Riforma del lavoro – Carmilla on line https://www.carmillaonline.com letteratura, immaginario e cultura di opposizione Wed, 29 Oct 2025 21:32:56 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.26 La Festa dei Laboratori https://www.carmillaonline.com/2017/05/01/la-festa-dei-laboratori/ Sun, 30 Apr 2017 22:00:28 +0000 https://www.carmillaonline.com/?p=37955 di Alessandra Daniele

dnaDa quando negli anni venti del nuovo millennio la flessibilità genetica ha risollevato le sorti dell’economia e dell’occupazione, la Festa del Primo Maggio è dedicata alla preziosa opera dei Laboratori di Ingegneria che ogni giorno modificano migliaia di risorse umane secondo le richieste del mercato, sempre operando sul DNA di soggetti adulti e mai di embrioni, nel pieno rispetto dei dettami della Chiesa Cattolica Gli operai multibraccia, i centralinisti multiorecchie, gli edili dallo scheletro gommoso che cadendo dalle impalcature rimbalzano al loro posto, i petrolchimici che respirano metano, le badanti poliocchiute e quelle multifiga, i metalmeccanici metallizzati, ormai sono [...]]]> di Alessandra Daniele

dnaDa quando negli anni venti del nuovo millennio la flessibilità genetica ha risollevato le sorti dell’economia e dell’occupazione, la Festa del Primo Maggio è dedicata alla preziosa opera dei Laboratori di Ingegneria che ogni giorno modificano migliaia di risorse umane secondo le richieste del mercato, sempre operando sul DNA di soggetti adulti e mai di embrioni, nel pieno rispetto dei dettami della Chiesa Cattolica
Gli operai multibraccia, i centralinisti multiorecchie, gli edili dallo scheletro gommoso che cadendo dalle impalcature rimbalzano al loro posto, i petrolchimici che respirano metano, le badanti poliocchiute e quelle multifiga, i metalmeccanici metallizzati, ormai sono milioni coloro che devono il loro posto di lavoro alla geniale opera dei Laboratori, e ai relativi nuovi Contratti Mutanti.
Oggi gli imprenditori non devono più preoccuparsi di arcaiche assurdità come le norme di sicurezza, gli operai ignifughi non necessitano di misure antincendio, e non c’è turno che un operaio auto-anfetaminico possa considerare troppo usurante.
Non più una fabbrica a misura d’uomo, ma un uomo a misura di fabbrica, letteralmente.
La disoccupazione non è più una condizione avvilente che grava sulla collettività, ma solo una breve transizione fra una riconversione genetica e l’altra. Gli impiegati polidattili in esubero possono farsi crescere le branchie, e spostarsi nel settore marittimo come polpoperai, le maestranze dell’obsoleto mondo della cultura possono rimpiazzare le parti del loro cervello ormai inutili con wetware contabile, e ricollocarsi come registratori di cassa viventi.
Tutte le nostre imprese sono tornate competitive, compresa Alitalia, i cui piloti alati sono in grado di trasportare cargo passeggeri in tutto il mondo senza l’ausilio d’ingombranti e dispendiosi motori meccanici.
La nuova era è cominciata.
Buona Festa dei Laboratori a tutti.

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Intervento sul lavoro https://www.carmillaonline.com/2014/10/12/intervento-sul-lavoro/ Sun, 12 Oct 2014 20:42:58 +0000 http://www.carmillaonline.com/?p=18049 di Alessandra Daniele

mani– Come saprete, il vostro collega ha perso una mano in un disgraziato incidente – esordisce in tono compunto il padrone dell’azienda – il governo ha però deciso che è il momento di intervenire, e fare finalmente qualcosa di concreto per combattere le ingiustizie create dagli incidenti sul lavoro. – Era ora – commenta uno degli operai riuniti nel capannone. Il proprietario annuncia: – Anche a tutti voi sarà amputata una mano. E verrà sostituita con una pinza metallica che vi renderà più efficienti alla catena di montaggio. Gli [...]]]>
di Alessandra Daniele

mani– Come saprete, il vostro collega ha perso una mano in un disgraziato incidente – esordisce in tono compunto il padrone dell’azienda – il governo ha però deciso che è il momento di intervenire, e fare finalmente qualcosa di concreto per combattere le ingiustizie create dagli incidenti sul lavoro.
– Era ora – commenta uno degli operai riuniti nel capannone.
Il proprietario annuncia:
– Anche a tutti voi sarà amputata una mano. E verrà sostituita con una pinza metallica che vi renderà più efficienti alla catena di montaggio.
Gli operai si scambiano un’occhiata incredula
Il proprietario continua.
– Vi garantisco che la rimozione della mano sarà effettuata da un’equipe di chirurghi specialisti in condizioni di assoluta sicurezza sanitaria. E questo è sicuramente molto di più di quanto abbia avuto il vostro collega.
– Di che cazzo sta parlando?
– Del nuovo Chop Act, che prevede l’amputazione delle vostre mani in esubero.
– Ma è una follia da macellai!
– No, è giustizia sociale – il proprietario assume un tono indignato – rispetto al vostro collega adesso voi avete una mano in più, e questa è una discriminazione inaccettabile.
Uno degli operai s’avvicina al padrone con aria minacciosa.
Un paio di contractors della sicurezza lo afferrano, lo stordiscono con un taser, e lo trascinano via.
Il padrone dell’azienda tocca lo schermo del suo smartphone.
Un plotone di contractors armati circonda gli operai.
– Coloro che resistono al cambiamento per rimanere attaccati ai privilegi del passato saranno i primi ad essere amputati.
Le porte del capannone si chiudono.
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Disarticolo 18 https://www.carmillaonline.com/2014/09/28/disarticolo-18/ Sun, 28 Sep 2014 20:42:26 +0000 http://www.carmillaonline.com/?p=17758 di Alessandra Daniele

