di Alan D. Altieri crematorium

I precedenti testi di DEATH ECONOMY sono stati pubblicati qui, qui & qui (DEATH ECONOMY. Il baratro terminale del collasso economico planetario) e qui (DEATH ECONOMY: AUTOPSY)

If I owned this place and Hell,
I’d rent this place out,
and live in Hell.
“The Chronicles of Riddick”

We’re stupid,
we’ll die.
“Blade Runner”

1. L’INELUTTABILE DOMINIO DELL’ENTROPIA

Un giorno, necroland cesserà di esistere.
Qualche opportuno aggiustamento di tiro. La “espressione geografica” che è necroland – città dilapidate, strade sfondate, territorio macellato, idro-geologia disastrata, coste cementificate, ambiente avvelenato etc etc etc – tutto questo esisterà ancora. Ma solo a livello geo-fisico. Per contro, sarà dilapidato, sfondato, macellato, disastrato, cementificato, avvelenato in modo non più controllabile, non più arginabile, non più riparabile.
Ultimo atto sarà la dissoluzione di quanto viene spacciato come infrastruttura nazionale. A tutti gli effetti, a necroland NON è mai esistita – non esiste nemmeno ora, né mai esisterà in futuro – nessuna infrastruttura, né nazionale né di qualsiasi altra natura.
Se non quella del crimine organizzato.
A necroland – anche se, verosimilmente, non soltanto a necroland – mafia, ’ndrangheta, camorra, maffya, triadi, yakuza etc. etc. etc. sono le uniche infrastrutture in costante crescita. Di pari passo con i loro profitti, ovviamente tax-free in quanto completamente illegali. Oh, well, nothing is perfect, right?
Tornando alla dissoluzione, essa ha un nome preciso:

default nazionale

strangolata-italia-moody-264268Il termine inglese default ha svariati significati, tutti comunque attinenti & sinonimi: difetto, omissione, mancanza, assenza, contumacia. In senso lato, un default è “qualcosa che non esiste”, o che “ha cessato di esistere.”
Il lessico della Death Economy, Economia della Morte, fase cannibalico/suicida estrema, è molto più gelidamente pragmatico di qualsiasi dizionario: default = bancarotta. Default è quindi il collasso economico, finanziario, bancario, di un qualsiasi apparato organizzato, sia esso stato, città, conglomerato, corporazione, società etc etc etc.
Default nazionale è pertanto la situazione collassata nella quale un intero stato (sovrano?) diventa incapace/inabile/inaffidabile/
incompetente/impotente a sostenere se stesso e, di conseguenza, a mantenere le proprie infrastrutture.
Quanto sopra, è null’altro che l’applicazione della ineluttabile Legge dell’Entropia, pilastro della Termo-dinamica. Il suo eunciato: “lo stato di disordine di un qualsiasi sistema complesso può solamente aumentare.”
Nel caso di necroland, essendo le sue infrastrutture non-in-esistenza, il default nazionale sarà il collasso entropico, e quindi sistemico, di tutto quello che resta.
Sarà la cremazione di un’intera epoca, il ventennio laido, che ha tramutato una nazione già intrinsecamente fragile dal punto di vista etico – ma ancora debolmente alla ricerca di un’identità ricostruibile – in una venefica sentina post-umana.

Non sussiste, né può sussistere, il benché minimo dubbio sui responsabili della cremazione prossima ventura:

necro-Kasta

Soggetti altrimenti noti & nefasti, famosi & famigerati come politiKanti.
Anticipando fin da ora la fatidica etichetta/accusa/marchio di qualunquismo — oh-my-(dead)god! Ain’t that shocking! — qualsiasi (tentativo di) differenziazione tra partiti, gruppi, movimenti, cellule, club, fondazioni etc etc etc della necro-Kasta è del tutto irrilevante. I motivi:

la necro-Kasta ha un unico interesse: la necro-Kasta;
la necro-Kasta ha un un unico scopo: perpetuare la necro-Kasta;
la necro-Kasta ha un un unico obbiettivo: mantenere & allargare profitti & privilegi della necro-Kasta;
la necro-Kasta ha un un unico programma: desertificare tutto ciò che non è necro-Kasta.

