bushmoon.jpgNell’immaginario americano, il Reverendo Moon occupa lo stesso luogo tenebroso e inquietante che L.Ron Hubbard ha nell’immaginario europeo. Una mattinata limpida dell’86, la coscienza collettiva degli americani fu scossa dalla dimostrazione di forza data dalle truppe del Rev. Moon, fondatore della Chiesa dell’Unificazione: a Washington, uno stadio di football riempito come se fosse in corso un SuperBowl; assiepati sugli spalti, i parenti delle centinaia e centianai di ragazzi e ragazze, uomini e donne che andavano a farsi sposare dal Reverendo stesso, scelti e accoppiati a caso dal boss religioso. Uno choc americano, solitamente, ha strascichi imprevedibili. Nel caso del Rev. Moon la reazione fu impressionante: lotte legali, accuse di lavaggi del cervello e, alla fine, la chiusura della Chiesa nel ’94. La cultura pop reagi con la medesima intensità: Don DeLillo dedicò all’evento Mao II e, venti anni più tardi, il genio di Chuck Palahniuk si ispirò alla vicenda degli unionisti per il suo capolavoro Survivor.

La Chiesa dell’Unificazione era stata fondata in Corea dal reverendo Sun Myung Moon all’inizio degli anni ’50, e nonostante la sospensione è una delle sette di origine cristiana più diffuse nel mondo. Non si conosce esattamente il numero dei fedeli, ma si calcola che conti tra uno e tre milioni di adepti.
moon.jpgNato nel 1920, il giovane Moon manifestò precoci interessi religiosi, e a 16 anni avrebbe assistito a una ierofantica apparizione di Gesù Cristo. Dopo aver combattuto per l’indipendenza della Corea dal Giappone Moon si dedicò anima e corpo alla predicazione. Il suo gruppo iniziò ben preso a suscitare sospetti e nel 1955 venne arrestato e processato. L’assoluzione fu il punto di partenza di un notevole successo, e la setta si trasformò presto in un fenomeno nazionale e internazionale. Nel 1958 i primi missionari partirono per il Giappone, l’anno dopo per gli Stati Uniti. Il boom si ebbe negli anni Settanta e Ottanta: nel 1986 il predicatore coreano radunò nella celebre manifestazione a Washington ben 300.000 fedeli. Ne seguirono immediate e violentissime polemiche, centrate soprattutto soprattutto sulle immense ricchezze della Chiesa e sulle tecniche di proselitismo, che apparivano sistematici lavaggio del cervello. Ma la crescita della setta fu comunque inarrestabile: non la frenò neppure la detenzione del Rev. Moon per 13 mesi in un carcere del Connecticut con l’accusa di evasione fiscale.
Nel 1994 il reverendo Moon ha dichiarato terminato l’itinerario della Chiesa dell’Unificazione che, fondata nel 1954, avrebbe dovuto durare come tale per soli quarant’anni. Benché la Chiesa, come struttura giuridica, esista ancora in diversi paesi, i membri sono incoraggiati ad aderire alla Federazione delle Famiglie per la Pace e l’Unificazione Mondiale (Family Federation for World Peace and Unification, FFWPU), una organizzazione interconfessionale che comprende anche persone che non professano la teologia unificazionista, ma che hanno accettato di vedere le loro nozze benedette dal reverendo Moon e dalla moglie Hak Ya Han (sposata nel 1960). La Unification Family Church, che cura gli aspetti rituali, si presenta come una delle varie organizzazioni che operano all’interno della FFWPU; in ogni caso, la maggioranza di coloro che fanno benedire le loro nozze dal reverendo Moon non ne fanno parte. Pertanto, l’adesione alla FFWPU e la celebrazione di nozze “benedette” in una cerimonia officiata dal reverendo Moon non equivale all’adesione alla (vecchia) Chiesa dell’Unificazione.
La dottrina del reverendo Moon è espressa soprattutto nel Principio Divino, un testo che vorrebbe essere una chiarificazione del contenuto della Bibbia. La storia dell’umanità è presentata secondo lo schema classico di creazione, peccato e redenzione, quest’ultima ribattezzata restaurazione. La crocifissione di Cristo non sarebbe però riuscita a compiere la restaurazione: si attende dunque un Secondo Avvento. In base a speculazioni numerologiche e geografiche si ritiene che il Signore del Secondo Avvento dovrebbe nascere in Corea nel nostro secolo. I documenti ufficiali non sostengono che Moon è il nuovo Gesù, ma la maggioranza degli Unificazionisti ne è convinta. Nella liturgia della Chiesa occupano un ruolo centrale i matrimoni di gruppo celebrati dal reverendo Moon e da sua moglie, i “Veri genitori”: dalla cerimonia nascono le nuove “famiglie benedette”, i cui figli nasceranno liberi dal peccato originale.
Detto chi e che cosa è Moon, entriamo nel segreto della lobby Bush, che è stata ormai rivelata da tempo grazie a una splendida serie di inchieste di The Consortium.
Primo passo: Donald Rumsfeld alla Difesa è una scelta che il Presidentissimo George Bush jr avrebbe mutuato dai saggi consigli del Reverendo Moon. Parrebbe incredibile, e invece è certo e provato. Il magazine investigativo The Consortium, in un’indagine di qualche tempo fa, aveva evidenziato la mole e la continuità dei contributi che il Reverendo Moon avrebbe versato nelle tasche di papà e figlio Bush. Di mezzo ci sarebbe la Corea del Nord e il suo programma di sviluppo nucleare, a cui il Reverendo Moon avrebbe fornito contributi che furono monitorati, negli anni scorsi, dalla Defensive Intelligence Agency americana e dalla DIA. Figura, tra gli atti messi a disposizione dalla DIA, persino un “regalo di compleanno” del Rev. Moon al leader coreano Kim Jong II: l’entità del presente era di tre milioni di dollari. Al momento in cui la notizia divenne di dominio pubblico, alcuni legali vicini ai democratici chiesero l’espulsione del Reverendo dagli Stati Uniti.
Nel ’90, Moon contribuì sostanziosamente all’elezione di George Bush Sr, nonostante questi abbia opposto un netto rifiuto alla richiesta di rivelare le somme versategli dal capo degli Unionisti, benché sia ormai assodato che i versamenti vennero effettuati su conti negli States, in Asia e in Sudamerica: tutti riconducibili a papà Bush. Il quale, in Argentina nel novembre ’96, non ci pensò un attimo a elogiare in un pubblico discorso. Disse l’ex presidente Usa: “Voglio salutare e omaggiare il Reverendo Moon, un uomo capace di una grande visione”. Nello stesso anno, in America e con una mossa non furbissima, Moon dichiarava che gli States erano “la puttana di Satana”. Nel frattempo, gli investimenti tra Usa e Nord Corea attribuibili al Reverendo ammonterebbero, secondo la fonte DIA, a tre bilioni di dollari. E nei confronti del regime comunista coreano farebbe comodo a Moon un trattamento dolce da parte della nuova Amministrazione americana, guidata da George Bush Jr, di cui ancora non si conosce l’entità dei contributi che lo stesso Moon avrebbe gli versato in qualità di oculatissimo future…