trilobitaIl nuovo contratto di lavoro a tutele crescenti seguirà criteri evoluzionistici. Appena assunto, il lavoratore avrà gli stessi diritti d’un protozoo unicellulare. Dopo dieci anni acquisirà i diritti d’un celenterato. Dopo vent’anni quelli d’un invertebrato senza esoscheletro. Dopo trent’anni potrà accedere ai diritti d’un lamellibranco. Dopo quarant’anni a quelli d’un trilobita. A questo ritmo, con tre miliardi di anni d’anzianità lavorativa potrà aspirare a una pensione da scimpanzè. “Il nostro paese ha bisogno di evolversi, e non c’è sistema migliore che adoperare gli stessi metodi dell’evoluzione – ha dichiarato Matteo Renzi – Riformeremo la specie. La [...]]]> di Alessandra Daniele

trilobitaIl nuovo contratto di lavoro a tutele crescenti seguirà criteri evoluzionistici. Appena assunto, il lavoratore avrà gli stessi diritti d’un protozoo unicellulare.
Dopo dieci anni acquisirà i diritti d’un celenterato.
Dopo vent’anni quelli d’un invertebrato senza esoscheletro.
Dopo trent’anni potrà accedere ai diritti d’un lamellibranco.
Dopo quarant’anni a quelli d’un trilobita.
A questo ritmo, con tre miliardi di anni d’anzianità lavorativa potrà aspirare a una pensione da scimpanzè.
“Il nostro paese ha bisogno di evolversi, e non c’è sistema migliore che adoperare gli stessi metodi dell’evoluzione – ha dichiarato Matteo Renzi – Riformeremo la specie. La palude del Brodo Primordiale non ci fermerà”.
Il precariato sarà sostituito dal predariato, un rapporto fra lavoratori e datori di lavoro identico a quello fra prede e predatori.
Chi farà ricorso contro un licenziamento discriminatorio non sarà reintegrato. Sarà disintegrato.
La composizione del nuovo Senato sarà basata su criteri proporzionali. La classe più rappresentata quindi sarà quella degli artropodi.
Il Senato non sarà più elettivo, e questo dimezzerà i costi del Parlamento.
Anche la Camera non sarà più elettiva, e questo azzererà i costi del Parlamento.
È in arrivo anche la Giustizia a tutele crescenti. I diritti degli indagati aumenteranno in proporzione ai reati commessi, e ai precedenti penali. I criminali recidivi saranno quindi i più tutelati, in quanto clienti fissi.
In caso di reati finanziari le tutele cresceranno anche in proporzione all’entità della somma sottratta.
Sull’ordine pubblico è invece previsto un giro di vite. Oltre all’arresto differito, durante le manifestazioni verrà introdotto l’arresto dissociato: sarà possibile arrestare qualcuno anche per i reati commessi da qualcun altro.
Qualsiasi forma di danneggiamento della proprietà (compresi cassonetti rovesciati e scritte sui muri) verrà considerata terrorismo, e perseguita come tale. Un drone bombarderà la casa del presunto responsabile, sterminando la sua famiglia. Accidentalmente.

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L’uomo del Destino https://www.carmillaonline.com/2014/06/15/luomo-del-destino/ Sun, 15 Jun 2014 21:01:44 +0000 http://www.carmillaonline.com/?p=15446 pianetidi Alessandra Daniele

Il sorridente faccione olografico del neopremier appare dal nulla con un lampo quadricromo, espandendosi rapidamente fino a saturare il piccolo soggiorno. Le olotrasmissioni nazionali del neopremier sono sempre programmate per riempire tutto lo spazio disponibile nell’ambiente. Le due ragazze si ritrovano inghiottite dall’incorporeo testone ammiccante che annuncia garrulo: “Buon giorno! Ecco le riforme della settimana. Ariete: il vostro  carattere impulsivo non sopporta le lungaggini del bicameralismo perfetto. Per voi abbatteremo il Senato, facendo posto a un nuovo binario della TAV. L’iter legislativo diventerà così veloce che le riforme successive [...]]]> pianetidi Alessandra Daniele

Il sorridente faccione olografico del neopremier appare dal nulla con un lampo quadricromo, espandendosi rapidamente fino a saturare il piccolo soggiorno. Le olotrasmissioni nazionali del neopremier sono sempre programmate per riempire tutto lo spazio disponibile nell’ambiente.
Le due ragazze si ritrovano inghiottite dall’incorporeo testone ammiccante che annuncia garrulo:
“Buon giorno! Ecco le riforme della settimana. Ariete: il vostro  carattere impulsivo non sopporta le lungaggini del bicameralismo perfetto. Per voi abbatteremo il Senato, facendo posto a un nuovo binario della TAV. L’iter legislativo diventerà così veloce che le riforme successive saranno approvate un mese prima d’essere state pensate.
Toro: se siete piccoli o medi imprenditori è in arrivo per voi un finanziamento miliardario! Cliccate qui… ”
– Le solite balle – Sbuffa una delle due ragazze.
– Fammi sentire il mio segno – la zittisce l’altra.
“…Bilancia: il vostro senso di giustizia vi renderà entusiasti dell’imminente riforma del Codice, concepita in modo che soltanto i colpevoli vengano processati. La trasparenza delle Grandi Opere sarà garantita dai nuovi poteri assegnati al Controllore, tra cui la vista a raggi X, e dalla sua task force di X Men, mutanti per il cambiamento”.
– Ma come si fa a stabilire chi è colpevole prima che venga processato? – Obietta la prima ragazza.
– Piantala di gufare – taglia corto la seconda.
“…Scorpione: niente più rane delle favole e impulsi autolesionisti per noi, il Partito DemoPratico è finalmente e concretamente unito per il Bene del Paese!”
– E tutti quelli della minoranza che sono stati messi in animazione sospesa?
– Gufi.
“Acquario: la vostra Era è cominciata! I dipendenti pubblici verranno trasferiti da un raggio tachionico alla velocità del pensiero. Le obsolete e pericolanti scuole pubbliche saranno sostituite da innesti di memoria didattica. L’energia per le aziende sarà gratuita perché nascerà dalla forza interiore catalizzata dall’allineamento planetario”.
“Sarà tre volte Natale, e festa tutto l’anno…”
– Sssh.
“Pesci: per la vostra sfrenata fantasia abbiamo ideato una riforma del lavoro con altre cinquemila nuove tipologie di contratto a termine. Si potrà assumere a tempo determinato anche per un minuto, rinnovabile milioni di volte in loop, modalità Contratto della Marmotta. In omaggio, mille sms per ogni piccolo imprenditore che diventa medio, anulare, pollice, indice, o mignolo. La luna consiglia: spendete subito tutto il bonus, l’economia sta per ripartire ad altissima velocità per arrivare là dove non era mai giunta prima!”
Con un ultimo sorriso, il faccione si dissolve. Le due ragazze si ritrovano nel piccolo soggiorno vuoto.
– Credi davvero a quel cazzaro? – Chiede la prima. L’altra alza le spalle.
– Dicono che porta fortuna.
Fortuna? Beh, la faccia ce l’ha.