I nomi della necro-Kasta – unitamente ai nomi dei loro segretari, assistenti, portaborse, pretoriani, lenoni, escort, pusher, trans, etc etc etc – faranno da epigrafe al richiudersi del krematorium nel quale i residui smembrati, lungamente decomposti, di necroland verranno finalmente consegnati alle fiamme.
Così da essere definitivamente tramutati in ceneri ad alto contenuto tossico.
Quanto appena esposto è una metafora solo in parte.
A causa della rapidità e della contradditorietà degli eventi a necroland, non è cauto azzardare previsioni sul tempo che rimane prima dell’attivazione del krematorium. A parere dello scrivente – e NON solo dello scrivente – trattasi di un tempo breve, molto breve.
So you just get ready, out there: time waits for no (dead)man!

2. L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DEI NUMERI

I necros – il (non)popolo di morti abitatore di necroland – sono agli ultimi posti al mondo riguardo a comprensione dei numeri. Hey, man, we ain’t no stinkin’ Neuton, okkkey?
La necro-Kasta è non solo congruente, ma si trova a un livello addirittura più infimo.
La necro-Kasta rimane per contro imbattibile nell’unico conteggio – di certo non matematico, ma quanto meno aritmetico – davvero cruciale: quello dei loro emolumenti. Sull’aumento dei quali l’intera necro-Kasta vota sempre solidamente compatta, nessuna astensione e/o assenza mai registrata nel necro-parlamento. In materia:

salario di un necro-deputato (anno 2012): € 180.000 (approx)
diaria di un necro-deputato (anno 2012): € 40.000 (approx)
costo totale di un necro-deputato (anno 2012): € 220.000 (approx)
numero totale necro-deputati: 630
costo totale necro-camera dei deputati (anno 2012): € 138.600.000
salario di un necro-senatore (anno 2012)): € 200.000 (approx)
salario di un necro-senatore “a vita” (anno 2012) : € 240.000 (approx)
diaria di un necro-senatore (anno 2012): € 52.000 (approx)
costo totale di un necro-senatore (anno 2012): € 250/290.000 (approx)
numero totale necro-senatori: 317
costo totale necro-senato (anno 2012): € 85.590.000 (approx)
costo totale necro-parlamentari (anno 2012): € 224.190.000 (approx)

A quanto sopra – quasi un quarto di miliardo di (n)euri all’anno – vanno poi ad aggiungersi tutti i costi relativi alle conduzione del necro-parlamento, necro-governo, necro-istituzioni: ministri, ministresse, ministrini/e, sottosegretari/e, segretari/e, stenotype, manutenzione, trasporti, approvvigionamenti, logistica, trasferte, rimborsi, prebende, privilegi, pensioni etc. etc. etc. Riprendendo, quindi, e aggiornando dati complessivi da DE #3, si arriva a cifre… bibliche:

costo complessivo necro-politiKa (anno 2012): € 1.61 miliardi (approx)

Quale termine di confronto, si prenda una qualsiasi “legge necro-finanziaria”:

Costo Totale legge necro-finanziaria, media annuale: € 14 miliardi (approx)

Per cui:

La sola poliTTiKa di necroland grava su una necro-finanziaria media per circa un ottavo del suo ammontare complessivo.

Al suddetto apparato di privilegio, di natura squisitamente feudale – ognuno dei membri della necro-Kasta, va ribadito, possiede un suo seguito che va dai vassalli ai servi della gleba fino alle meretrici – vanno ad aggiungersi stipendi di ministri & manager di stato che superano di gran lunga lo stipendio del Presidente degli Stati Uniti. Inoltre bonus, buonuscite & pensioni nell’ordine di centinaia milioni di (n)euri all’anno. A cui si aggiungono sprechi gestionali, amministrativi, logistici etc etc etc, altre centinaia di milioni di neuri all’anno, che ormai sfuggono a qualsiasi quantificazione.
A fronte di questo paesaggio da rogue nation (=stato criminale), fa da contrasto la miserabile condizione dei necros sottoposti a regime con prelievo fiscale “all’origine”:

salario lordo persona fisica (anno 2012): € 24.000
prelievo fiscale persona fisica (anno 2012): 50/55% reddito lordo
prelievo fiscale azienda (anno 2012): 60/72% reddito lordo

