di Riccardo Valla
finecoccige.jpg[Qui tutte le puntate de IL COCCIGE DA VINCI]

Riassunto. Parigi, estate 2005. Il Conservatore del Louvre, Sommelier, è stato ucciso. Al museo, Madame Madeleine Pâtissière rivela di essere la madre di Valjean; il padre era l’ucciso. Si procede alla lettura di un antico documento, il “Coccige Da Vinci”.

— Quindi il sorriso della Gioconda… — disse Fouché.
— Chiaramente, Madonna Lisa era un’iscritta al Pus Dei, un’agente provocatrice. Nelle mie carte ci sono alcuni accenni… nelle carte che l’Ordine non riesce più a trovare, voglio dire. Ma la pergamena continua: “La sapienza è figliola della sperienzia. Avendo io sperimentato la fellatio che mi era vietata, invito ognuno a porre fine al nostro Priorato. Voi che cercavate l’unione divina, quanti vani disegni in simile cerca avete creati! Accompagnatevi colli cercatori dell’oro.

“E la mia sperienza si faccia più volte, acciò che qualche accidente non impedissi o falsassi tal prova, che le sperienzia fussi falsa, e ch’ella ingannassi o no il suo speculatore.
“ ‘l nocchier ch’entra in navilio senza timone o bussola, mai ha certezza dove si vada. Bruciatosi a la fiamma, il parpaglione misero dice: ‘O falsa luce, quanti come me debbi tu avere, ne’ passati tempi, avere miserabilmente ingannati. O si pure volevo vedere la luce, non dovev’io conoscere il sole dal falso lume dello spurco sevo?’
“Avendo avuto contezza delle pratiche de l’inimico Ordine, dico che meglio fia lasciare lo nostro. Solo al cimento si conosce il vero oro.”
— Ossia Leonardo rassegnava le dimissioni e scioglieva il Priorato — commentò Tonnorosa. — Ecco perché il nostro Ordine è sempre riuscito a far tacere il Priorato di Sion.
— Be’, più che scioglierlo cercava forse di mettere fine a una vecchia frattura che era nata da un malinteso… Maria Maddalena era così gelosa… senza motivo.
— Potremmo unire gli ordini — suggerì il vescovo.
— Sì, fare un unico ordine suddiviso in tre sezioni — propose l’inglese.
— E che ordine? — chiese Madame, sospettosa.
— Ma il mio, l’Opus Gay! — sorrise Teadrinker.
— Be’, se c’è il professor Long Dong, io ci sto! — sorrise subito il vescovo.
— Oh, non contate su di me — disse Madame. — Io sono stufa di ordini para-religiosi, non hanno stancato anche lei, ispettore?
— Senza dubbio — rispose Fouché, prendendola sotto braccio.
— Ma Valjean? — chiese Sophie, preoccupata. — Con quell’accusa che pende su di lui, sprecare in carcere tutto quel ben di Dio…
— Be’, come diceva il professore, è stato chiaramente un momento di smarrimento, dovuto alla rivelazione di essere stato abbandonato dal padre. Penso di potergli evitare il carcere, visto la non ripetibilità del reato, ma dovrà essere affidato ai servizi sociali.
— Potrei prenderlo in affidamento io… — suggerì Sophie.
— La cosa è possibile, se anche Madame è d’accordo… — convenne il poliziotto. — Io potrei incaricarmi dei controlli.
— Bene — terminò per tutti il vescovo. — Sophie può diventare la nocchiera del Priorato con Valjean; il documento lo teniamo io e Teadrinker e intanto ci accordiamo per il nostro nuovo ordine. Mi pare sia tutto a posto, vero?
— Un momento! — esclamò Longdon, dalla libreria. — Quel documento è un falso! Ecco qui, negli Aforismi di Leonardo, tutti i pezzi originali che qualcuno ha copiato! E per di più, una delle parole che Sommelier mi aveva fatto controllare era proprio “fellatio”, che al tempo di Leonardo non era usata! Solo il verbo felare!
Teadrinker guardò il vescovo Tonnorosa e scosse la testa. — Bei rompicoglioni, questi professori di simboli! Le confesso che se non fosse stato per la faccenda del long dong, sa, caro vescovo…
— A chi lo dice! — ripose l’alto prelato, guardando Valjean che parlava fitto fitto con Sophie. — Per poi lasciarmi così, dopo tutti i sacrifici che ho fatto. E per una donna, addirittura!

(19-FINE)