecentocinquanta sacerdoti, uomini e donne, guidati da un “Erzoberlenker”) ma – a differenza di quanto è avvenuto nelle “piccole chiese” – non si è andati alla ricerca di una linea di successione apostolica ritenendosi che il Cristo stesso abbia, nel 1922, dato inizio alla Comunità. Vi è una qualche analogia tra il rapporto che intercorre tra la Comunità dei Cristiani e l’Antroposofia, e quello tra la Chiesa Cattolica Liberale e la Teosofia. Tuttavia, Comunità dei Cristiani e Antroposofia sono apparse, negli ultimi anni, più distinte di quanto non siano la Società Teosofica e la Chiesa Cattolica Liberale. Non solo è una parte soltanto dei membri della Società Antroposofica che frequenta la Comunità dei Cristiani, ma vi sono pure fedeli della Comunità dei Cristiani che non sono membri della Società Antroposofica. Sembra tuttavia che una parte importante del clero della Comunità dei Cristiani appartenga alla Scuola della Scienza Spirituale, assicurando così un legame tra le due istituzioni.