Scenari che comunque non possono prescindere dalla curva discendente dei dati occupazionali:

disoccupazione (anno 2012): 12% forza lavoro
disoccupazione giovanile, età 18/24 (anno 2012): 34% forza lavoro
disoccupazione globale (anno 2012): 3,2 milioni

In materia, si confronti la posizione di necroland rispetto al paesaggio complessivo europeo (fonte: http://www.floatingpath.com, qui)

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A detto quadro, si contrappongono beffardamente i dati relativi alla illegalità, la vera forza economica trainante di necroland in quanto, va parimenti ribadito, trattasi di somme non tracciabili, non sequestrabili, non tassabili:

proventi lavoro nero (anno 2012): € 155 miliardi
ammontare evasione fiscale (anno 2012): € 230 miliardi
profitti crimine organizzato (anno 2012): € 135 miliardi
Perdita Erariale Totale (anno 2012): € 520 miliardi

Come termine di riferimento valga il PIL (Prodotto Interno Lord) di necroland calcolato per l’anno 2012:

Prodotto Interno Lordo (anno 2012): € 1.688 miliardi.

L’implicazione è evidente:
Un terzo della economia complessiva di necroland è di natura illegale, fraudolenta, criminale.

Il che conduce al dato finale, e terminale:

debito pubblico di necroland (anno 2013): € 2.052 TRILIARDI

Vale a dire la cifra 2,052 seguita da dodici zeri.

Considerando un rapporto di cambio valutario tra [(n)euro] e $ [dollaro USA], pari 1,3, il debito pubblico di necroland ammonta così a 3.04 triliardi di dollari US. Equivalente a poco meno di un sesto del debito pubblico degli Stati Uniti d’America: 17 triliardi di dollari US, la cifra 17 seguita da dodici zeri. La tabella seguente offre un raffronto allargato con le altre nazioni europee [clicca qui per ingrandirla]:

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Tornando alla marcia suicida guidata della necro-Kasta verso il krematorium del default nazionale, è però opportuno procedere a un minimo di aggiornamento e di ri-focalizzazione.

3. L’INTOLLERABILE PESANTEZZA DELL’ARROGANZA

AD 2011, novembre. A fronte del rapido degenerarsi della situazione economica, sociale & poliTTiKa – vedi DE #4 – a necroland viene insediato di un governo “techno”.
Il governo in carica – demokratikamente eletto attraverso liBBere eleZZioni condotte con il sia pure controverso sistema elettorale chiamato bordellum – governo che peraltro è una ennesima, trimalcionesca espressione del “ventennio laido”, viene sostituito da un techno-direttorio con missione “salvifica” a livello nazionale & non solo. È un atto oggettivamente controverso, da più parti definito incostituzionale, illegale, golpista etc etc etc.
Detto techno-direttorio è una oKulata selezione di (presunte) grandi teste: professori, docenti, consulenti, banchieri, manager, esperti etc etc etc. Grandi teste a elevata esperienza e/o competenza specifica – ma soprattutto (presunti) al di fuori dalla necro-Kasta – di certo riusciranno laddove la necro-Kasta gravemente & grevemente fallisce da decenni.
Il techno-direttorio è sostenuto da una maggioranza a propria volta stile bordellum tipica di necroland. Partiti che (all’apparenza) professano viscerali odio & disprezzo nei confronti gli uni degli altri, ma che (nella sostanza) continuano a procedere nel ben noto programma della necro-Kasta.

Parola d’ordine del techno-direttorio: rigore. Da attuarsi nel senso più lato possibile attraverso l’attuazione di una serie di misure informate da oKKiuta & altretanto oKulata austerità. Oh (dead) god, help us all!…
AD 2013, primavera. Dopo diciotto mesi di doppietta (a canne mozze) rigore & austerità, i techno portano la legislatura alla conclusione (in)naturale. Viene quindi il momento di trarre le conclusioni di tale esperienza. In materia, l’opinione dominante rimane impietosa.
Al di là della loro epocale arroganza, spocchia, cialtroneria, ridicolaggine, ignoranza, inadeguatezza, incompetenza riguardo ad alcune fondamentali leggi sempre blaterate ma mai realizzate – prima tra tutte la riforma del famigerato bordellum – a riassumere l’egualmente epocale fallimento dei techno è sufficiente un unico dato:

debito pubblico di necroland  (marzo 2012):                                €  2,000 triliardi
debito pubblico di necroland  (marzo 2013):                                €  2,034 triliardi

auschwitz_01 Pertanto, in soli dodici mesi di rigore da burla, austerità da farsa, legalità da trivio, tassazione da sfacelo, proclami da baraccone etc etc etc:

i techno riescono a pompare il debito pubblico di necroland di altri 34 miliardi di (n)neuri,

