referendum costituzionale – Carmilla on line https://www.carmillaonline.com letteratura, immaginario e cultura di opposizione Wed, 29 Oct 2025 21:32:56 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.26 Democrazia a termine https://www.carmillaonline.com/2017/06/04/democrazia-a-termine/ Sun, 04 Jun 2017 19:09:00 +0000 https://www.carmillaonline.com/?p=38641  di Alessandra Daniele

GemelliDopo averli aboliti temporaneamente per evitare un’altra disfatta referendaria, il governo ha reintrodotto i voucher. Se Renzi tornerà premier, anche la sua controriforma costituzionale rispunterà dalla tomba allo stesso modo. Smantellare la Costituzione è il compito affidatogli dall’establishment, e il Cazzaro sta facendo di tutto per ottenere una seconda chance di portarlo a termine, benché i suoi stessi committenti non si fidino più di lui. Le prossime elezioni politiche saranno il secondo tempo del referendum. Come tutte le riforme renziane, la nuova legge elettorale in preparazione è una porcheria scritta col [...]]]>  di Alessandra Daniele

GemelliDopo averli aboliti temporaneamente per evitare un’altra disfatta referendaria, il governo ha reintrodotto i voucher.
Se Renzi tornerà premier, anche la sua controriforma costituzionale rispunterà dalla tomba allo stesso modo.
Smantellare la Costituzione è il compito affidatogli dall’establishment, e il Cazzaro sta facendo di tutto per ottenere una seconda chance di portarlo a termine, benché i suoi stessi committenti non si fidino più di lui.
Le prossime elezioni politiche saranno il secondo tempo del referendum.
Come tutte le riforme renziane, la nuova legge elettorale in preparazione è una porcheria scritta col culo. È un proporzionale mezzo maggioritario, ma a liste bloccate, un Maggiorinale di costituzionalità molto dubbia che non garantisce né governabilità né rappresentanza, ma soltanto le esigenze speculari dei due partiti più grossi: per il PD poter governare senza dover vincere, per il M5S poter vincere senza dover governare.
Nelle intenzioni di Renzi c’è riesumare la Grossolana Coalizione con Forza Italia, mentre il voto antisistema finisce di nuovo congelato all’opposizione dal Movimento 5 Stelle, e Alfano resta decapitato dalla soglia di sbarramento.
La Vendetta degli Alfaniani (che sembra il titolo d’un vecchio episodio di Doctor Who) non preoccupa il Cazzaro, anzi: un casus belli per scannare Gentiloni è esattamente ciò che gli serve.
Il conte è comunque DOA. Resta solo da decidere la causa ufficiale della morte.
La campagna elettorale è già cominciata. Si parlerà di migranti, di vaccini, di cinghiali, Renzi si sforzerà di sembrare un uomo del popolo e far dimenticare il suo tentato golpe, ma se riuscirà a tornare a palazzo Chigi, stavolta lo realizzerà.
Non si vendicherà soltanto di quei quattro stracciaculo degli scissionisti, si vendicherà di noi che abbiamo osato negargli il trionfo sperato, e l’abbiamo costretto a mandare Gentiloni al G7 al suo posto.
Renzi sognava di conoscere Trump, e conquistarlo col suo inglese farlocco. A Renzi sotto sotto The Donald piace, è un bancarottiere di successo come entrambi i suoi papà, Silvio e Tiziano. Ed è un piazzista da televendita, come lui.
Il Cazzaro non vede l’ora di tornare a vendere il suo pentolame sul palcoscenico internazionale. E se ci riuscirà, per cacciarlo stavolta non basterà un No.

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Febbre da Cazzaro https://www.carmillaonline.com/2017/02/12/febbre-da-cazzaro/ Sun, 12 Feb 2017 20:03:24 +0000 https://www.carmillaonline.com/?p=36463 di Alessandra Daniele

Renzi2017Il muslimban di Donald Trump ha aperto un conflitto senza precedenti fra i poteri dello Stato USA. Iran e Corea del Nord hanno ripreso i test missilistici. Le banlieu francesi sono in rivolta contro la repressione poliziesca, mentre i nazionalisti promettono la disintegrazione dell’Unione Europea. La crisi economica e occupazionale non fa che peggiorare, e la disperante assenza di prospettive spinge al suicidio i precari trattati come merce di scarto.