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Il Ruggito del Cazzaro https://www.carmillaonline.com/2014/03/23/il-ruggito-del-cazzaro/ Sun, 23 Mar 2014 22:38:11 +0000 http://www.carmillaonline.com/?p=13583 di Alessandra Daniele

coniglio-cilindroRenzi aveva promesso di farsi valere in Europa. Quindi ha guardato la Merkel dritto negli occhi, e gliel’ ha detto forte e chiaro: “Obbedisco”. Poi s’è voltato verso la telecamera, ed ha aggiunto: “ma lo faccio per me stesso, non per te”. Alla camera dei deputati ha invece parlato ininterrottamente per sei ore. Senza dire niente. Come sempre, a braccio: se dovesse riempire un pezzo di carta con le cose che dice davvero, il risultato sarebbe un foglio bianco. Intanto, entrava in vigore il primo decreto del suo “Jobs [...]]]> di Alessandra Daniele

coniglio-cilindroRenzi aveva promesso di farsi valere in Europa.
Quindi ha guardato la Merkel dritto negli occhi, e gliel’ ha detto forte e chiaro:
“Obbedisco”.
Poi s’è voltato verso la telecamera, ed ha aggiunto: “ma lo faccio per me stesso, non per te”.
Alla camera dei deputati ha invece parlato ininterrottamente per sei ore. Senza dire niente. Come sempre, a braccio: se dovesse riempire un pezzo di carta con le cose che dice davvero, il risultato sarebbe un foglio bianco.
Intanto, entrava in vigore il primo decreto del suo “Jobs Act”, che aumenta ulteriormente la precarietà del lavoro, rendendo milioni di persone ancora più facili da sfruttare e licenziare.
Renzi è considerato da molti italiani una speranza di cambiamento. L’ultima. I sondaggi gli danno ancora un consenso popolare superiore al 40%.
Renzi in realtà è un cazzaro. L’ennesimo. Quanto ci metteranno gli italiani ad accorgersene stavolta?
Sappiamo che alcuni non se ne accorgeranno mai.
Ci sono ancora milioni di italiani che votano Berlusconi, e che alle elezioni europee lo cercheranno sulla scheda, pronti a votare uno qualsiasi dei suoi figli – se candidati – solo perché ha lo stesso cognome.
C’è ancora chi vota Alessandra Mussolini per lo stesso motivo.
E c’è chi ha eletto Di Battista del M5S, il figlio segreto della coppia Bonolis – Laurenti.
Certi elettori grillini sono un interessante caso di cecità selettiva: si sono sciroppati tutte le dietrologie snocciolate da Grillo durante l’intervista a La 7, senza vedere come se ne servisse per cambiare discorso ed eludere ogni domanda di Mentana sul vero ruolo di Casaleggio nel M5S.
La settimana scorsa molti leghisti hanno invece votato per l’indipendenza del Veneto, paragonandolo alla Crimea, benché le stronzate che spara la Lega non producano abbastanza metano per un gasdotto.
Ci sarà sempre qualcuno che crederà a Renzi.
La cosiddetta luna di miele con la maggioranza del paese però non durerà in eterno.
Ultimamente l’emivita dei cazzari s’è ridotta notevolmente. Monti s’è smontato ben prima del previsto. Letta s’è squagliato subito come una di quelle bistecche gonfiate con gli estrogeni che sulla graticola si riducevano immediatamente a uno straccetto carbonizzato.
Renzi è un imbonitore tronfio e logorroico che la sta sparando troppo grossa. Si descrive come un “torrente impetuoso”, ma è soltanto un tombino intasato.
Quando le date del suo calendario del FantaCambio saranno passate tutte invano, le sue millantate riforme si saranno rivelate tutte per quelle cazzate reazionarie che sono, la maggioranza degli italiani s’accorgerà che la ricetta economica è sempre la stessa e sforna la solita merda, e così anche Renzi sarà bruciato. I suoi Quattro Salti in Padella finiranno nella brace.
Quale altro Coniglio Cacciaballe uscirà dal cappello del governissimo allora?
Il Toto Cazzaro è già cominciato, e non c’è praticamente nessuno nel PD di Renzi che non si stia già provando le sue scarpe. Dai presunti fedelissimi, ai nemici che hanno finto di arrendersi, agli ex amici che ha fregato.
E a Bruxelles già si ridacchia anche di lui.