È l’equivalente di 2,834 miliardi di (n)euri al mese. In dodici mesi, i techno scavando nelle cime abissali delle finanze di necroland un ulteriore abisso profondo più del doppio di due necro-finanziarie cumulate. Hey, man, are we the REAL brainers, or what?

Completata la salvifica opera di cui sopra, i techno si fanno da parte, incassando in ogni caso congrue/i cariche, titoli, prebende, liquidazioni, bonus, benefici, pensioni etc etc, lasciando quindi nuovamente campo libero alla necro-Kasta. Inoltre, giusto per tamponare le lacune che restano, parecchie delle grandi, grandissime teste techno trovano modo di riciclarsi nella necro-kasta stessa. What an unexpected surprise!

4. L’IMMARCESCIBILE FARDELLO DELL’AVIDITÀ

Il presente intervento non analizza la progressione – da molti definita indecente, infuriante, infamante – che conduce alle susseguenti elezioni poliTTiKe, condotte ancora una volta con l’esecrabile (a parole) bordellum, elezioni che portano la necro-Kasta alla formazione del governo attualmente in carica.
La nuova maggioranza è null’altro che la clonazione della techno-maggioranza precedente. Così come il nuovo necro-governo è null’altro che una la clonazione, virata ancora di più al ridicolo, del techno-direttorio.
Rafforzato (a parole) dall’illusorio, fittizio abbassamento del famigerato spread – divario percentuale tra titoli di (non)Stato e bund emessi dalla Germania – l’attuale necro-governo continua quindi a perseguire la strada economica dei techno: rigorosa & austera messa all’asta di titoli di (non)stato con scadenze a cinque, dieci anni.

Come la definizione stessa implica, un titolo di (non)stato è un frammento finanziario del (non)stato stesso. Il necro-governo continua così a (s)vendere – a conglomerati bancari, entità finanziarie multi-nazionali, investitori privati, oligarchi d’assalto, altri stati criminali, etc etc etc – frammenti del (non)stato. Ancora una volta però, la necro-Kasta non focalizza. O forse focalizza perfettamente:

Giorno verrà in cui il (non)stato medesimo sarà costretto a ri-comprare quei medesimi frammenti, gravati peraltro di un interesse attorno al 4/5%.

Per cui:

Domanda: con un (non)stato attualmente sommerso da 2.052 triliardi di (n)euri di debito pubblico, dove trovarà mai la necro-Kasta i fondi per ri-acquistare, su un arco di tempo di cinque/dieci anni, quegli stessi frammenti?

Risposta: da nessuna parte.

Uno stato in default nazionale (bancarotta) è, appunto, bancarotta.
Uno stato in default nazionale (bancarotta) è uno stato fallito.
Fallimento che la necro-Kasta premeditatamente, autodistruttivamente finge di ignorare.

In realtà, la necro-Kasta non può fare altro, non ritiene di fare fare altro, non vuole fare altro. Per la necro-Kasta ogni giorno di privilegi, prebende, vassalli, valvassori, valvassini, servi della gleba, pusher & meretrici È un giorno guadagnato. Ecco perché da più parti tra le grandi, titaniche teste della necro-Kasta si sente rimbalzare una la medesima indecente, infuriante, infamante barzelletta: a noi questo non può accadere.
Giusto?
Sbagliato.
Avendo i necros, i necro-techno & la necro-Kasta la memoria corta, premeditatamente, autodistruttivamente corta, non sorprende affatto che i soggetti di cui sopra non ricordino che, in tempi molto recenti, questo è già accaduto.
Dal 2009 alla data attuale, tre stati europei – Islanda, Grecia, Cipro – sono già (ufficiosamente) andati in bancarotta.
By the way, anche una fondamentale metropoli americana, per quelle necro-memorie ancora più corte, è andata bancarotta. Trattasi di Detroit, Michigan, impero (dead & buried) dell’automobile. O forse è necro-mobile? Who can say?
Detroit è schiantata da un default pari a 18 miliardi di dollari. Trattasi di oltre il doppio dell’attuale deficit dello stato della California, 31 miliardi di dollari.
Se è accaduto in questi luoghi, allora più accadere in qualsiasi altro luogo.
E necroland – per quanto dilapidata, sfondata, macellata, disastrata, cementificata, avvelenata – È comunque un luogo.