Le aperture dei Tg e le prime pagine nostrane però sono state monopolizzate per una settimana dai pettegolezzi d’un assessore all’urbanistica. Evidentemente la sgarrupata giunta Raggi [...]]]> di Alessandra Daniele

Renzi2017Il muslimban di Donald Trump ha aperto un conflitto senza precedenti fra i poteri dello Stato USA.
Iran e Corea del Nord hanno ripreso i test missilistici.
Le banlieu francesi sono in rivolta contro la repressione poliziesca, mentre i nazionalisti promettono la disintegrazione dell’Unione Europea.
La crisi economica e occupazionale non fa che peggiorare, e la disperante assenza di prospettive spinge al suicidio i precari trattati come merce di scarto.

Le aperture dei Tg e le prime pagine nostrane però sono state monopolizzate per una settimana dai pettegolezzi d’un assessore all’urbanistica. Evidentemente la sgarrupata giunta Raggi degli assessorati vacanti non avrà pace, né mediatica né giudiziaria, finché non cederà all’implacabile ricatto dei palazzinari che pretendono la costruzione dell’ennesimo lotto di ecomostri, tre grattacieli e uno stadio per il quale è stato mobilitato persino Er Pupone Totti, ospite al Festival di Sanremo.
Fino ad allora le Vacanze Romane continueranno ad oscurare sui media mainstream qualsiasi altra notizia, nonostante i ben più feroci Hunger Games che la disfatta renziana ha scatenato nel PD.

Proprio come un giocatore compulsivo, un ludopatico, dopo tre sconfitte consecutive una più disastrosa dell’altra, Matteo Renzi non vede l’ora di giocarsi di nuovo tutto il poco rimastogli.
Archiviata la foto nella quale recitava la parte dell’umile padre di famiglia che fa la spesa, nella prima intervista dopo le vacanze il Cazzaro era tornato a sciorinare tutta la sua propaganda come se non fosse già stata irrimediabilmente sputtanata, dando la colpa della disfatta referendaria a fantomatici “errori di comunicazione” (in pieno stile berlusconiano) e accelerando in curva verso le prossime elezioni
Naturalmente è stato fermato.
Renzi ha fallito nel compito che gli era stato assegnato, per il quale non è prevista una seconda occasione.
Tutte le sue ripugnanti controriforme sono state demolite, o sono in via di demolizione.
Ormai smontato dalla Consulta, il suo Italicum produrrebbe solo un altro parlamento trifido e ingovernabile.
Il suo smantellamento delle province ha contribuito al disastro in Abruzzo.
Il ventennio renziano è durato un decimo del previsto dai renziasti, e non ricomincerà dopo la pubblicità.
Renzi è un Cazzaro. Per questo, e solo per questo era stato scelto.
Senza più cazzate da raccontare, Renzi non è più nulla. 
Gliel’hanno ricordato i veri proprietari del suo partito, i vendicativi fondatori che aveva incautamente cercato di rottamare.
Gliel’hanno ricordato i suoi committenti e i suoi sponsor.
Gliel’ha ricordato Napolitano.
Naturalmente non è bastato.
Proprio come tutti gli arrampicatori compulsivi, i morti di fama tossicodipendenti da potere e successo, Matteo Renzi continua a bruciare dal bisogno di tornare in pista, sotto i riflettori, magari sull’elegante palcoscenico di qualche vertice internazionale dove stringere mani, sorridere, e fingere di parlare inglese, circondato da bionde ministre-immagine.
Le proverà tutte pur di restare a galla. Comprese dimissioni in contropiede per accelerare la resa dei conti interna.
E questo potrebbe finalmente demolire quell’ecomostro che è sempre stato il PD.

Renzi non riesce proprio a prendere esempio dal suo idolo.
Il disastro planetario che ha lasciato non impedisce a Barack Obama di godersi la sua Vacanza di Potere.