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Un bel contratto dura poco (figurarsi uno brutto) https://www.carmillaonline.com/2014/03/22/un-bel-contratto-dura-poco-figurarsi-uno-brutto/ Sat, 22 Mar 2014 20:23:29 +0000 http://www.carmillaonline.com/?p=13615 di Alessandro Villari

22/04/2013 Roma, rasmissione televisiva Otto e Mezzo, nella foto Matteo RenziIl decreto-legge che inaugura il Jobs Act di Matteo Renzi è appena entrato in vigore: se il buon giorno si vede dal mattino, c’è davvero da preoccuparsi. Non ci sono particolari sorprese rispetto a quanto annunciato nel comunicato stampa del governo e nei successivi chiarimenti del Ministero del Lavoro. Ora apprendiamo che il provvedimento viene ufficialmente spacciato per una misura “al fine di generare nuova occupazione, in particolare giovanile“, e per rendere il contratto a [...]]]> di Alessandro Villari

22/04/2013 Roma, rasmissione televisiva Otto e Mezzo, nella foto Matteo RenziIl decreto-legge che inaugura il Jobs Act di Matteo Renzi è appena entrato in vigore: se il buon giorno si vede dal mattino, c’è davvero da preoccuparsi.
Non ci sono particolari sorprese rispetto a quanto annunciato nel comunicato stampa del governo e nei successivi chiarimenti del Ministero del Lavoro. Ora apprendiamo che il provvedimento viene ufficialmente spacciato per una misura “al fine di generare nuova occupazione, in particolare giovanile“, e per rendere il contratto a termine e l’apprendistato “maggiormente coerenti con le attuali esigenze del contesto occupazionale e produttivo, nazionale e internazionale“.
È assolutamente evidente che le attuali esigenze di cui si parla sono quelle del padronato, che non si stanca mai di incassare nuovi strumenti per ricattare i lavoratori, stroncare i focolai di protesta, e alla fine della fiera abbassare gli stipendi: ancora una volta sono questi gli obiettivi, e questi i verosimili risultati dell’ennesima controriforma, che come tutte quelle che l’hanno preceduta non creerà neppure un posto di lavoro e contribuirà a peggiorare sensibilmente la qualità della vita di milioni di persone. È questa la vera ragione per cui viene scelto lo strumento del decreto-legge: non certo il timore che un Parlamento largamente addomesticato possa disapprovare il testo, ma il desiderio di imporre questa riforma senza che neppure se ne discuta, per fare in modo che passino il meno possibile, al di fuori dei soliti circoli, il vero significato e le conseguenze concrete del decreto.
Vediamone ancora una volta il contenuto, visto che ora abbiamo qualcosa di certo da commentare:

1. I contratti a termine (e in somministrazione)

Sarà sempre possibile stipulare contratti a termine di qualsiasi durata (fino a 36 mesi, ma 36 mesi è appunto il periodo massimo in cui si può essere assunti a termine) per lo svolgimento di qualsiasi mansione, senza necessità di individuare e specificare alcuna ragione. Entro i 36 mesi lo stesso contratto potrà essere anche prorogato fino a 8 volte: in pratica, un’azienda potrà assumere un lavoratore con un contratto di quattro mesi, e rinnovarlo o prorogarlo ogni 4 mesi per tre anni. In qualsiasi momento, naturalmente, oltre che alla fine dei tre anni, potrà anche decidere di non rinnovarlo o prorogarlo, senza che sia possibile protestare.
La conseguenza pratica è che, per tre anni, il datore di lavoro avrà diritto di vita e di morte sul lavoratore, potendo pretendere qualunque cosa (straordinari non pagati, disponibilità a saltare ferie o a lavorare in malattia) con la minaccia anche solo implicita che in caso di “sgarro” lo potrà mandar via senza colpo ferire; nel caso di una lavoratrice, non appena le vedrà al dito un anello di fidanzamento potrà non rinnovare il contratto nel “timore” che rimanga incinta. E via discorrendo.
Il ministro del lavoro Giuliano Poletti ha dichiarato qualche giorno fa che, dopo 36 mesi di contratto, è verosimile che l’azienda stabilizzi il lavoratore, ma la realtà dei fatti dimostra esattamente il contrario: già adesso, pur sapendo che se non lo stabilizzano dopo i 36 mesi può fare causa, e in 9 casi e mezzo su 10 vincerla, lo licenziano ugualmente. Figuriamoci con la certezza dell’impunità.
Qualcuno obietterà che è fissato un limite quantitativo all’utilizzo di contratti a termine, il 20% dell’organico complessivo. Innanzitutto, il decreto stesso fa salve tutte le già ampie possibilità di derogare a questo limite, comunque superiore a quello attualmente fissato nella maggior parte dei contratti collettivi: in fase di avvio di nuove attività, per ragioni di carattere sostitutivo o per lavori “stagionali”, nell’ambito del teatro e della televisione per specifici spettacoli o programmi, con lavoratori sopra i 55 anni non esisterà comunque nessun limite. Ma oltre a questo, nelle grandi aziende è comunque praticamente impossibile superare il 10% di personale a tempo determinato, considerando il personale amministrativo, gli impiegati di alto livello e i quadri, che normalmente devono assicurare continuità all’organizzazione aziendale: è per le mansioni a bassa specializzazione, quelle che neppure fanno curriculum e da cui non c’è mobilità ascendente, che la precarietà diventerà sempre l’unica regola. Per le imprese molto piccole, invece, quelle con meno di 5 dipendenti, sarà comunque sempre possibile stipulare un contratto a tempo determinato: non affezionatevi troppo alla cameriera che vi serve il caffè la mattina, non la vedrete a lungo.
Quasi dimenticavo di scrivere che tutte queste belle novità valgono anche per i contratti di lavoro in somministrazione, quelli tramite agenzia insomma: anche lì, niente più impugnazioni, etc. etc.

