di Nico Macce

Schermata 2015-11-29 a 08.34.13Prima si poteva parlare di politica ambigua della Turchia di fronte allo Stato Islamico. Ora, dopo gli ultimi fatti come l’abbattimento del caccia russo in Siria, è chiaro ed evidente che la Turchia è complice dei terroristi dell’ISIS. Provate a immaginare se durante la guerra nei Balcani la Grecia avesse abbattuto un aereo della coalizione perché “avrebbe violato” lo spazio aereo ellenico… il finimondo!

La realtà dei fatti è che se la NATO, e con essa l’Italia, sostiene i paesi che proteggono l’ISIS e che anzi lo alimentano coma la Turchia, l’Arabia, il Qatar, ciò significa due cose:
1. che siamo parte di questa strategia del terrore che viaggia sopra un mare di petrolio e qualche paese membro è più invischiato di altri (vedi USA)
2. che quindi invece di combattere l’ISIS facciamo i pesci in barile per non pestare piedi più potenti, quelli di chi ci toglierebbe il tubo della benzina.

Adesso l’Europa ha questa bella pesca della guerra in casa. Esattamente quello che volevano i neocon che condizionano pesantemente da sempre la politica della Casa Bianca. Tenere l’Europa come cane fedele dentro il progetto imperiale statunitense di aggressione a est contro la Russia.
E i governi europei già divisi sull’immigrazione e su tante altre questioni, privi di una politica estera coerente, ma ognuno per sé e tutti per l’austerity, al netto degli esercizi muscolari francesi e inglesi, non stanno facendo nulla di concreto per la nostra sicurezza, per riportare l’Europa a condizioni di convivenza sociale e civile accettabili. Anzi, seguono docili il loro padrone che aveva iniziato a implicarli in questa escalation già tre anni fa con il golpe eterodiretto della NATO in Ucraina.

Ci sono gli imbecilli e i trombettieri dei falchi USA che seguirebbero di guerra in guerra la dottrina USA dei bombardamenti con la scusa della “guerra di civiltà”.

Poi ci sono gli armieri che sono quelli che continuano a fare affari con i paesi complici diretti dei terroristi, vendendo loro le armi con il placet e il sostegno della Pinotti e di questo governo.

E poi ci sono i media, che alimentano il clima di emergenza bellica, che agiscono in tandem con i governi della Troika, i quali colgono la palla al balzo per toglierci libertà fondamentali e sospendere diritti essenziali per la democrazia come quelli di manifestazione. Ovviamente dopo aver già attaccato la nostra Costituzione con le controriforme di stampo autoritario.

Se non comprendiamo questa situazione e non capiamo che questo terrore è il frutto velenoso dell’Occidente, che ben ha saputo gestire con le sue intelligence e i suoi complici mediorientali, l’odio accumulato in duecento anni di colonialismo e di righe tracciate alla cazzo e per interessi propri sui territori del Medio Oriente, siamo destinati a essere sudditi che credono di essere cittadini, ma che in realtà si bevono ogni storiella sull’islamista in fuga, e non vedono oltre e subiscono passivamente lo stupro di centocinquant’anni di diritti conquistati e di democrazia ottenuta con dure lotte e con la Resistenza. Siamo, in altre parole, destinati a essere carne da cannone, manzi inconsapevoli al macello.

La stragrande maggioranza delle persone non si è ancora resa conto di cosa significhi fare la guerra sul serio. Ed è già troppo tardi, soprattutto in Italia. La strategia della rana bollita* sta funzionando eccome.
Questo è il quadro della situazione.

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* Da un articolo di Noam Chomsky, che potete trovare qui.