Obama[Inserire colonna sonora dance da cinepanettone]

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Il rimpasto nudo https://www.carmillaonline.com/2017/01/08/il-rimpasto-nudo/ Sun, 08 Jan 2017 20:04:40 +0000 https://www.carmillaonline.com/?p=35689 di Alessandra Daniele

“Questo governo non è il Renzi bis, è il Monti quater” Alberto Bagnai, economista, a Coffee Break

Non è difficile riconoscere nella plumbea sobrietà di Mattarella e Gentiloni la stessa matrice di Monti. Lo stesso sprezzante classismo del ministro del Lavoro Poletti, parallelo al classismo razzista del ministro dell’Interno Minniti. La reificazione sistematica degli esseri umani da vendere e comprare come un pacchetto di sigarette, classificati in base al loro valore di mercato, espressa in modo così eloquente dalla definizione “migranti economici”. Dopo il crollo rovinoso della facciata posticcia renziana è di nuovo sotto gli occhi di tutti il volto metallico [...]]]> di Alessandra Daniele

“Questo governo non è il Renzi bis, è il Monti quater”
Alberto Bagnai, economista, a Coffee Break

Non è difficile riconoscere nella plumbea sobrietà di Mattarella e Gentiloni la stessa matrice di Monti.
Lo stesso sprezzante classismo del ministro del Lavoro Poletti, parallelo al classismo razzista del ministro dell’Interno Minniti.
La reificazione sistematica degli esseri umani da vendere e comprare come un pacchetto di sigarette, classificati in base al loro valore di mercato, espressa in modo così eloquente dalla definizione “migranti economici”.
Dopo il crollo rovinoso della facciata posticcia renziana è di nuovo sotto gli occhi di tutti il volto metallico della tecnocrazia al potere.
Quell’oligarchia finanziaria che aveva scelto Renzi come frontman, sperando che catalizzasse le spinte antisistema per metterle al servizio del solito piano di smantellamento della Costituzione antifascista, e sostituzione della Repubblica democratica con un’altra struttura più congeniale alle esigenze del mercato.
Gli era quindi stato affidato il volante del PD perché lo guidasse alla vittoria.
Matteo Renzi l’ha schiantato contro un muro.
Tre volte di seguito.
Regionali, comunali, referendum.
Nonostante il sostegno di tutti i poter forti, con l’adesione compatta e servile dei media mainstream, in soli due anni il Cazzaro, coi suoi strapagati consigliori americani, le sue ministre-immagine, e tutta la sua corte di spocchiosi incapaci, ha perso tutto quello che c’era da perdere.
Matteo Renzi non è solo un perdente, è un recordman della disfatta.

Dopo il crash del renzismo, il Sistema s’è riavviato ripristinando la configurazione precedente. L’oligarchia si ritrova ancora una volta a dover escogitare una legge elettorale che rappresenti la volontà popolare il meno possibile, e nello stesso tempo consenta Grossolane Koalition permanenti, telecomandate dall’Unione Europea, sulle quali l’esito del voto possa produrre al massimo un rimpasto con l’espulsione di qualche sottosegretario indigesto, sputacchiato fuori come i canditi del panettone.
Dato il suo fallimento, gli interessi e la carriera di Renzi non sono più in cima alle preoccupazioni dei suoi committenti.
Gliel’ha detto chiaro Mattarella nel messaggio di fine anno: Matteo stai sereno, non si voterà né quando né come servirebbe a te.
Tutte le trattative sono riaperte.
L’era della velocità è finita.

La mia rubrica Schegge Taglienti compie nove anni.
Il primo post riguardava il dibattito sulla legge elettorale:

Allora Ponzio Pilato chiese alla folla di scegliere tra Gesù e Barabba, e subito la folla si divise.
Metà chiedeva di votare col sistema uninominale secco, l’altra metà preferiva il proporzionale con sbarramento al 3%.
Allora Ponzio Pilato chiese alla folla di scegliere con quale sistema scegliere,
e subito la folla si divise.
Metà chiedeva una raccolta di firme per un referendum propositivo, l’altra metà preferiva una legge costituzionale da sottoporre a referendum abrogativo.
Allora Ponzio Pilato chiese alla folla di scegliere con quale sistema scegliere il sistema col quale scegliere, e subito la folla si divise.
Metà chiedeva l’istituzione di una commissione apposita, l’altra metà preferiva il televoto.
Allora Ponzio Pilato guardò Gesù e Barabba, e lanciò una moneta.
Uscì croce.