2. I contratti di apprendistato

Neppure qui ci sono sorprese rispetto a quanto era stato annunciato: eliminato l’obbligo di mettere per iscritto il piano formativo e di far svolgere all’apprendista anche della formazione esterna, vengono meno anche gli ultimi (peraltro risibili) ostacoli alla possibilità di assumere un apprendista senza fargli fare nemmeno 5 minuti di formazione. Con l’eliminazione di qualunque vincolo di stabilizzazione di una certa percentuale apprendisti per poterne assumere di nuovi, l’apprendistato diventa ufficialmente soltanto un contratto a termine più a buon mercato, tra agevolazioni contributive e retribuzioni più contenute.
Anche in questo caso, non un solo posto di lavoro verrà creato grazie a questa liberalizzazione: l’unica conseguenza sarà un aumento dello sfruttamento degli apprendisti, e un aumento della concorrenza per gli stessi posti di lavoro, con il prevedibile effetto di diminuire ulteriormente i salari.
Perché, alla fine, si torna sempre lì: per reggere la concorrenza, il padronato non cerca altro rimedio che tagliare il costo del lavoro, e a questo governo che come gli ultimi rappresenta esclusivamente gli interessi dell’imprenditoria non chiede altro che nuovi strumenti per pagare di meno a parità di lavoro.
Sempre il ministro Poletti ha dichiarato che gli effetti di questo decreto si vedranno nel giro di dieci mesi: su questo sono d’accordo. Nei prossimi mesi, i precari con quasi tre anni di “anzianità” perderanno il posto di lavoro senza poter fare più niente per riaverlo indietro, o almeno chiedere una buonuscita. Pure chi finora non si è mai sognato di impugnare un contratto alla scadenza, nella speranza che venga rinnovato, si troverà deluso e disarmato.
Per i precari ancora meno tutelati, quelli con il contratto a progetto o la finta partita IVA, per non parlare di chi lavora in nero, la concorrenza dei contratti a termine e di apprendistato liberalizzati significherà compensi più bassi rispetto a quelli già miserabili di oggi.
Per tutti, anche per i lavoratori a tempo indeterminato, alla prossima ondata di scadenze contrattuali vedremo rinnovi al ribasso, un peggioramento complessivo dei diritti e delle condizioni di lavoro in cambio di poche briciole, la diminuzione progressiva dei salari reali, il tutto in mancanza di un valido strumento per alzare la posta.

Tra dieci mesi, se non si mette in campo da subito una resistenza all’altezza dell’attacco che ci viene portato, sarà troppo tardi per accorgersi di tutto quello che è stato perso.

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Secondo Matteo https://www.carmillaonline.com/2014/03/16/secondo-matteo/ Sun, 16 Mar 2014 21:04:02 +0000 http://www.carmillaonline.com/?p=13488 di Alessandra Daniele

Renzilon”Ricapitoliamo il programma: entro marzo nuova legge elettorale e avvio riforme istituzionali, ad aprile il Jobs Act per rilanciare l’occupazione, a maggio razionalizzazione del fisco e della burocrazia, meno tasse per tutti, a giugno riforma della Giustizia. Voi mi direte: Matteo, e a luglio andate in vacanza? Certo che no. Anzi, avvieremo l’iniziativa più importante, che non esito a definire rivoluzionaria: la riforma della genetica. Riscriveremo il DNA degli italiani eliminando l’obsoleto limite alla replicazione delle cellule che ci fa invecchiare e morire. Le nostre cellule per decreto sì [...]]]> di Alessandra Daniele

Renzilon”Ricapitoliamo il programma: entro marzo nuova legge elettorale e avvio riforme istituzionali, ad aprile il Jobs Act per rilanciare l’occupazione, a maggio razionalizzazione del fisco e della burocrazia, meno tasse per tutti, a giugno riforma della Giustizia. Voi mi direte: Matteo, e a luglio andate in vacanza? Certo che no. Anzi, avvieremo l’iniziativa più importante, che non esito a definire rivoluzionaria: la riforma della genetica. Riscriveremo il DNA degli italiani eliminando l’obsoleto limite alla replicazione delle cellule che ci fa invecchiare e morire. Le nostre cellule per decreto sì replicheranno in eterno, rendendo così gli italiani immortali.
Voi mi direte: Matteo, ma dove troveremo i soldi per pagare pensioni eterne? Tranquilli, insieme all’immortalità, l’eliminazione del limite di Hayflick ci darà anche l’eterna giovinezza, e questo risolverà definitivamente il problema pensionistico in Italia. Inoltre consentirà agli imprenditori di assumere sempre chiunque con un contratto di formazione pensato per i giovani.
Ad agosto la riforma genetica procederà con il potenziamento del sistema immunitario, e di tutte le difese dell’organismo. Entro settembre, oltre che immortali ed eternamente giovani, gli italiani saranno anche invulnerabili, e questo risolverà definitivamente anche il problema della spesa sanitaria.
Voi mi direte: Matteo, ma tutto questo non ci farà un po’ perdere la testa? Tranquilli, a ottobre la riorganizzazione del nostro DNA prevede lo sviluppo di altri due emisferi cerebrali, per un totale di quattro a testa. Gli italiani acquisiranno così la metacoscienza che gli consentirà di elevarsi ben oltre i limiti delle obsolete capacità mentali umane, e gli fornirà conoscenza e saggezza di portata universale.
A dicembre infine, grazie ai poteri telecinetici forniti dalla metacoscienza, leviteremo oltre la ionosfera, ci fonderemo in una gestalt totipotente, e attueremo la riforma della materia, trasformandola tutta in energia.
Potremo quindi ascendere come esseri di pura energia psichica a un superiore piano di esistenza, mentre l’Italia si dissolverà, perché ormai la forma fisica non sarà più necessaria. Questo risolverà definitivamente il problema del debito pubblico.
So che è un programma ambizioso e può sembrare difficile da realizzare, ma abbiate fede. Io sono la Via, la Verità, e la Vita. Chi crede in me avrà la vita eterna, e siederà con me alla destra di mio Padre. Ad Arcore”.

