Terminusdi Alessandra Daniele

Secondo le anticipazioni della prossima stagione televisiva, ci aspetta un’invasione di morti viventi di tutte le categorie. A In the Flesh, Les Revenants e Resurrection s’aggiungeranno Babylon Fields, Intruders, The Messengers, The Returned, iZombie e Z Nation.
L’epidemia deriva soprattutto dal mostruoso successo di The Walking Dead, diventata la serie più seguita degli USA e fortunatamente, nonostante i vari difetti e i cambi di showrunner, rimasta sostanzialmente fedele alla sua funzione disturbante tipica della Genre Fiction.
Spoiler
In questa quarta stagione Carol, uno dei personaggi considerati più umani, ha finito per ammazzare la bambina che aveva addestrato all’uso dei coltelli per autodifesa, dopo che la frugoletta li aveva adoperati per sbudellare la sorellina. Rick s’è salvato da una gang di assassini stupratori azzannandone il leader alla gola, e strappandogli la giugulare esattamente come fanno gli zombie. E la comunità di Terminus, che prometteva un rifugio sicuro per tutti, s’è rivelata una trappola gestita da cannibali.
Scott Gimple, attuale showrunner della serie, non è all’altezza del predecessore Glen Mazzara, troppo spesso quest’anno la deriva ferina dei personaggi è stata presentata come un male necessario alla sopravvivenza, mentre l’anno scorso era invece esplicito come per i protagonisti – in particolare i leader – la minaccia zombie fosse al contrario un pretesto per scatenare i propri istinti naturali. Almeno però è rimasto ben chiaro quanto il pericolo principale non siano i morti viventi, ma proprio i sopravvissuti, e quanto il titolo “The Walking Dead” sia in realtà riferito a tutti noi.
La serie quindi rimane anche la migliore chiave di lettura della politica italiana, non come l’adopera Grillo però, che in modo strumentale la riduce a ”grillini buoni contro ka$ta-zombie cattivi”, bensì come studio antropologico sulle forme di aggregazione sociale, e sui diversi modelli di leadership, analisi fra le intenzioni originali del fumetto di Kirkman.
Con la sua furia malcelata da un sinistro paternalismo, quest’anno il Governor ricordava proprio Grillo, o almeno la sua maschera pubblica.
Terminus invece, con la sua facciata da idilliaca comunità progressista che nasconde un mattatoio, è una perfetta allegoria del governo Renzi.