La moneta di Pilato ovviamente ha due croci.

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Il Cazzarellum https://www.carmillaonline.com/2016/12/25/il-cazzarellum/ Sun, 25 Dec 2016 19:50:40 +0000 https://www.carmillaonline.com/?p=35529 di Alessandra Daniele

votoHai perso le regionali? Hai perso le comunali? Hai perso il referendum? Hai mentito, imbrogliato, truffato, minacciato, corrotto, ma nonostante i tuoi sforzi hai perso tutto quello che c’era da perdere, e adesso t’aspetti una disfatta anche alle prossime elezioni politiche? Non scoraggiarti! Il nostro tutorial in 4 step t’aiuterà a riconquistare la vittoria anche se la maggioranza assoluta degli elettori ormai ti odia a morte.

Step 1 Innanzitutto ti serve una legge elettorale maggioritaria. Il proporzionale rappresenta fedelmente la volontà popolare, che nel tuo caso è [...]]]> di Alessandra Daniele

votoHai perso le regionali? Hai perso le comunali? Hai perso il referendum?
Hai mentito, imbrogliato, truffato, minacciato, corrotto, ma nonostante i tuoi sforzi hai perso tutto quello che c’era da perdere, e adesso t’aspetti una disfatta anche alle prossime elezioni politiche?
Non scoraggiarti! Il nostro tutorial in 4 step t’aiuterà a riconquistare la vittoria anche se la maggioranza assoluta degli elettori ormai ti odia a morte.

Step 1
Innanzitutto ti serve una legge elettorale maggioritaria. Il proporzionale rappresenta fedelmente la volontà popolare, che nel tuo caso è cacciarti a calci in culo. Solo col maggioritario corredato d’un forte premio potrai trasformare la minoranza, che nonostante la tua cialtroneria riuscirai ancora a raccattare, in una maggioranza di governo.

Step 2
Naturalmente il tuo partito non sarà l’unico a cercare d’approfittare di questo premio. Dovrai quindi demonizzare il tuo principale avversario in maniera da spingere tutti gli altri a coalizzarsi con te contro di lui, anche comprandoteli all’ingrosso e al dettaglio, e gli elettori a votarti per paura. Fa’ in modo da dipingerlo contemporaneamente come un marpione e come un incompetente. Si può essere entrambe le cose, tu e il tuo governo l’avete ampiamente dimostrato.

Step 3
Anche questo però è un trucco che il tuo principale competitor potrà usare contro di te. Quindi dovrai promettere ai tuoi riluttanti elettori qualcosa di esclusivo.
Non il ponte sullo stretto, quella è una cazzata che ormai non si beve più nessuno.
Piuttosto, dando voce alle minoranze interne al tuo partito, potrai promettere di restituire agli elettori come un favore quel diritto alla rappresentanza e al pluralismo che tu stesso gli hai negato proprio col maggioritario. La tipica litigiosità autoimmune che era un vostro limite può diventare un’arma vincente.
Più il tuo partito sembrerà frammentato e conflittuale, più tu sembrerai il più digeribile a quelli che potendo voterebbero qualcun altro, ma che la tua legge maggioritaria costringe a una scelta binaria.
Fomenta le divisioni interne spedendo uno dei tuoi fedelissimi a insultare pesantemente il leader della minoranza, che poi farà il giro dei talk show in processione come un martire del libero pensiero, raccogliendo le simpatie di quelli che ti odiano, che avranno persino voglia di votarlo, senza rendersi conto che in realtà starebbero comunque votando per te.
È il vecchio trucco del Poliziotto Buono e il Poliziotto Cattivo, applicato alla politica. La Democrazia Cristiana l’ha fatto funzionare per decenni.