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Errata corrige: Democrazia https://www.carmillaonline.com/2013/10/29/errata-corrige-democrazia/ Tue, 29 Oct 2013 00:00:18 +0000 http://www.carmillaonline.com/?p=10444 di Sandro Moiso 19 ottobre

Il sogno della democrazia consiste nell’elevare il proletariato a livello dell’idiozia borghese” (Gustave Flaubert)

Non è stata la manifestazione più grande, non ci ha lasciato immagini epiche da tramandare ai posteri e, nemmeno, slogan che passeranno alla storia…eppure, eppure…il corteo del 19 ottobre a Roma ha segnato il passaggio ad una fase nuova. Una massa che non si fa rappresentare, ma che si rappresenta. Una massa che non ascolta dichiarazioni e promesse, ma che si dichiara.Una massa combattiva e pacifica, determinata e multietnica. Una massa consapevolmente in guerra contro l’esistente e più pericolosa per le istituzioni [...]]]> di Sandro Moiso
19 ottobre

Il sogno della democrazia consiste nell’elevare il proletariato a livello dell’idiozia borghese” (Gustave Flaubert)

Non è stata la manifestazione più grande, non ci ha lasciato immagini epiche da tramandare ai posteri e, nemmeno, slogan che passeranno alla storia…eppure, eppure…il corteo del 19 ottobre a Roma ha segnato il passaggio ad una fase nuova. Una massa che non si fa rappresentare, ma che si rappresenta. Una massa che non ascolta dichiarazioni e promesse, ma che si dichiara.Una massa combattiva e pacifica, determinata e multietnica. Una massa consapevolmente in guerra contro l’esistente e più pericolosa per le istituzioni di qualsiasi pubblica ed imbelle dichiarazione di guerra.

Perché la democrazia non sta nelle costituzioni, se queste non prevedono il conflitto e il diritto alla rivolta. E non sta nelle leggi elettorali se non esistono partiti in grado di difendere e diffondere il conflitto sociale. E non sta nei partiti e partitini se questi si arrogano, comunque e soltanto, la rappresentazione del conflitto. La democrazia è conflitto e vive soltanto nel conflitto.

Là dove il conflitto è negato, la democrazia non c’è. Che sia un governo liberista a negarlo, oppure un governo ancor più marcatamente autoritario oppure, ancora, un governo socialista come quello sovietico dagli anni venti del ‘900 in avanti, ci si trova davanti ad una dittatura. Non è questione di forme, ma di sostanza. Prendendo a prestito una frase di Mark Rotko a proposito dell’arte e della pittura, si può affermare che “La democrazia non è qualcosa che riguarda l’esperienza , ma è l’esperienza”.

Democrazia è esperienza diretta della politica. Per chi non è rappresentato dagli ingombranti catafalchi della politica racket, è la politica. E, in quanto tale, non può che essere conflittuale.
Non vi è democrazia nel compromesso. Il compromesso si preoccupa delle forme e non dei risultati. Reali. La democrazia borghese è formale, dichiarativa, rappresentativa e a-conflittuale. Deve superare, castrare, negare, regolarizzare e rappresentare, appunto, il conflitto. Relegandolo alle stanze della politica, ai palazzi, agli ambiti parlamentari. Agli angoli oscuri delle trattative riservate oppure, per uguale e opposta formalità, alla rappresentazione mediatica giornalistica e televisiva.

Là dove quotidianamente viene rappresentata una delle più celebri opere di Shakespeare: “Molto rumore per nulla”. Sempre uguale nella sostanza, ma sempre diversa soltanto per gli attori, sempre più scadenti, che la portano in scena. Inutile, noiosa, imbelle ripetizione di schemi, parole, proposte sempre uguali, vuote e volgari. Slogan che non servono nemmeno più a lenire il malessere causato dalla crisi o a consolare chi continua a pagare per debiti, colpe e responsabilità che non ha mai avuto e non ha mai contribuito a creare.

La democrazia è per forza di cose conflittuale poiché si realizza, anche solo parzialmente, soltanto là dove esistono forze reali contrapposte (Lavoro Vs. Capitale), in cui gli attori abbiano tutti un’eguale peso politico nella società. La rappresentazione parlamentare che ne conseguirà non sarà dunque la causa, ma l’effetto del conflitto. In barba, val la pena di ripeterlo, a tutte le leggi elettorali e alle, sempre aleatorie, garanzie istituzionali.

Negli anni settanta uno slogan recitava: “Democrazia è il fucile in spalla agli operai”. Alcuni lo vollero attuare clandestinamente anche là dove non ne esistevano le condizioni, senza capire che il vero fucile sulla spalla degli operai, dei giovani e dei lavoratori era quello delle lotte, delle occupazioni delle fabbriche, della scuole e delle case e che solo a partire da queste era possibile rivendicare un diritto all’autodifesa che fu riconosciuto, a metà degli anni settanta, anche dal Tribunale chiamato a processare un nucleo di operai di Sesto San Giovanni colti in possesso di armi.

Tutto ciò diventa particolarmente vero nell’attuale situazione italiana. Dove, nonostante i balletti, le dichiarazioni, le fantasmagoriche ricette o leggi di “stabilità”, tutto traballa, tutto scivola lungo un piano inclinato sempre più ripido. E l’accelerazione della crisi sociale, politica ed economica diventa ogni giorno più rapida e violenta.

Monti è definitivamente cotto, bollito o fritto che sia. Letta è agli sgoccioli e Napolitano pure, mentre si abbarbica ad un formalismo autoritario con la disperazione di un cercatore di funghi scivolato lungo un pendio che lo porterà a volare in un dirupo. Mentre le lotte intestine al PdL porteranno ben presto allo sfascio quella che è sembrata, ma soltanto sembrata, essere l’unica forza politica di governo degli ultimi venti anni.
Allo stesso tempo, però, anche il sogno di una nuova, grande DC, che dalle ceneri del PdL avrebbe dovuto rinascere come l’Araba Fenice, è già morto.

Abortito nonostante i voti della Chiesa e di Papa Bergoglio. Perché la DC non ha mai potuto esistere o governare senza il supporto di un’abbondante spesa pubblica. E’ stato il segreto di Pulcinella per i suoi quasi cinquant’anni di governo, dal 1948 al 1993. E Mani Pulite non servì a combattere la corruttela politica ed economica dei suoi leader e rappresentanti, ma, sostanzialmente, a eliminare un sistema di governo che ripartiva anche socialmente una parte della ricchezza prodotta collettivamente pur di mantenere il proprio potere politico.