5. L’INESORABILE INCOMBERE DEL META-CENTRO

perfect_storm_03 Nel suo best-seller mondiale The Perfect Storm – divenuto poi un kolossal cinematografico di mirabolanti effetti speciali diretto dal più che notevole regista tedesco Wolfgang Petersen – , l’Autore americano Sebastian Junger spiega con estrema chiarezza in che modo uno scafo che superi ciò che viene definito “limite meta-centrico critico” sia fatalmente, ineluttabilmente destinato a rovesciarsi.
Il “meta-centro”, punto di applicazione del vettore della spinta archimedea (la forza che permette agli scafi di galleggiare sull’acqua) è l’equivalente idrodinamico del baricentro, punto di applicazione del vettore attrazione di gravità (la forza che permette alle masse di restare appoggiati alla terra).
La Torre di Pisa non cade in quanto la linea verticale tracciata dal suo baricentro fino al suolo rimane (per ora) all’interno del poligono di base. Il “limite baricentrico critico” (perimetro del poligono di base) non è quindi superato.
Tornando agli scafi, un qualsiasi velista alle prime armi è in grado di spiegare come uno scafo dotato di chiglia di deriva finisca con il rovesciarsi nel momento in cui la punta della chiglia di deriva esce dall’acqua. Questo è il “limite meta-centrico critico”.
Può sorprendere solo fino a un certo punto che gli equilibri e/o dis-equilibri dei vettori macro-economici – a meno delle inevitabili varianti & variabili generate della meccanica statistica e della legge del caos – presentino similitudini con gli equilibri meta-centrici.
Tornando a necroland, ed evidenziando di nuovo i dati terminali:

debito pubblico: 2.052 triliardi di (n)euri, in aumento;
disoccupazione nazionale: 3.2 milioni di unità, in aumento;
prelievo fiscale pro-capite: 50%, in aumento;

L’implicazione diretta è che nessun sistema economico-finanziario può risalire da un simile baratro di depauperamento, peraltro in ulteriore, inarrestabile aumento. A necroland, sotto una pressione di debito pubblico pari a 2.025 triliardi di (n)euri il limite meta-centrico critico è già superato. Conclusione:

necroland è inesorabilmente destinata a finire nel kramatorium del default nazionale.

Il punto non è se questo accadrà.
Il punto è quando questo accadrà.

6. L’INELUTTABILE PERVICACIA DEL SUICIDIO

Alla data della stesura del presente intervento, l’attuale governo necroland si trova in una condizione di estremo dis-equilibrio. Datta condizione sembrerebbe essere stata superata dal vero di una ennesima legge (necro)finanziaria. Nella realtà, tempi & metodi di applicabilità della legge medesima rimangono dubbi. Indubbia è per contro l’instabilità del necro-governo.
silvio-berlusconi-dietro-197290_tnPrimario motivo di instabilità non è il macigno del debito pubblico, non è l’ombra a lunga del krematorium, non è la tensione sociale causata della disoccupazione rampante, non è la protesta di una larga parte dell’opinione pubblica volta alla salvaguardia della carta costituzionale.
Primario motivo d’instabilità del governo di necroland è il futuro penale, e conseguentemente poliTTiKo, di un unico personaggio, un solo individuo a fronte di sessanta milioni di necros.
Davanti a condanna penale definitiva in tutti e tre i gradi di giudizio, il necro-parlamento è quindi chiamato, per legge, a votare l’espulsione di detto personaggio da qualsiasi carica poliTTiKa.
Per converso, nella prospettiva individuale di detto personaggio – demiurgo di un partito da lui stesso creato pressoché dal nulla – la situazione di cui sopra è inconcepibile e inaccettabile, intollerabile e irricevibile.
Detto personaggio, e la dirigenza del partito da lui creato dal nulla, rimangono fermi nelle loro posizioni:
deve essere trovata una soluzione affinché l’espulsione non abbia luogo.
Deve essere trovata una configurazione che cancelli la realtà giudiziaria e la sostituisca con una realtà disconnect opportunamente confezionata a misura e su misura del detto personaggio.
Si potrebbe argomentare che, qualora siffatta soluzione/configurazione venisse davvero trovata – e susseguente posta in essere dalla necro-Kasta – allora necroland sarebbe effettivante una (non)società distopica. Sarebbe realmente n (non)luogo dove il concetto di “legge” perde qualsiasi significato significato e il criterio di congruenza non tanto poliTTika quanto etica si tramuta in una sorta di disquisizione sul sesso degli angeli.

