battistiligue.gifNel pomeriggio di ieri, presso la sede parigina della Lega per i Diritti dell’Uomo, si è tenuta una conferenza stampa sulla situazione di Cesare Battisti.
In una sala affollatissima, sono intervenuti:
– Michel Tubiana, presidente della lega per i Diritti dell’Uomo, che ha messo in connessione i casi di Cesare Battisti e di Paolo Persichetti, denunciando il malfunzionamento della giustizia italiana che ha imposto processi iniqui negli anni Settanta e Ottanta, e terminando il suo intervento con una riflessione sull’attuale posizione del governo francese: “Rinnegare la parola data non è soltanto un attentato all’onore della Francia, significa sovvertire tutti i fondamenti della politica”.
– Irène Terrel, avvocato di Cesare Battisti, a proposito della posizione del governo parla di una “forma di oltraggio all’etica politica”. Terrel ha fatto giustizia sul caso dei vicini di casa di Cesare Battisti, che avrebbero sporto denuncia contro di lui: si tratta di una deliberata volontà di criminalizzazione. Ha inoltre ricordato come sia falso sostenere che Cesare, una volta estradato in Italia, avrebbe diritto a un nuovo processo: egli dovrebbe al contrario scontare le condanne comminategli mentre era in contumacia. De Felice, altro avvocato di Battisti, ha letto un passo di un documento della polizia che pretenderebbe che, nel ’91, la corte di appello abbia sentenziato A FAVORE all’estradizione – quando la verità è esattamente l’opposto.
– Philippe Sollers ha dato lettura di un magnifico testo di Erri De Luca che presto sarà pubblicato su Le Monde.
– Sono stati letti messaggi o sono intervenuti direttamente rappresentanti delle seguenti organizzazioni: Cimade (organizzazione umanitaria protestante), Sindacato degli Avvocati di Francia, France Liberté (Danielle Mitterrand), Sindacato della Magistratura.
– Il biologo Albert Jacquard (una personalità estremamente nota in Francia) ha preso la parola in qualità di semplice cittadino.
– Michèle Lesbre, scrittore, ha presentato l’appello francese e ha segnalato un gran numero di iniziative di solidarietà: il sindaco di Valence, la cittadina di Frontignan, in cui si tiene un festival del noir, ha intenzione di nominare Battisti cittadino onorario.
– Serge Quadruppani ha presentato l’appello italiano e ha spiegato perché è così difficile che passi in Italia, come le forze politiche svolgano un ruolo centrale nell’impedire un riesame del periodo 70-80, in nome della lotta contro il terrorismo, e perché la sinistra abbia delegato ai giudici il tentativo di risolvere i problemi che la politica non è più in grado di affrontare – in particolare: come sbarazzarsi di Berlusconi e del berlusconismo.
– Un rappresentante del Partito comunista francese (di cui erano presenti molti eletti) ha annunciato che il gruppo comunista del Consiglio comunale parigino proporrà che Cesare Battisti venga nominato “amico della Città di Parigi”.
– Il Capo di Gabinetto di François Hollande, segretario generale del Partito Socialista, ha letto un messaggio di quest’ultimo che insiste nuovamente sulla necessità di “rispettare la parola data”.
La riunione si è conclusa con la lettura di “alcune parole di Cesare Battisti”, un testo scritto in occasione dell’espulsione di Paolo Persichetti.