di Alessandra Daniele

Per il momento l’acceleratore svizzero LHC non ha ancora prodotto l’atteso Bosone di Higgs. L’esperimento del CERN però non può considerarsi fallito perché ha consentito di individuare altre interessanti particelle.

Il Berluscone di Archor
Nano-particella dalle molte proprietà che ha acquisito in modi oscuri, non ancora chiariti dalla fisica. Coinvolta in numerosi processi subatomici, riesce sempre a saltarne fuori. Quando viene diffusa nell’etere contamina i tessuti umani, causando la disintegrazione dei neuroni.

Il Neutroglione di Walter
Particella di carica nulla, si caratterizza per la sua assoluta inutilità ai fini di qualsiasi meccanica, atomica e subatomica. Si limita a rimbalzare da una parte all’altra senza causare alcun effetto significativo su niente, scontrandosi al massimo con particelle analoghe altrettanto inerti.

Il Fascione di LaRousse
Sfruttata dai fisici nazisti durante il loro fallimentare tentativo di produrre la prima fissione atomica, questa particella deriva dal decadimento degli ultimi elementi della tavola periodica, e produce solo scorie tossiche.

Il Capezzone di Panell
Derivata dalla disintegrazione dei radicali liberi, questa particella viene costantemente attratta dalla più vicina fonte di potenza, e vi si lega a prescindere dalla valenza della carica, purché sia una carica. Poi ne assume le caratteristiche.

Il Marone di Robert
Particella microscopica, parte di una nube ionica, si scontra esclusivamente con altre particelle di potenza molto inferiore alla sua. A quelle di potenza superiore si lega in modo indissolubile, cogli ioni che la seguono sempre e comunque.

Il Tonone di Piotr
Benché pirotecniche, le reazioni esplosive innescate dall’attività di questa particella non si sono rivelate finora realmente effettive sul nucleo di nessun elemento. Il Tonone rimane comunque ancorato all’inattivo Neutroglione.

Il Vaticone di Benedict
Secondo alcuni fisici creazionisti contenderebbe al Bosone di Higgs la definizione di “particella di Dio”. Tutto il resto della comunità scientifica invece lo considera soltanto un bosone.

Purtroppo, durante una delle principali fasi dell’esperimento al CERN si è verificato un incidente: uno dei tecnici di laboratorio è rimasto per errore alcuni minuti bloccato all’interno dell’ acceleratore, assorbendo un vasto assortimento di particelle non identificate. Appena estratto, è stato immediatamente ricoverato per accertamenti medici, ai quali però si è inspiegabilmente sottratto fuggendo. La successiva misteriosa apparizione di un bizzarro individuo in calzamaglia, mantello e mascherina, con sul petto la scritta “SuperBosone”, potrebbe essere collegata in qualche modo all’incidente.

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