In sostanza, si potrebbe quindi argomentare che, qualora siffatta soluzione/configurazione venisse davvero trovata, necroland cesserebbe di essere un luogo di leggi.

Detto personaggio lancia/ha lanciato svariati ultimatum che sembrano rievocare fin troppo un altro, tragicamente profetico, ultimatum: Après mois, le déluge!
All’atto della stesura del presente intervento, il diBBattiDo che si avvita su quanto suesposto sembra avvicinarsi al day of reckoning, il giorno della resa dei conti.
Eppure, a dispetto della surreale risonanza di quanto suesposto, potrebbe non essere inverosimile che il destino di detto personaggio sia ormai del tutto irrilevante. Wait a sec
Così come anche i destini del governo di necroland, del parlamento di necroland, della distopica (non)società di necroland siano ugualmente del tutto irrilevanti.
L’Economia della Morte ha propri algoritmi, proprie equazioni, proprie modalità. E forse, per l’Economia della Morte, fase cannibalico-suicida estrema

il tempo di necroland è scaduto.

Forse, sia chiaro.
Inoltre, nell’ambito allargato dell’Economia della Morte, può bastare una instabilità, una sola – connessa a una qualsiasi delle sue componenti cannibalico-suicide – perché il limite baricentrico critico di necroland, già superato, vada definitivamente in frantumi.
Oltre quei frantumi c’è solo il default nazionale. Le déluge, appunto. E quindi il krematorium.
Quale genere di instabilità? Well, simili scenari sono di facile intuizione. Nell’attuale, isterica marco-economia globalizzata, l’innesco dell’instabilità potrebbe essere:

una nuova crisi petrolifera;
una ennesima guerra in uno scacchiere strategico;
un dirompente attentato terroristico;
un epocale fallimento bancario;
l’improvviso decesso di una qualche figura chiave;

Tutti eventi in grado di fare saltare il banco. Ma soprattutto le banche. O anche, in chiave di mega-cospirazione:

la volontà da parte della DE di portare necroland al day or reckoning.

Il precedente intervento della serie Death Economy si chiude con una visione forse non così millenaristica di quello che potrebbe accadere nel momento in cui il governo di necroland (o qualsiasi imitazione del medesimo) dichiarasse il default nazionale. Riassumendo al massimo:

sistema bancario (o qualsivoglia imitazione del medesimo) fallito;
scambi import-export (o qualsivoglia imitazone dei medesimi) interrotti;
apparati governativi (o qualsivoglia imitazione dei medesimi) disgregati;
sistemi pensionistici (o qualsivoglia imitazione dei medesimi) bloccati;
produzione industriale (o qualsivoglia imitazione della medesima) azzerata;
servizi pubblici (o qualsivoglia imitazione dei medesimi) cancellati;
apparati sanitari (o qualsivoglia imitazione dei medesimi) annullati.

Oltre il default nazionale, necroland potrebbe così diventare una sorta di cuneo da quarto mondo – allo stesso livello, se non addirittura inferiore, di luoghi quali Nigeria, Etiopia, Bangladesh, Afghanistan, Pakistan etc etc etc – conficcato nelle parti intime della cosiddetta (dis)UE, (dis)Unione Europea, veicolo pseudo-internazionale tra i più ininfluenti, inefficaci, inutili, ma anche più offensivamente costosi, attualmente in (non)esistenza.
In un ulteriore scenario oltre il default nazionale, necroland potrebbe essere “kommissariata” dalla suddetta UE. That’s right.
Vista la storica incapacità di necroland ad amministrare se stessa, vista la sua genetica impotenza a gestire una qualsiasi crisi sistemica, potrebbe rivelarsi necessario trattare necroland quale (concetto già menzionato) rogue nation, stato criminale.
Ciò implicherebbe la sospensione della costituzione, lo scioglimento (coatto) del parlamento, l’avvento di un primo ministro incaricato “da fuori”, corpi militari “della pace” inviati “da fuori”, milizie private arruolate “da fuori” che facciano rispettare le leggi in una situazione di “stato di emergenza permanente.”
Oltre il default nazionale, necroland potrebbe peraltro essere teatro di una “guerra tra poveri”: necros che si sbranano gli uni con gli altri per una confezione di tonno in scatola e/o per un sixpack di acqua minerale in bottiglia di plastica riciclata. Don’t you just LOVE this concept? Un buon esempio grafico di quanto sopra può venire da questo video.