Step 4
Dai alla tua legge elettorale un nomignolo in latinorum, e falla approvare prima possibile con ogni mezzo necessario, accusando chi si oppone d’aver paura del voto popolare.
Ricordati che hai poco tempo.
Hai fallito nel tuo compito di demolire la Costituzione, quindi i tuoi mandanti non ti proteggono più come prima.
Le coperture cadranno.
E il fantoccio che hai messo a tenerti il posto al governo potrebbe diventare il loro nuovo esecutore, e seppellirti.

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Il Patto Cazzaroni https://www.carmillaonline.com/2016/12/11/il-patto-cazzaroni/ Sun, 11 Dec 2016 19:08:01 +0000 https://www.carmillaonline.com/?p=35235 di Alessandra Daniele

Il Cazzaro ha passato la campagna referendaria a promettere che in caso di sconfitta si sarebbe ritirato dalla politica. Naturalmente non l’ha fatto. Indovinate perché. Vi do un aiutino. Perché è un cazzaro. È rimasto qualcuno che creda ancora alle parole di Matteo Renzi? A questo punto c’è persino da chiedersi se si chiami davvero Matteo Renzi. Invece di rendere conto della disfatta, mercoledì scorso ha liquidato la direzione del suo partito con un surreale comizietto trionfalistico pieno delle sue solite millanterie miste a spiritosaggini da cena aziendale, lasciando basiti i [...]]]> di Alessandra Daniele

Il Cazzaro ha passato la campagna referendaria a promettere che in caso di sconfitta si sarebbe ritirato dalla politica.
Naturalmente non l’ha fatto.
Indovinate perché.
Vi do un aiutino.
Perché è un cazzaro.
È rimasto qualcuno che creda ancora alle parole di Matteo Renzi?
A questo punto c’è persino da chiedersi se si chiami davvero Matteo Renzi.
Invece di rendere conto della disfatta, mercoledì scorso ha liquidato la direzione del suo partito con un surreale comizietto trionfalistico pieno delle sue solite millanterie miste a spiritosaggini da cena aziendale, lasciando basiti i convocati, a cui è stato impedito di controbattere.
Dopodiché ha ricominciato immediatamente a intrigare per restare al potere, personalmente come segretario del PD, e al governo attraverso un suo fedelissimo, Paolo Gentiloni Silveri, rampollo dei Conti Gentiloni Silveri di Filottrano, Cingoli e Macerata, sessantottino pentito, ed ex delfino di Rutelli come Renzi.
Quale migliore risposta all’incazzatura popolare che affidare la presidenza del Consiglio a un conte?
Esecutore degli stessi mandanti, come pattuito il governo del conte Gentiloni è programmato per essere la fotocopia in bianco e nero di quello del Cazzaro, e durare almeno sei mesi.
La scusa ufficiale è che occorrano soprattutto per rifare la legge elettorale.
Indovinate un po’.
Vi do un altro aiutino.
È una cazzata.
L’Italicum è una legge ordinaria, per abrogarla basta un voto parlamentare a maggioranza semplice, non c’è bisogno d’aspettare il parere della Consulta, volendo non ci vogliono sei mesi e nemmeno sei giorni. Abrogando l’Italicum, e ripristinando anche alla Camera il cosiddetto Consultellum, il proporzionale risultato dalle modifiche della Consulta al Porcellum, si potrebbe votare subito.
Per quanto il Consultellum sia racchio, l’Italicum fa schifo al cazzo, come tutte le cose prodotte dal governo Renzi.
È l’ultimo rimasuglio di quella controriforma fascistoide e golpista che abbiamo giustamente appena respinto a calci in culo.
L’unico motivo per cui Grillo adesso sembra gradirlo, seppure corretto, è perché pensa di poterci vincere le elezioni. Originariamente confezionato dai renziani apposta per garantire il potere assoluto al loro spocchioso ducetto, l’Italicum s’è invece rivelato di fatto della taglia del M5S di Grillo.
E i renziani danno degli incapaci ai grillini.
Nei prossimi mesi, con l’aiuto dei berlusconiani più esperti di loro in riformaialate, i renziani cercheranno di scucire l’Italicum e ricucirlo di nuovo su misura del Cazzaro, che nel frattempo dovrà però faticare per non finire divorato dalle formiche carnivore della minoranza PD che ha cercato di schiacciare per anni, e che ovviamente non vedono l’ora di vendicarsi.
Se “Bastonare il Cazzaro che affoga” sarà il loro motto, per una volta avranno qualcosa da insegnarci. Infatti, benché la nostra del No al referendum sia stata una grande, epocale vittoria, finora è soltanto una mezza misura.
No alla Cazzariforma, e anche alla sua continuazione con altri mezzi.
No half measures.

