di Alessandra Daniele

plutuno.jpgSergio Marchionne ha un nuovo grande progetto imprenditoriale da proporre a governo e sindacati: si chiama ”Astronave Italia”, prevede l’investimento di ventimila miliardi di euro, e richiede la disponibilità dei lavoratori a superare obsoleti massimalismi, rigidità ideologiche, e diffidenze ingiustificate, per mettersi in gioco in un’impresa che farà ripartire l’intera economia europea.
La FIAT ha ottenuto dalla NASA la concessione per costruire i moduli della prima base terrestre che sarà assemblata e insediata su Plutone. Le strutture modulari della”PlutUno” dovranno essere realizzate in base alle condizioni climatiche e gravitazionali del pianeta, alle quali dovranno adeguarsi anche gli operai impegnati nella sua costruzione qui in Italia.

– La gravità di Plutone è meno d’un decimo di quella terrestre. Gli operai saranno perciò tenuti a sostenere un carico di lavoro più di dieci volte superiore al consueto.
– Il giorno solare di Plutone dura più di sei giorni terrestri. L’orario di lavoro sarà quindi proporzionato, con turni di 48 ore consecutive, più 720 ore di straordinario all’anno.
– La temperatura su Plutone è sempre inferiore a duecento gradi sotto zero, e l’atmosfera è composta prevalentemente da metano. Gli stabilimenti italiani FIAT dove saranno costruiti i moduli della ”PlutUno” saranno quindi privi di qualunque sistema di climatizzazione e depurazione, agli operai sarà necessario adattarsi.
– L’anno solare di Plutone dura 248 anni terrestri. L’età minima pensionabile verrà perciò raggiunta solo dopo almeno 7440 anni d’anzianità.
– La concessione NASA richiede inoltre una serie di norme di sicurezza dirette a prevenire sabotaggi, e spionaggio industriale/internazionale. Ogni operaio addetto alla fabbricazione dei moduli sarà schedato, e costantemente monitorato attraverso un microchip sottocutaneo che ne consentirà anche la rapida identificazione in caso di smarrimento. Non saranno ammesse attività che possano costituire un intralcio o una minaccia alla realizzazione del progetto, come l’appartenenza a organizzazioni sindacali e politiche non allineate.

”Astronave Italia” è assolutamente affidabile, metterne in discussione credibilità e sostenibilità è inammissibile complottismo veterocomunista economicamente suicida.
Iniziative imprenditoriali come questa sono ciò di cui ha bisogno il paese per tornare efficiente e competitivo. Le norme contrattuali concepite per ”Astronave Italia” dovranno essere estese a tutte le altre fabbriche d’Italia, e successivamente anche a tutti gli altri contratti di lavoro.
Ancora una volta Sergio Marchionne potrà contare sul convinto appoggio del governo in merito.