Andando addirittura oltre l’estremo, essendo necroland comunque parte integrante della macro-economia globalizzata, il default nazionale potrebbe addirittura innescare una reazione a catena nell’ambito dell’intero sistema Death Economy. Collasso della moneta unica europea, contraccolpi su dollaro e yen et al, disgregazione dei rapporti di forza finanziari su vasta scala, caduta verticale dei mercati azionari etc etc etc.
Ironicamente, oltre il default nazionale, necroland potrebbe rivelarsi l’anello più forte della catena: l’anello che spezza la catena stessa.
E questo, tutto questo, È l’essenza profonda della Death Economy, Economia della Morte: suicidio assoluto, cannibalismo terminale.

Ma questo, tutto questo, è anche, inevitabilmente, congettura.

Deve per contro essere ricordato di nuovo che questo, tutto questo, È GIÀ accaduto.
Al di là degli esempi menzionati in precedenza, sono molti gli imperi, molte le nazioni che, nel corso del tempo, hanno commesso suicidio sull’altare della Death Economy. Citando solo gli esempi storicamente più recenti:

– nella seconda metà del Secolo XVII l’impero spagnolo andò bancarotta a causa delle infami politiche di razzia nel Nuovo Mondo e del ferneticante coinvolgimento nella Guerra dei Trent’anni;

– alla fine del secolo XVIII, il Regno di Francia andò bancarotta a causa della disastrosa conduzione delle finanze nazionali, sprofondando poi nella Rivoluzione Francese e nell’ulteriore disastro dell’era napoleonica;

– agli inizi del Secolo XX, l’impero russo degli zar andò bancarotta per le stesse ragioni, aprendo così la strada alla Rivoluzione d’Ottobre e al marxismo-leninismo;

– al primo terzo del Secolo XX, gli Stati Uniti andarono bancarotta nel Black Monday del 1929, finendo in un baratro di dissoluzione e degenerazione dal quale si risollevarono solamente quindici anni più tardi;

– alla metà dello stesso secolo XX, la Germania andò bancarotta dopo avere commesso suicidio politico, sociale ed economico seguendo il delirio genocidario di tale Adolf Hitler, provocando da un lato la distruzione dell’Europa, dall’altro lato la propria distruzione e auto-distruzione;

– all’ultimo quarto del Secolo XX, il marxismo-leninismo sovietico andò a propria volta bancarotta, spezzato dal doppio moloch economico di una buroKraZZia sauriana e della delirante corsa agli armamenti nucleari pompata dalla Guerra Fredda;

– nella prima decade del presente secolo XXI, gli Stati Uniti hanno di nuovo sfiorato la bancarotta nell’orgia della Economia della Morte iniziata nel 2008 con la gigantesca frode dei titoli tossici e dei mutui immobiliari a basso livello (sub-prime).

Nell’Economia della Morte nessuno, nessuno in assoluto, è immune dal krematorium.

Certamente non può esserne immune un (non)luogo grottesco e farsesco, deturpato e depravato come necroland.
Il che conduce a una inevitabile domanda: Esiste un futuro oltre il krematorium?
La ugualmente inevitabile risposta: Esiste sempre un futuro, certo.
Forse questo futuro è descritto in modo lapidario da una lirica di Jim Morrison, rocker & poeta che ancora oggi sfida l’immortalità:

We live, we die,
But death ends it not,
Journey we more into the nightmare.

Noi viviamo, noi moriamo,
Ma la morte non è la fine,
Il viaggio dentro l’incubo continua.

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