Insomma Mani Pulite mise fine all’era Giolitti iniziata novant’anni prima per riportare tutto a un immaginario ordine liberale in cui tutti i profitti dell’economia reale, irreale e mafiosa dovevano tornare esclusivamente nelle tasche dei parùn da le bele braghe bianche senza che questi dovessero tirar fuori o tralasciare altre palanche per compensare il resto della società . Stop! Fine della DC e anche del sogno neo-DC, ucciso dai colpi di coda di Berlusconi e di Monti e dal trionfo della finanza su qualsiasi altra attività economica.

A ben pensare però, nel corso degli ultimi vent’anni, l’unica forza che ha davvero governato l’Italia sulla via della restaurazione capitalistico-finanziaria non è stata però Forza Italia con i suoi orrendi alleati leghisti e fascisti, ma, nell’ombra solo per chi non vuol vedere la realtà, il PCI – PDS – PD. Dalla mortadella Prodi al salame Bersani, quell’aggregato politico ha rappresentato la vera continuità e garanzia istituzionale sulla strada della riforma liberista e finanziaria del sistema Italia. E’ dunque per questo motivo che si può dire che Reagan e la Thatcher hanno avuto, qui da noi, la maschera di “severi” politici come D’Alema e i suoi accoliti, seppure in salsa catto-comunista emiliana.

La cui unica proposta alternativa è stata per anni quella dell’economia del “Terzo Settore”, cooperative e associazionismo, che, dopo aver contribuito a smantellare lo stato sociale appellandosi alla solidarietà, hanno finito con il rappresentare il modello principale per le attività sottopagate, aprendo la via alla riforma al ribasso del lavoro di cui sente quotidianamente parlare oggi. Così, mentre da un lato la CGIL si ostinava, apparentemente, a difendere i lavoratori delle grandi fabbriche (in realtà garantendo soltanto ai grandi complessi industriali la possibilità di usufruire di milioni e milioni di ore di cassa integrazione), dall’altra si creavano tutte le condizioni per un drastico abbassamento dei costi del lavoro, giovanile e non.

Solo così si può comprendere la funzione di quella sinistra istituzionale che ha rivendicato negli ultimi vent’anni la sua funzione ( anche se verrebbe da scrivere finzione) liberale, scambiando liberalismo con liberismo…but Love me, love me, love me, I’m a liberal! (come cantava quasi cinquant’anni fa il buon Phil Ochs). E il cui risultato attuale è il mostruoso, gigionesco e pericolosissimo Matteo Renzi. Colui che ha già gettato l’ultimo residuo di maschera sinistrese di quel partito e che, onesto almeno in questo, ha rivolto apertamente la sua richiesta di voto all’elettorato di destra! Completando e portando a termine la parabola di un partito iniziata, come minimo, settanta anni fa con la svolta togliattiana di Salerno.

Unico candidato possibile per un Partito destinato ormai a ricoprire il ruolo di centro che nessun altro ( né Berlusconi, né Monti, né tanto meno Casini) può oggi cercare di ricoprire. Soltanto a questo si possono ricollegare le speranze di vittoria elettorale del PD, che fanno oggi fibrillare il governo Letta quanto le altalenanti tattiche berlusconiane e che alimentano le ultime speranze di governabilità della marcia e decomposta borghesia italiana.

Ma proprio questa speranza centrista sarà ciò che affosserà definitivamente il PD, che finirà sì col guadagnare voti a destra, ma anche col perdere gran parte del poco elettorato attivo di sinistra che ancora gli rimaneva. E che non vedeva ancora come il ruolo democratico rappresentativo del Partito fosse dipeso più dalle lotte sociali reali degli anni sessanta e settanta che gli imponevano determinate tattiche più che dai suoi intenti reali.

Così, mentre i sondaggi danno ormai per le prossime elezioni un 50% di astensioni (tra astensione reale e schede bianche), i movimenti del 19 ottobre (No-Tav, per la casa e per il lavoro) diventano l’unico possibile polo di aggregazione per la stragrande maggioranza dei cittadini italiani, volenti o nolenti che siano. Le parole d’ordine concrete diventano infatti la base di pratiche antagonistiche e delle uniche riforme possibili. Riforme che, come si è già detto più volte su Carmilla, non possono che essere conseguenza di una pratica conflittuale e, quindi, rivoluzionaria.

La Rivoluzione futura sarà anonima e tremenda” affermava molti decenni or sono il vecchio dinosauro Amadeo Bordiga. Tanto anonima da non aver bisogno di un partito fondato su dichiarazioni di stampo ideologico, tanto tremenda da non aver bisogno di racket politici e parlamentari per far parlare di sé. Tanto pericolosa da far tremare i suoi avversari anche senza l’uso immediato della violenza. Cosa di cui i rappresentanti più scaltri dell’ordine esistente (dai giornalisti come Santoro agli imprenditori della piccola e media industria ) si sono già accorti, mentre il Potere delle istituzioni si sbriciola e sfarina ogni giorno di più sotto gli occhi di tutti e anche Grillo deve fare i conti con un vertiginoso calo di popolarità.