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Narrazione di Natale https://www.carmillaonline.com/2016/12/06/narrazione-di-natale/ Tue, 06 Dec 2016 18:01:16 +0000 https://www.carmillaonline.com/?p=35138 di Alessandra Daniele

Uno degli ultimi atti esecutivi del governo del Cazzaro è stato bloccare il finanziamento delle cure per i bambini malati di cancro a causa dell’inquinamento dell’Ilva, per punire il presidente della regione pugliese Emiliano, reo d’essersi espresso per il No. Togliere le cure ai bambini malati di cancro. Sotto Natale. La “Narrazione Renziana” si conclude con una pagina di Dickens.

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di Alessandra Daniele

Uno degli ultimi atti esecutivi del governo del Cazzaro è stato bloccare il finanziamento delle cure per i bambini malati di cancro a causa dell’inquinamento dell’Ilva, per punire il presidente della regione pugliese Emiliano, reo d’essersi espresso per il No.
Togliere le cure ai bambini malati di cancro.
Sotto Natale.
La “Narrazione Renziana” si conclude con una pagina di Dickens.

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Cazzargeddon https://www.carmillaonline.com/2016/12/05/cazzargeddon/ Mon, 05 Dec 2016 05:00:20 +0000 https://www.carmillaonline.com/?p=35096 di Alessandra Daniele

Con una schiacciante maggioranza di No,  quasi 20 milioni di voti, oggi l’Italia ha finalmente rottamato la grottesca Cazzariforma di Renzi, insieme alle sue altrettanto grottesche velleità napoleoniche. Una controriforma fascistoide scritta col culo, sulla quale Renzi aveva (infatti) messo la faccia, e che in faccia gli è scoppiata, castigando la petulante arroganza padronale sua e dei suoi pupazzi animati con una sconfitta devastante quanto meritata. L’Apocalisse del Cazzaro è cominciata.

Non gli sono bastati ricatti, minacce, propaganda asfissiante, media collusi e servili, losche ingerenze straniere, clientele para-mafiose, abusi, manipolazioni e menzogne di ogni genere, per far digerire a un paese già stufo e schifato l’ennesima [...]]]> di Alessandra Daniele

Con una schiacciante maggioranza di No,  quasi 20 milioni di voti, oggi l’Italia ha finalmente rottamato la grottesca Cazzariforma di Renzi, insieme alle sue altrettanto grottesche velleità napoleoniche.
Una controriforma fascistoide scritta col culo, sulla quale Renzi aveva (infatti) messo la faccia, e che in faccia gli è scoppiata, castigando la petulante arroganza padronale sua e dei suoi pupazzi animati con una sconfitta devastante quanto meritata.
L’Apocalisse del Cazzaro è cominciata.

Non gli sono bastati ricatti, minacce, propaganda asfissiante, media collusi e servili, losche ingerenze straniere, clientele para-mafiose, abusi, manipolazioni e menzogne di ogni genere, per far digerire a un paese già stufo e schifato l’ennesima porcata di regime. La Sostituzione della Repubblica con una rozza monarchia padronale.
Nonostante il patetico tentativo di spacciare questa ripugnante restaurazione golpista per un Rinnovamento, è rimasto sempre ben chiaro cosa votasse davvero la Casta, quale fosse il vero voto di Castità.

E così, ancora una volta, i disegni delle tecnocrazie finanziarie nazionali e internazionali, e i loro esecutori, sono stati spazzati via dall’onda crescente dell’incazzatura popolare.
Questa vittoria non appartiene a nessuno dei cacicchi vecchi e nuovi che cercheranno di intestarsela, né alle loro bandiere, appartiene a quel popolo che s’è rotto i coglioni d’essere trattato come merce.
Questa vittoria è nostra, e non dobbiamo farcela portare via.

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Pro Memoria https://www.carmillaonline.com/2016/12/04/promemoria-2/ Sun, 04 Dec 2016 10:00:11 +0000 https://www.carmillaonline.com/?p=35055 di Alessandra Daniele

Oggi si vota per decidere se buttare nel cesso la Costituzione antifascista, e sostituirla con lo scontrino della spesa da 80€ di Pina Picierno.

A noi oggi basta un NO. Approfittiamone, finché siamo ancora in tempo.

no-si

 

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di Alessandra Daniele

Oggi si vota per decidere se buttare nel cesso la Costituzione antifascista, e sostituirla con lo scontrino della spesa da 80€ di Pina Picierno.

A noi oggi basta un NO.
Approfittiamone, finché siamo ancora in tempo.

no-si

 

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Il mentitore bicamerale https://www.carmillaonline.com/2016/11/30/il-mentitore-bicamerale/ Wed, 30 Nov 2016 20:00:02 +0000 https://www.carmillaonline.com/?p=34949 di Alessandra Daniele

no“Have you ever questioned the nature of your reality?” (Westworld, HBO 2016)

Tutto quello che il governo Renzi ci ha raccontato della sua controriforma è falso.

“Questa riforma supera il bicameralismo”. Falso. Il Senato non viene abolito, ma trasformato in una lobby dalle competenze arbitrarie, e dai componenti non più eletti dai cittadini, ma nominati direttamente dai partiti.

“Questa riforma taglia i costi della politica”. Falso. Il Senato mantiene tutta la struttura con tutte le relative spese, e il risparmio per l’abolizione del CNEL è irrisorio, perché tutti i dipendenti verranno semplicemente trasferiti [...]]]> di Alessandra Daniele

no“Have you ever questioned the nature of your reality?”
(Westworld, HBO 2016)

Tutto quello che il governo Renzi ci ha raccontato della sua controriforma è falso.

“Questa riforma supera il bicameralismo”.
Falso.
Il Senato non viene abolito, ma trasformato in una lobby dalle competenze arbitrarie, e dai componenti non più eletti dai cittadini, ma nominati direttamente dai partiti.

“Questa riforma taglia i costi della politica”.
Falso.
Il Senato mantiene tutta la struttura con tutte le relative spese, e il risparmio per l’abolizione del CNEL è irrisorio, perché tutti i dipendenti verranno semplicemente trasferiti a un altro ente statale.

“Questa riforma migliora il rapporto Stato-Regione”.
Falso.
La modifica del Titolo V con la clausola di supremazia statale trasforma gli abitanti delle regioni a statuto ordinario in cittadini di serie B, che perderanno il controllo sul loro territorio.

“Questa riforma non è di stampo autoritario”.
Falso.
La nuova Camera, eletta con l’Italicum, garantirà a una minoranza il controllo esclusivo sia del governo che di tutte le istituzioni, comprese quelle di garanzia, nonché della dichiarazione dello stato di guerra.

“Questa riforma in chiave maggioritaria migliorerà la qualità della classe politica”.
Falso.
Il sistema maggioritario ha ridotto gli Stati Uniti alla scelta fra Hillary Clinton e Donald Trump.

‘’La vittoria del No sarebbe un salto nel buio’’.
Falso.
Il vero salto nel buio è la vittoria del Sì, perché significa l’introduzione d’una carta costituzionale rozza e non sperimentata, a cui manca tutta la parte attuativa, e che cerca d’imporre una svolta centralista e reazionaria, quindi destinata a creare migliaia di conflitti politico-amministrativi.

Questa controriforma è di fatto la peggiore minaccia alla già debole democrazia italiana dai tempi della P2, della quale condivide l’obiettivo primario: demolire la Costituzione.
Dobbiamo fermarla.