Ieri un importante quotidiano, infatti, ha potuto così affermare : ”Di ottimisti, cioè di entusiasti pronti a pronosticare lunga vita per Letta e i suoi ministri, in giro se ne trovano sempre meno.[…] Il quadro della situazione, del resto, è sufficientemente noto: non uno dei tre partiti che sostengono il governo delle larghe intese gode di buona salute […] E se è fondata la «rivelazione» di Simona Vicari, senatrice PdL,secondo la quale le «elezioni le vogliono i renziani, i falchi PdL e tutto il Movimento 5 Stelle», ecco, se questa è la polveriera sulla quale siede Enrico Letta, chi darà fuoco alla miccia? […] Con buona pace, naturalmente, delle riforme da fare, delle preoccupazioni del Capo dello Stato e della situazione in cui versa il paese*
A cui va aggiunto ciò che affermava l’editorialista di un altro importante quotidiano nei giorni scorsi; “Se [questo] servirà a scaricare di nuovo sull’Italia e sulle sue istituzioni l’impotenza dei partiti, si apriranno scenari dei quali ognuno si dovrà assumere le proprie responsabilità**

In questo contesto sarà, sempre più probabilmente, costituito da tutto ciò che è stato fin qui elencato il motivo reale del successo dei movimenti, in cui i giovani e i lavoratori, le donne e gli immigrati (ovvero i grandi e indiscussi protagonisti della manifestazione ottobrina), scopriranno sempre di più la bellezza, l’utilità immediata e la gioia connesse a una lotta di liberazione in cui l’individuo riscoprirà tutte le sue potenzialità creative, all’interno di una nuova comunità umana. In cui la ripartizione sociale delle ricchezze e del lavoro non sarà più solo frutto dei capricci del capitale finanziario e delle banche centrali. Libera dallo sfruttamento, dal consumo inutile e distruttivo e dallo spreco delle risorse umane ed ambientali.
Ovvero, finalmente, la vera democrazia realizzata e non quella fittizia, stigmatizzata da Flaubert già nel XIX secolo!

 

* Federico Geremicca, Da sinistra a destra cresce la tentazione di tornare alle urne, La Stampa, 28 ottobre 2013.
** Massimo Franco, Giravolte pericolose, Il Corriere della Sera, 26 ottobre 2013.

 

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Governo di transizione https://www.carmillaonline.com/2012/04/23/governo-di-transizione/ Mon, 23 Apr 2012 08:44:54 +0000 http://www.carmillaonline.com/?p=4272 di Alessandra Daniele

Anubi.JPGComunicazione ufficiale del Consiglio dei Ministri

Come saprete, ultimamente si sono registrati diversi casi di suicidio che qualcuno ha voluto associare all’operato del governo in materia economica. Questa è una correlazione che ci teniamo a respingere, poiché non è nostra abitudine attribuirci meriti che non abbiamo. Sappiamo però cogliere gli spunti che ci provengono dalla società, per trarne strategie utili a salvare l’Italia dallo spettro della Grecia, e traghettarla oltre l’oscura palude della crisi. Ci sono quindi una serie di misure dirette ad agevolare la mobilità in uscita dalla vita che ci sentiamo in dovere di adottare [...]]]> di Alessandra Daniele

Anubi.JPGComunicazione ufficiale del Consiglio dei Ministri

Come saprete, ultimamente si sono registrati diversi casi di suicidio che qualcuno ha voluto associare all’operato del governo in materia economica. Questa è una correlazione che ci teniamo a respingere, poiché non è nostra abitudine attribuirci meriti che non abbiamo.
Sappiamo però cogliere gli spunti che ci provengono dalla società, per trarne strategie utili a salvare l’Italia dallo spettro della Grecia, e traghettarla oltre l’oscura palude della crisi. Ci sono quindi una serie di misure dirette ad agevolare la mobilità in uscita dalla vita che ci sentiamo in dovere di adottare per il bene del paese, alleggerendo il carico sul welfare da tutti coloro che rallentano la marcia.
✓ Tutte le norme di sicurezza sui luoghi di lavoro saranno abolite. Oltre a rilanciare l’imprenditoria, a cominciare dall’edilizia, questo provvedimento attirerà gli investitori stranieri, incoraggiando quelli che erano stati ingiustamente penalizzati come la Thyssen-Krupp, e trattenendo quelli che vorrebbero allontanarsi, come la FIAT. La morte sul lavoro verrà classificata fra le corrette procedure di licenziamento per motivi economici ammesse dalla Riforma del Lavoro.
✓ La Sanità pubblica non fornirà più nessun farmaco, nessuna analisi diagnostica, nessun intervento né procedura medico-chirurgica. Il sistema immunitario degli italiani dovrà reimparare l’autosufficienza, oppure, nel caso delle sindromi autoimmuni, l’autodisciplina. Gli anticorpi che se ne dimostreranno incapaci verranno licenziati, insieme al corpo del lavoratore malato che li produce.
✓ Il codice della strada verrà abolito. Questa liberalizzazione favorirà anche il mercato dell’auto oggi in crisi, moltiplicando le occasioni di rottamazione. Particolari agevolazioni verranno inoltre fornite a chi potrà dimostrare, tramite apposito test, di guidare in stato di ubriachezza.
✓ Le sofisticazioni alimentari saranno depenalizzate, e incentivate. Nella prossima stagione de La Prova del Cuoco, a vincere sarà il concorrente che riuscirà ad avvelenare il maggior numero di giurati.
✓ Ogni terreno che ospiti una falda acquifera sarà adibito a discarica.
✓ Occorre inoltre un’immediata ulteriore riforma del sistema previdenziale. A partire dalla prossima scadenza, i pensionati saranno tenuti a versare mensilmente la cifra che hanno finora percepito, oppure tornare al lavoro seguendo l’alto esempio del Presidente e del Pontefice, i quali, benché ultraottantenni, rimangono entrambi a loro posto, disponibili anche a scambiarselo in caso di necessità.

C’è però un indeterminato numero di individui che non hanno più un loro posto in nessun luogo, e vagano fra le nebbie della terra di nessuno. Esiste una regione tra la luce e l’oscurità, tra la scienza e la superstizione, tra l’oscuro baratro del licenziamento, e le vette luminose della pensione: è la dimensione degli esodati, e si trova ai confini della realtà.
Fedele al suo compito di traghettatore, il governo s’impegna a risolvere anche la condizione di questi esseri sospesi nella zona del crepuscolo. Guidandoli verso la luce.

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