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Gli Scritti Cazzari https://www.carmillaonline.com/2016/11/27/gli-scritti-cazzari/ Sun, 27 Nov 2016 20:06:21 +0000 https://www.carmillaonline.com/?p=34880 di Alessandra Daniele

renzi_andreotti_buttiglioneIl panico per l’eventuale sconfitta al referendum ha trasformato Renzi in uno spambot. Da settimane spedisce agli italiani pacchi di junk mail, lettere piene di promesse credibili quanto l’allungamento del pene. Visto che evidentemente non bastano a spacciare la sua Cazzariforma autoritaria e truffaldina, Renzi passerà alle minacce esplicite. Lettere minatore del tipo “Ricordati che sappiamo dove abiti, e questa busta lo dimostra”. Finte cartelle Equitalia che annunciano un ritorno con una pesante tassa sulla seconda Camera se non rinunceremo al nostro diritto costituzionale d’essere noi a eleggerla. Mail di phishing con scritto [...]]]> di Alessandra Daniele

renzi_andreotti_buttiglioneIl panico per l’eventuale sconfitta al referendum ha trasformato Renzi in uno spambot. Da settimane spedisce agli italiani pacchi di junk mail, lettere piene di promesse credibili quanto l’allungamento del pene.
Visto che evidentemente non bastano a spacciare la sua Cazzariforma autoritaria e truffaldina, Renzi passerà alle minacce esplicite.
Lettere minatore del tipo “Ricordati che sappiamo dove abiti, e questa busta lo dimostra”.
Finte cartelle Equitalia che annunciano un ritorno con una pesante tassa sulla seconda Camera se non rinunceremo al nostro diritto costituzionale d’essere noi a eleggerla.
Mail di phishing con scritto “Se vince il No, la password del tuo account bancario verrà craccata dagli hacker cinesi. Clicca qui per votare Sì”.
Biglietti sul parabrezza che dicono “I know what you did last summer. Se non voti Sì lo racconto a tutti”.
Poi passerà alle raffiche di sms e alle telefonate notturne come uno stalker a tutti gli effetti.
Il Cazzaro suda freddo perché sa che una sconfitta significherebbe quasi certamente la fine del suo governo, perché verrebbe scaricato innanzitutto dai suoi mandanti come sicario inefficiente.
La personalizzazione del referendum in realtà non è qualcosa che Renzi possa evitare. Chi l’ha incaricato di questo democraticidio non gli perdonerà un altro fallimento. Né a lui, né alla sua cricca di petulanti cortigiani spocchiosi quanto incapaci, che pretendono di cambiare la Costituzione palesemente sotto dettatura, visto che da soli non saprebbero cambiare nemmeno il toner della stampante.
E così il premier DC, Democazzaro, s’affanna a cercare di travestire la sua controriforma da Rinnovamento, che è un po’ come travestire De Luca da Lolita.
Sotto il cerone renziano, Vincenzo De Luca è il vero volto del PD.
Il vero volto di questa controriforma borbonica.
Così giovane da essere stata compilata col novantenne Napolitano, e l’ottantenne Berlusconi che adesso finge di opporvisi, mentre tutte le sue reti continuano a fare propaganda per il Sì, insieme a tutto il Capitale nazionale e internazionale, da Marchionne e Briatore, a Goldman Sachs e JP Morgan che l’ha praticamente commissionata.
Una controriforma così democratica che grazie al premio di maggioranza del Cazzarum, l’incombente legge elettorale renziana, consegnerà ad un partito votato da circa 2 italiani su 10 la maggioranza assoluta d’una Camera di nominati, il controllo della Corte Costituzionale, del Consiglio Superiore della Magistratura, della Rai, di tutte le Authority (dite ciao alla vostra Privacy), d’un Incasenato, cioè un Senato incasinato concepito apposta per non funzionare e all’occorrenza bloccare tutto il sistema, nonché di tutte le regioni a statuto ordinario, che per la clausola di supremazia governativa non potranno più decidere nemmeno di rifiutare una catena di inceneritori sul loro territorio.
Un vero e proprio golpe di fatto.
Che deve essere fermato.
Per avere questa Costituzione c’è chi ha combattuto, ed è morto.
A noi per adesso basta un No. Approfittiamone, prima che sia troppo tardi.

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